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Trama:9 maggio, festa della mamma👩‍👦

Ritornai da lavoro tardi, mi tolsi i tacchi e i miei piedi mi ringraziarono per questo. Mi slegai i capelli, massaggiandomi la tempia, forse dovrei smetterla di farmi lo chignon. Appesi il cappotto, mi sbottonai la camicia e mi diressi in cucina, ma il mio viaggio fu interrotto dalla cesta dei giocattoli aperta e si trovava sul pavimento, non immaginavo che la piccola Bea avesse tutti quei pupazzi. Misi tutto a posto, stando attenta a non pestare qualche pezzo di lego. Chiusi il cassetto di fianco a me, mettendo la sicura a prova bambino, così che Bea non prendesse gli oggetti al suo interno e se li mettesse in bocca.

Arrivata in cucina, chiusi il rubinetto dell'acqua aperto, alcuni piatti erano stati lavati ma il resto no, decisi di farlo io. Aprii il cassetto in alto, dove tenevo il sapone per i piatti, così che Bea non lo prendesse scambiandolo per un succo di frutta. Al suo fianco stranamente non trovai i guanti in silicone che utilizzavo di solito, dov'erano finiti? Lavai i piatti e mi asciugai le mani. Solo in quel momento, notai delle goccioline di acqua sul pavimento, creando una specie di sentiero, le seguii cercando di capire come ci fossero finite lì.

Aprii la porta della camera di Bea e la trovai appoggiata sul petto del suo papà, smise di giocare con la collana che portava l'uomo quando mi vide, mi sorrise per poi allungare le sue braccia verso di me. La presi in braccio e le diedi un bacio sulla sua guancia morbidissima, guardai mio marito. Tom si trovava seduto sulla poltrona rosa, indossava i guanti che cercavo, aveva la maglia sporca degli omogeneizzati che amava Bea, le sue guance invece erano sporche di inchiostro blu, qualcosa mi dice che la piccola ha scambiato il suo papà per un foglio.

"Che cos'hai combinato?" La guardai e lei feci gli occhioni dolci, come per dire: io sono innocente. Lei urlò facendo svegliare Tom.
"Ciao amore". Lui alzò la mano e sbadigliò.
"Cos'hai fatto per essere così stanco?" Gli domandai prima di accendere la luce e cambiare il pannolino a Bea.
"Oggi è la festa della mamma, ho deciso io di occuparmi della casa e di nostra figlia, mentre tu eri a lavoro. Stavo lavando i piatti quando ho sentito Bea piangere, dovevo solo cullarla ma alla fine mi sono addormentato io. È difficile essere madre". Si tolse i guanti, mettendosi comodo sulla poltrona.
"Che bel regalo, grazie". Gli sorrisi.

Dopo aver cambiato Bea, la misi nella culla, accesi il carillon e in pochissimo tempo lei si addormentò, con il pollice in bocca. Tom si alzò guardando la piccola dormire.

"Sembra un angelo..." sussurrò per non svegliarla.
"Dovresti farti una doccia".
"Potremmo farla insieme". Mi baciò.
"Lo sai poi come va a finire". Mi lasciai avvolgere dalle sue braccia. Lui fece gli occhi dolci, pregandomi di andare in bagno insieme e io accettai.
"Adesso capisco da chi ha preso nostra figlia". Lo baciai e lui sorrise furbo.

Buongiorno💞
Sono fiera di me, ho scritto questo capitolo in pochissimo tempo, di solito ci metto molto di più, lo so che è corto ma a me piace così. Spero vi sia piaciuto anche a voi.

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora