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Sequel del capitolo precedente.
Trama:sono passati cinque anni, ma cos’è cambiato veramente?

Dimenticarlo era più complicato del previsto...
Le mie colleghe di lavoro, mi hanno aiutato a liberare il mio cuore per dare posto a qualcun altro o semplicemente a me stessa, ma nessun loro amico single era riuscito a rubarmi il cuore.

Ogni mattina appena sveglia, guardo il soffitto e penso ai suoi risvegli con lui. Si alzava prima di me, spegneva la mia sveglia così che potessi ancora dormire e usciva per recarsi al bar. Prendeva due cornetti e poi tornava subito a casa, riempiva due bicchieri con il succo di frutta, metteva tutto su un vassoio.
Si avvicinava a me, spostava il lenzuolo e le sue labbra si appoggiavano ripetutamente sul mio collo.

Adesso i miei risvegli sono silenziosi, freddi e la colazione è basata solo su una tazza di caffè. Mi preparo per andare a lavoro, saluto i miei vicini di casa e salgo in macchina. Cinque minuti prima di aprire il bar, io, Chloe e Mary puliamo la vetrata e i tavoli, invece i ragazzi la cucina, poi indossiamo la divisa e iniziamo a lavorare, cercando di non uccidere i clienti maleducati.
Pranziamo tutti insieme e poi ritorniamo a lavorare e ci fermiamo alle nove, per lasciare il turno agli altri.

Di solito l’edificio è abbastanza tranquillo, quando torno a casa. Ma questa sera è pieno di ronzii derivati dalle mie vicine. Prima di avvicinarmi a loro e chiedere cosa stesse succedendo, ho visto parcheggiata nel nostro garage una macchina molto costosa.

“Alya cosa sta succedendo?” Le domandai.
“Devono registrare un film e abbiamo appena visto l’attore”.

Mi prese la mano e mi trascinò nel suo appartamento, aprì la finestra e mi fece guardare il piano di sotto. L’uomo era girato di spalle, indossava un completo elegante e leggeva le uniche parti del copione che non ricordava benissimo. Fu un suo semplice gesto, che mi fece capire chi fosse.
Quando sono scappata, mi è caduto l’anello nero che mamma mi aveva regalato, avendo troppa paura di tornare indietro e di trovarmelo davanti, l’ho lasciato lì.

“Perdonami ma adesso devo andare... No!”

Grazie alla mia goffaggine unita all’ansia, ho fatto cadere un vaso appoggiato lì. Sentendo quel baccano, l’uomo si è girato spaventato e mi ha notata, capendo immediatamente chi fossi.
Scappai dall’appartamento di Alya, come una ladra correndo più veloce possibile. Percepivo i suoi passi avvicinarsi sempre di più a me. Salii le scale non guardando i miei passi, ma lui, da quando era così veloce?

Arrivata in cima, aprii la porta e solo in quel momento capii di essermi intrappolata da sola. Mi trovavo sul tetto e non c’erano vie d’uscita, se non buttarsi ma non mi sembrava una buona idea.

“Ti ho trovata finalmente!” Disse dopo aver preso un po’ di fiato, io indietreggiai fino ad arrivare vicino alla rete, lui mi tenne ferma così che non potessi scappare.
Mi guardò, anche se la poca luce non lo permetteva.
“Pensavo di averti persa...” mi abbracciò, accarezzandomi i capelli.
“Non mi odi?” Gli sussurrai all’orecchio.
“Certo che no, ho passato tutti questi cinque anni a cercarti, ringrazio il mio lavoro per averti incontrata. Abbiamo tanto da recuperare, che ne dici di iniziare con una cena, magari domani?” Sorrise.
“Accetto volentieri”.

Ritornai a casa, mentre lui dovette incontrarsi con il produttore. Prima di andare, però mi diede la buonanotte baciandomi, saranno passati anni ma le sue labbra non le ho mai dimenticate e mai lo farò.

Buongiorno💞
Come promesso il continuo, spero vi sia piaciuta e ci vediamo o oggi o domani per un altro capitolo, preparatevi perché scrivere qualcosa di nuovo (almeno per me).

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora