Quando arriviamo in camera mi chiudo in bagno a piangere guardandomi allo specchio e cercando di ritirare la pancia per farla sembrare più piatta.
"Tutto bene?" Bussa prima di aprire trovandomi in lacrime.
"Si" mento cercando di non farmi accorgere.
"Mmm non mi sembra" mi abbraccia.
"Lasciami stare" lo caccio via.
"Che hai?"
"Dai Mario basta, so che cercare disperatamente di piacerti mi rende ridicola"
"Ma che dici?" Mi stringe forte impedendomi di scappare "ho solo detto che non c'è bisogno, che ti amo e che non ti servono quelli per farmi impazzire"
Non gli rispondo e distolgo lo sguardo dal suo per non fargli notare che sto piangendo.
"Ehi?" Richiama la mia attenzione.
"Guardami, capirei se ammettessi che ti faccio solo pena"
"Vuoi vedere che ora copro tutti gli specchi solo per non farti guardare e non farti venire complessi?"
"Smettila"
"Smettila tu" mi morde una guancia facendomi il solletico.
"Dai ti prego"
"Vuoi capirlo che sei bellissima?"
"Non è vero" sorrido
"Ah ho capito, continui a dire di no così io devo dimostrartelo" mi prende in giro camminando abbracciato a me mentre mi porta in camera e mi butta sul letto sbaciucchiandomi.
"Che dici? Cosa posso fare per migliorarti l'umore?" Mi sorride baciandomi la mascella e il collo prima di sollevarmi la maglietta.
Mi guarda per chiedermi il consenso e io cerco di trattenere un sorriso.
"Vediamo se riesco a strapparti un sorriso così" mi toglie la maglietta e inizia a farmi il solletico per poi abbracciarmi.
Lo stringo forte forte a me baciandogli la testa mentre con il dito traccia disegni invisibili sulla mia pelle.
"Come fai a stare con me?" Gli chiedo chiudendo gli occhi e concentrandomi sul suo profumo.
Si sposta per guardarmi negli occhi.
"Ti amo, piccola io voglio crescere e invecchiare con te, voglio vederci cambiare e cambiare insieme, te l'ho detto, non sarà nemmeno il bimbo a dividerci, anche se ci fa i dispetti e ti fa avere questi sbalzi d'umore, sono qui per ricordarti quanto tu sia bella, intelligente, piena di potenzialità, sexy" sorride chinandosi a baciarmi il seno.
"Ti amo anche io, scusami se ho sempre queste crisi di insicurezza, ho paura che il nostro rapporto possa inclinarsi"
"Non è colpa tua se ti hanno fatta sentire insicura in passato, non te lo meriti"
Lo bacio intensamente ma la suoneria del mio telefono ci interrompe, mi rendo conto di averlo lasciato in bagno, lascio perdere e non rispondo, ma al terzo squillo al posto di smettere ricomincia da capo.
"Vado a prendertelo" mi dice Mario guardandomi e posandomi un altro bacio prima di alzarsi.
"È Marina" mi passa il telefono.
Rispondo subito e dall'altro lato del telefono non è Marina a parlarmi ma Dylan.
"Senti sapevo che a me non avresti risposto, ma Nicolò ci è ricaduto, non vuole farsi aiutare e sta peggio di prima, ti prego fai qualcosa perché non so cosa sia cambiato dall'ultima volta che l'ho visto, ma l'unico motivo per cui si è fatto ricoverare eri tu e ora non vuole più sentir parlare manco di te"
"Dylan però io non..."
"Sei tornata a Milano? Non puoi tornare? Ti prego, ha davvero bisogno di te"
"Ok... faccio il possibile" chiuso la chiamata
"Che è successo?" Mi chiede Mario fissandomi con gli occhioni grandi sgranati, vedendomi di nuovo giù di morale.
"Mario io non so come dirtelo, è bellissimo qui, vorrei rimanere qualche altro giorno, ma temo di dover partire... mi sento in colpa, probabile che sia successo per colpa nostra l'altro giorno.... Nicolò ha avuto una ricaduta e... era Dylan, mi ha pregata di parlarci..."
"Davvero?" Mi guarda malissimo.
"Cosa dovrei fare? Fregarmene?"
"Cazzo sembra che se ti dicessero che l'unico modo per farlo comportare decentemente sia tornare con lui lo faresti"
"Non è vero, dai, lo sai"
"Oh si, vero, lo so bene che è così, aspettiamo un bambino, domani è il nostro anniversario e tu vuoi mollarmi qui per andare da lui? Che cazzo devo fare per avere la tua attenzione? Stare male anche io così magari mi degni di pensare a me invece che a lui nonostante ti abbia sempre fatta stare male? Possibile che ti interessi così tanto di lui quando a lui non è mai fregato nulla di te?"
"Mario dai non fare così"
"Ok, hai ragione, dai parti, vai da lui, tanto so che vuoi farlo, non voglio essere io a fermarti oppure mi darai anche dello stronzo perché ti forzo a rimanere con me"
