"Ti stai tirando indietro oppure è un momento passeggero?"
"È che... l'ho vista... sembra tutto più reale"
"Beh è sempre stato reale" non capisco cosa voglia dire, per un attimo mi crolla il mondo addosso, tutte le certezze spariscono e mi sento persa.
"Dimmelo chiaramente ti prego" dico dopo una pausa interminabile.
"Cosa?"
"Ci stai ripensando su noi, sull'avere un figlio, su una famiglia, o è solo un dubbio passeggero?"
"No ma cosa ti passa per la testa!"
"Sei tu che hai dubbi non io"
"Ti ho solo detto di aver paura, non ti sto dicendo che non voglio, è la cosa più bella che mi sia capitata, non ci rinuncerei per nulla al mondo, è solo che ho paura di non esserne capace, sai non ho mai cresciuto un bambino e nella mia vita..."
Quando mi è chiaro che non abbia intenzione di mollare tutto ma che è solo una delle sue insicurezze, lo abbraccio più forte che posso e lo riempio di baci.
"Amore smettila di farti queste pare, sarai un papà meraviglioso, lo so"
"Non ne sarei così convinta fossi in te, non mi ha insegnato nessuno"
"Sai perché lo so? Perché so che ti comporterai con lei allo stesso modo in cui ti comporti con me e non passa giorno in cui io non sia convinta di star facendo la scelta giusta a volere una famiglia con te"
"Ho paura di deluderti"
"Già solo per questo so che farai del tuo meglio"
"Hai ragione... e se il mio meglio non bastasse?"
"Smettila, lo vuoi davvero?"
"Cosa?"
"Lo vuoi davvero un figlio?"
"Certo"
"E allora basta questo, impareremo insieme, cresciamo lei e cresciamo noi" gli sorrido prima di baciarlo.
"Ti amo piccola" mi prende in braccio per portarmi sul letto.
"Ti amo anche io papi" rido mentre si china su di me e mi bacia.
"Prepara le valigie, io passo in studio a sbrigare le ultime cose, stasera partiamo"
"Sono riuscita a convincerti? Wow" mi sporgo verso di lui per dargli un ultimo bacio.
"Si, ma si fa come dico io" dice autoritario prima di lasciarmi lì e andarsene.
Faccio le valigie e quando passa a prendermi a sera tardi insisto per sapere dove stiamo andando.
"Non te lo dico"
Cerco di insistere, gli chiedo i biglietti e non mi risponde.
Finché non arriviamo all'aereoporto e scopro che ha prenotato un privato.
"Sei pazzo, non ti piaceva un volo normale?" Rido.
"Così sono sicuro che mia moglie e mia figlia abbiano tutti i confort necessari e stiano comode" mi bacia.
"Stavamo bene anche su un Ryanair"
"Mmm"
"Almeno me lo dici dove andiamo?"
"Eh no, è una sorpresa"
"Wow Mario quasi due anni che stiamo insieme e non sai che odio le sorprese?" Rido.
"Lo so, ma voglio farti soffrire"