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Sequel del capitolo 2
Trama:cuore o mente?

Ci guardammo a lungo analizzando ogni piccola parte del nostro volto, nessuno dei due poteva crederci, soprattutto io. La mia amica si avvicinò e interruppe i nostri sguardi, gli chiese dove fosse l'uscita e lui ci diede tutte le indicazioni, solo che non capimmo una parola, specialmente io troppo presa a digerire la pillola. Lui era la mia anima gemella, ma com'era possibile? Non ci conoscevamo e né tanto meno avevamo la stessa età, il destino non poteva aver sbagliato, lui non sbaglia mai.

Ci aiutò ad uscire da lì, per poi chiamare un taxi e pagarlo lui stesso. Mi sedetti sul sedile passeggero e mi feci piccola piccola mentre pensavo ancora a lui, cosa avrei detto ai miei genitori? Lui ha 40 anni e io solo 18 anni, gli anni di differenza sono troppi e la relazione si basasse solo su litigi? Oppure è troppo preso dal lavoro che lo porta da una parte all'altra del mondo, che non troverà cinque minuti per stare con me. Magari ai miei non piacerà neanche, ma non per bellezza, non si può dire che Thomas sia un brutto uomo, anzi è meraviglioso sia caratterialmente che fisicamente, ma per l'età che ha i miei potrebbero non accettarlo e io lì cosa dovrei fare? Ascoltare il mio cuore e amarlo o seguire quello che mi dice il mio cervello e cercare un ragazzo della mia età?

Non potevo andare incontro al mio destino, lui era la mia anima gemella è di conseguenza posso innamorarmi solo di lui. Quando la passione svanirà ad entrambi, il mondo tornerà ad essere grigio e cercheremo la nostra nuova metà.
Arrivata a casa, mi chiusi in camera mia, mi misi il pigiama e mi buttai sul letto, affogai la testa sul cuscino e lasciai che le lacrime lo bagnassero. La vita già è ingiusta e difficile di per sé, perché anche l'amore doveva aggiungersi a tutte le sciagure?

La mattina seguente mi svegliai alle dieci, con un mal di testa a causa del pianto e dai pensieri ricorrenti. Sentii il campanello suonare, sicuramente era papà che si era dimenticato le chiavi, capita spesso specialmente se è di fretta. Mi asciugai il viso, tutto sporco di mascara, presi le chiavi e aprii la porta.

"Tieni e ricordatele la prossima volta". Dissi allungando il mazzo di chiavi, ma stranamente non sentii le sue mani prenderle ma un colpo di tosse, alzai lo sguardo, non potevo crederci, era lui. Che ci faceva qui? E come sapeva il mio indirizzo?
"Scusa credevo fossi mio padre". Lo feci accomodare.
"Vuoi qualcosa?" Gli chiesi mentre andavo in cucina per prepararmi il caffè.
"No grazie, sono qui per farti questo". Lasciò sul tavolo il mio cellulare, non mi ero accorta di averlo perso.
"Ti ringrazio". Sorrisi per poi versarmi il caffè nella tazza e girare lo zucchero.
"Ti va di parlarne?" Mi domandò e io capii immediatamente l'argomento della conversazione.
"Non c'è molto da dire". Lo guardai.
"Vero, ma non mi sembra che tu non l'abbia presa bene?" Indicò gli occhi sporchi di mascara, per essere un uomo è intelligente.
"Ho paura del giudizio degli altri e con gli altri intendo i miei genitori".
"Loro capiranno, prima di te ci sono passati".

Mi prese le mani e io mi lasciai toccare da lui. Infondo aveva ragione, non posso mettermi contro il destino ed essere triste o fingere di amare il primo ragazzo che mi capiterà davanti. Capiranno che lui è l'anima gemella e capiranno che, per il momento, il mio cuore batte solo per Tom.
Si avvicinò a me, appoggiò la sua mano sulla mia guancia e le sue labbra si scontrarono con le mie, regalandomi il mio primo bacio.

Sorrisi imbarazzata mentre lui ridacchiava.

"Che ti ridi?" Gli domandai.
"Sembri una bambina..."
"Beh dopotutto ho solo 18 anni".
"Pronta per quest'avventura?"
"Si".

Buongiorno💞
Richiesta fatta da: KaruraMarasu, spero ti sia piaciuta, così come anche a voi.

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora