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Sequel del capitolo precedente.
Trama:l'ospedale.

"Scordatelo". Disse T/n seduta sul lettino freddo, sottile e anche un po' bruttino dell'ospedale. Al suo fianco c'era Tom.
"Dai, devi mangiare qualcosa". Rispose alla sua fidanzata, appoggiando il cucchiaio di plastica bianco, che affogò subito dopo in quella specie di minestrone/brodo, dall'odore e aspetto orribile.

Erano passati cinque giorni da quella tragedia, le indagini erano incorso cercando di capire quale fosse stata la vicenda e chi fosse o fossero i colpevoli.
T/n si era ripresa, qualche dolorino sopportabile e il dottore aveva detto che tra un mese, sarebbe tornata a vivere la sua vita come prima, insieme al suo fidanzato, amici e familiari.

La cosa peggiore, tra vari incubi e paure, era il cibo.

Si sa in ospedale il cibo non è dei migliori, quindi dare da mangiare a T/n, era diventato faticoso e Tom non sapeva più cosa dirle, provò anche a fare come si fa con i bambini, ovvero prendeva il cucchiaio e lo appoggiava sulle labbra, aspettando che la sua fidanzata aprisse la bocca, ma non ci pensava a farlo.

"Hai idea di quanto faccia schifo sta roba?" Domandò al suo fidanzato guardandolo.
"Vediamo quanto fa schifo".

Prese il cucchiaio e mandò giù quel piccolo boccone liquido.

Si alzò dal letto, avvicinandosi al cestino celeste e sputando, mentre T/n rideva a crepapelle. Si sedette di nuovo al fianco della fidanzata, guardandola un po' arrabbiato ma anche innamorato.

Si avvicinò di più a lei, abbracciandola e dandole qualche bacio dolce sul collo, respirando il profumo della sua pelle.

"Pensi ancora a quella mattina?" Chiese T/n toccando i capelli del suo fidanzato, giocandoci un po' come suo solito fare, solo che invece di farlo per noia o divertimento, adesso era per calmarlo.

Capitava che si abbracciavano in quel modo e rimanevano lì per minuti interminabili, le alternative erano due:

• o stare in silenzio;
• o parlare di quella mattina.

"La paura di averti perso è alta. Ho in mente le fiamme, tu che rimani all'interno del palazzo e non esci. Mentre ti sto cercando, mi arriva una chiamata o qualcuno viene a dirmi che non ci sei più, che la persona che amo è morta, non potrò più vederla". Si ritrova a piangere.

T/n separò Tom e prese il suo volto, appoggiando la sua fronte a quella del fidanzato, tenendo entrambi con gli occhi chiusi.

"Forse amore dovremmo andare in terapia insieme". Gli accarezzò la guancia.
"Hai ragione, ma prima di farlo, devo fare una cosa che avrei dovuto fare molto tempo fa". Disse serio.

T/n annuì e vide il suo fidanzato mettere la mano in tasca, per poi farla uscire da lì in meno di un secondo, la prese era un pugno aperto.

"In questi nove anni che siamo stati insieme, eravamo fidanzati eppure sapevo che mancava qualcosa e dopo questa tragedia ho capito cosa". Aprì quel cofanetto e all'interno c'era un anello tondo dorato, con su inciso un cuoricino.
"T/n vuoi essere, anche se in ritardo, ufficialmente la mia fidanzata?" Domandò e la risposta era ovvia. T/n accettò dandogli un bacio, indossando l'anello subito dopo.

In quel momento di felicità, a T/n venne in mente un'idea carina.

Si tolse l'anello bianco, che da quando era successo tutto, Tom si era dimenticato di giocarci come faceva prima.

Propose la stessa domanda che Tom le aveva fatto, per poi mettergli l'anello. Erano ufficialmente fidanzati.

Buongiorno💞
Sequel richiesto da:@poisedondaugert10. Spero che l'ultima os vi sia piaciuta, sul mio profilo troverete la seconda parte di questo libro.
Vi amo 3000❤

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