LOL'S POV
Lo vedo uscire di casa salutandomi timidamente e realizzo di aver sbagliato.
Mi ha nascosto quei messaggi ma so com'è fatto e in fondo anche io so che non l'avrebbe mai fatto per cattiveria.
Mi arriva una chiamata di Nicolò mentre sono ancora soprappensiero, gli rispondo svogliatamente e lui inizia a scusarsi per quei messaggi imbarazzanti.
"Non fa niente è tutto ok..."
"Sicura? Se ci vediamo e parliamo un attimo?"
"Va tutto bene, non penso di esserci oggi"
"Hai impegni? So che Mario non c'è?"
"Credo di dover andare da lui"
"Credi?"
"Lascia stare... il treno è tra due ore"
"Va bene... ok... scusami" mi risponde e mi saluta prima di attaccare.
Riprendo a fare la valigia da dove l'avevo lasciata ieri prima di leggere i messaggi e mi destreggio nel traffico cercando di arrivare in tempo alla stazione.
"Il treno per Firenze è in partenza al binario 9" urla la voce meccanica.
"Ma come in partenza" sbuffo tra me e me correndo il più possibile con la mia valigia e il mio zaino che mi peggiorano la situazione.
Quando arrivo il treno è già partito.
"Cazzo!" Esclamo tirando un pugno alla mia valigia.
Torno davanti al tabellone delle partenze per cercare un'altra soluzione e mi trovò davanti Nicolò.
"Cercavo proprio te" mi sorride.
"Nicolò cosa vuoi?" Gli chiedo al limite dell'esasperazione, ci mancava solo lui a mettersi in mezzo oggi.
"Beh ci hai ripensato sul tuo treno da prendere? Potrei approfittarne!" Ghigna.
"L'ho perso" gli dico malinconica.
"Ah cazzo, pensavo avessi ripensato a me"
"No, voglio ancora andare da lui"
"Beh però che dici se in attesa del prossimo treno non ci andiamo a prendere qualcosa qui di fronte? Così parliamo"
Annuisco, non ci trovo nulla di male.
Prendo un latte macchiato mentre si scusa di nuovo degli audio.
"Nicolò non è di quello che devi scusarti"
"Beh è di quello che sono pentito" alza uno spigolo della bocca in un mezzo sorriso.
"Mi ricatti e ti metti in mezzo a me e il mio ragazzo e mi chiedi scusa solo per gli audio? Certo che hai una bella faccia tosta"
"Ah non lo sapevi?"
"Giusto..."
"Comunque quelle cose le penso lo stesso... Quanto sei bella" mi dice accarezzandomi una guancia.
Non faccio in tempo a spostarmi, scocciata da questo suo approccio, che girandomi di scatto incrocio lo sguardo di Mario che mi guarda schifato.
Va via diretto alla stazione e mentre Nicolò mi guarda divertito prendo le mie cose e pago velocemente per rincorrerlo.
"Mario no aspetta!"
"Cosa c'è? Annullo i miei impegni per te, corro qui per risolvere la situazione perché non ce la faccio a stare lontano da te e sapere che non mi vuoi nemmeno parlare, torno e ti trovo con lui? Dopo avermi detto che mi faccio solo paranoie e che mi immagino tutto? Che tu non corri da lui alla prima possibilità? Che non te ne frega nulla di lui?" Mi dice carico di frustrazione, quasi sul punto di piangere.
"Mario ho perso il treno, stavo venendo da te"
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