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Trama:San Valentino diverso.

Il mio San Valentino lo passavo in compagnia di mia figlia. Si chiama Emma e ha cinque anni. È una bambina vivace e chiacchierona, nell'ultimo periodo non fa altro che parlare di supereroi. Le sono sempre piaciute le principesse, ma dopo aver visto un film a casa di un suo amico, non fa altro che parlare di Iron Man, Thor e un altro personaggio che ho dimenticato il nome. Una volta ci siamo addormentate alle tre, perché non faceva altro che parlare di supereroi, cattivi e le loro battaglie.

Da quando c'è lei, la mia vita è cambiata totalmente. Torno a casa da lavoro stanca, la prima cosa che faccio è andare in camera sua, prendere il suo peluche da terra, coprirla per bene e darle un bacio, stando attenta a non svegliarla. Lei non ha i nonni, perché considerano Emma il mio più grande errore è che un giorno mi pentirò per averla tenuta con me.

Ho scoperto di essere incinta a 19 anni, avevo finito la scuola e, nelle vacanze estive, avevo incontrato un ragazzo. Era molto simpatico, fin dal principio le mie intenzioni erano chiare, volevo solo amicizia, ma lui capì altro. Nel mio succo di frutta, ci mise qualcosa che mi fece perdere i sensi, ritrovandomi il giorno dopo nel letto nuda.
Avevo paura a denunciarlo, lui era ricco e potevo creare molti problemi alla mia famiglia, cosa che io non volevo. Fu il mese seguente che mi resi co to che qualcosa in me non andava.

I pasti che tanto amavo, iniziai ad odiarli, per non parlare dei profumi. Mamma usava sempre lo stesso Chanel da anni. È stato un regalo della nonna, comprando quel profumo è come se l'avesse al suo fianco. Io amavo quella fragranza, ma a caso ho iniziato ad odiarlo, a sentire la nause all'odore. Il campanello dall'allarme fu il mio seno. Era cresciuto nell'arco di pochi mesi, per non parlare del gonfiore alla pancia.

Preoccupati mamma e papà mi portarono in ospedale. Il dottore mi diede la notizia che sarei diventata madre, piansi e raccontai ciò che mi era successo. I miei denunciarono il ragazzo, scoprii di non essere l'unica ad essere stata violentata da quello stronzo. La coppia, per non andare in tribunale, ci diedero una grande somma di denaro, io rifiutai i soldi e ci ritrovammo davanti al giudice, vincendo la causa.

Un altro problema arrivò subito dopo, i miei genitori volevano che io abortissi, invece io volevo tenerlo, è sempre stato il mio sogno diventare mamma, solo che l'avevo immaginato in maniera diversa e con un marito.
Mi odiarono così tanto per quella scelta, che quando nacque la loro nipotina, non vennero a vederla. Quando lasciai l'ospedale, trovai le valigie sul ciglio della porta. Piansi nel vedere tutto quest'odio e decisi di trasverirmi lontano da loro.

Londra è diventata la mia nuova casa. La coppia al piano di sopra, sono diventati come una famiglia per me. Giocano con Emma e, quando ho turni serali, lei sta con loro. Sono felice che la mia vita adesso sia perfetta, senza l'aiuto di qualcuno al mio fianco, a parte quello di mia figlia.

"Mamma!" Mi tirò una parte del giubbotto, per richiamare la mia attenzione. Io ero intenta a cercare il mio cellulare per chiamare la babysitter e avvisarla sugli orari di questa settimana.
"Non ora, Emma!" Le dissi un po' arrabbiata.

Lei lasciò la presa e corse dall'altra parte del marciapiede e abbracciò un uomo, anzi le sue gambe da quanto era bassa, rispetto a lui. Corsi da lei e per poco non mi feci investire da un ciclista.

"Emma, quante volte ti ho detto di non allontanarti da me!" Urlai arrabbiata e preoccupata.
"Mamma c'è Loki". Guardò l'uomo e lui le sorrise, toccandole delicatamente i capelli.
"Poteva esserci chiunque, tu non ti devi allontanare!" Le presi la mano e andammo via.

Diversi mesi dopo quell'incontro...

P.O.V T/n
Stavo bevendo del tè caldo, quando non percepii più le risate di mia figlia, questo significava che si era addormentata. Dalla stanza uscì Thomas, con una ghirlanda di fiori in testa, del rossetto rosso sulle labbra e, credo, eyeliner sulle palpebre. Chiuse delicatamente la porta, per non disturbare il sonno di Emma.

"Ti ho lasciato cinque minuti con lei". Commentai ridendo quello che le aveva combinato.
"È una peste". Si mise al mio fianco. Per poi guardarmi intensamente negli occhi.

Si avvicinò di più a me, appoggiò le mie gambe sulle sue. Mise da un lato i capelli e continuò a guardarmi, per poi sorridere.

"Sono buffa?" Domandai.
"No, bella".

Mi diede un leggero bacio a stampo sulle labbra, come per chiedere il permesso per unirle. Annuii e lo baciai io, lasciandolo senza parole.

"Baci bene..." commentò, per poi continuare a baciarmi.

Buonasera💫
Spero che questa os vi sia piaciuta, anche se in ritardo.

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora