"Partiamo, scegli una destinazione, un posto dove vorresti andare, dimmi tu" mi dice dopo averlo fatto, prendendo il telefono e aprendo google maps.
"Scusa?"
"Si, vai, scegli, prendiamo il primo volo"
"Mario sei matto e i tuoi impegni, non devi risolvere col bambino?"
"Qualche giorno fuori non saranno un problema, hai bisogno di riposo, stare qui non ti aiuta" mi bacia la fronte.
"Allora scegli tu" gli sorrido salendo su di lui.
"Ok, allora, città o qualcosa di rilassante?"
"Onestamente l'idea di stare con te e qualche giorno a rilassarci sulla spiaggia è molto allettante"
"Che ne dici della Thailandia? Spiaggia, mare, relax, c'è un volo domani e sono riuscito a trovare un hotel"
"Domani? Ma sei pazzo!" Rido
"Fuggiamo, noi due soli, niente e nessun altro, lo diciamo solo ai nostri genitori, allora?"
"Si" lo bacio.
"Perfetto, dormi che ci aspettano 15 ore di aereo" mi accarezza la schiena nuda sollevando su di noi la coperta.
"I miei progetti erano altri" scendo sotto le coperte riempiendolo di baci.
"Ah davvero? Ora sono curioso" scherza.
Mi diverto a farlo aspettare scendendo lentamente prima di prenderglielo.
"No aspetta, voglio guardarti" dico sollevando le lenzuola sopra di me per scoprirci.
"Sei estenuante" ride.
"Beh un pompino normale è brava a fartelo chiunque, io mi diverto a farti soffrire" lo guardo maliziosamente mentre finalmente inizio a muovere le mani su di lui.
"Se ti fermi ora con me hai chiuso" scherza.
"E così invece?" Sposto i capelli da un lato per prenderlo in bocca fino a farlo venire.
Quando ho finito mi stendo di nuovo affianco a lui che mi abbraccia e mi bacia finché non si riprende.
"Ti amo" mi sussurra baciandomi il collo.
"Anche io amore, scusami di nuovo per questi giorni"
"È tutto ok"
Mi coccola fino ad addormentarci e quando mi risveglio siamo giusto in tempo per preparare le valigie.
Inizio a cercare di svegliarlo con i bacini ma non ci riesco, in risposta mi stringe a sé e mi bacia.
"Amore dobbiamo andare, abbiamo il volo tra 5 ore, dobbiamo preparare le valigie"
"Compriamo tutto lì"
"Scemo, su" lo colpisco col cuscino.
"Mario non costringermi alle maniere forti"
"Tipo?"
"Tipo questo" prendo la bottiglia d'acqua quasi finita sul mio comodino e lo bagno.
"Ma sei pazza, questa me la paghi" scoppia a ridere iniziando a farmi il solletico.
"No ti prego basta, dobbiamo andare" dico tentando di convincerlo.
"Non finisce qui, ho 15 ore di viaggio per torturarti" molla la presa.
"Mi farò spostare dicendo che mi molesti" rido saltandogli sulla schiena mentre va a farsi la doccia.
"Sei ancora qui?" Mi prende per le gambe per reggermi.
"Si, non ti liberi facilmente di me"
"Devo farmi una doccia"
"La facciamo insieme? Dobbiamo risparmiare" rido baciandolo.
"Come no, vuoi solo che io faccia questo" mi spinge contro la parete e inizia a baciarmi.
"E se fosse?"
"Mi diverto a farti soffrire" ride allontanandosi da me.
Finiamo di fare la doccia e mi butto nell'armadio cercando vestiti adatti mettendo cose a caso nella valigia.
Esco senza manco truccarmi coprendomi con il cappuccio della felpa e gli occhiali da sole mentre in taxi arriviamo all'aeroporto.
Passiamo tutto il tempo a vedere film e giocare a videogiochi fino ad addormentarci.
Arriviamo che è giorno, ha prenotato un hotel di fronte a una spiaggia da sogno e la nostra villetta enorme circondata dal verde si affaccia sul mare dando una vista mozzafiato sulla piscina privata e la spiaggia all'orizzonte
"Questa camera è bellissima, ma questo deve essere inaugurato" mi butto sul letto trascinandolo con me.
"Hai qualche idea?"
