T/p:nome di vostro padre.
Trama:il processo (2/3).Tom fu prelevato da quella stanza e portato in cella, un dottore lo visitò, la scossa del teaser, non aveva recato nessun danno. Fu lasciato lì per l'intero giorno e la mattina seguente fu preparato per il processo, dove avrebbe dovuto confessare i piani della banda.
Indossata la divisa arancio e aver messo le manette sia ai polsi che le caviglie, fu portato in un furgone blindato nero con dentro tre agenti armati e con il volto coperto, ma dalla loro voce Tom capì chi fossero.
Arrivati in sala, fu fatto entrare in una stanza trasparente a prova di proiettile e con una sedia. Si sedette e iniziò con lo sguardo a cercare T/n, pensava che non ci fosse, fin quando non notò una donna vestita completamente di nero, con tanto di cappello, e un paio di occhiali da sole. Quella mattina pioveva, gli occhiali erano inutili, quindi era per forza T/n. Aveva deciso quel look strambo perché non voleva farsi vedere.Entrò il giudice, seguito dai suoi collaboratori. Gli avvocati spiegavano il motivo per cui mi trovassi lì. Insomma era la quotidianità che una spia tradisse qualcuno, ma nessuno si aspettava me. Da quando sono entrato all'accademia ho sempre avuto gli occhi puntati su di me, neanche fossi stato il figlio di qualche spia, proprio come T/n. Sapevo di dover dare non il 100% ma di più, così mi svegliavo prima di tutti e iniziavo ad allenarmi, solo dopo aver ripulito la mia stanza. Memorizzavo ogni para dei miei professori, sapevo che un giorno mi sarebbero serviti sul campo. Mi diplomati con il voto più alto, ricevendo i complimenti anche da alunni che da poco si erano iscritti e non mi conoscevano.
La mia fama da spia viaggiò per tutto il mondo, fermandomi da lei e cambiandomi la vita."Il giudice vuole ascoltarti". Mi avvisò l'avvocato che mi avevano messo.
Mi fecero uscire, per poi farmi sedere e posizionando il mio credono vicino alle mie labbra, così che tutti capissero. Il giudice mi diede il permesso di parlare e presi il coraggio.
"Dopo un anno dal mio diploma, qualcuno venne a bussare alla mia porta. Era il capo della gang del teschio, mi chiese di rapire e torturare una ragazza, così da poter attirare l'attenzione del padre, che come me era una spia. Io rifiutai e in quel momento tornò a casa mia moglie, le spararono e, non avendo di meglio da perdere, accettai e diventai i loro occhi al di fuori del loro nascondiglio. Non mi piace questa nuova vita, ma non avevo le forze per cambiare, avevo perso mia moglie, che per me era come il mondo e non sapevo che farmene di questa vita.
Il capo mi chiamò di nuovo, riparlandomi di quella ragazza che avrei dovuto rapire, mi disse che si chiama T/n, figlia del grandissimo T/p, la spia migliore nel nostro dipartimento".
"Cosa poteva volere da lui?" Mi domandò il giudice, interrompendomi.
"Delle informazioni, ma sapeva che per averle doveva avere T/n. Decisi di studiare ogni minimo mossa di T/n, dovevo avvicinarmi a lei, senza spaventarla o attirare troppo l'attenzione, mentre studiavo un piano, fu proprio il padre ad aiutarmi. Aveva bisogno di una guardia del corpo per T/n, aveva bisogno di un esperto e io facevo al caso suo".
"Perché non ha eseguito gli ordini, come aveva chiesto il suo capo?" Questa volta la domanda, fu da parte dell'avvocato.
"Dopo la morte di mia moglie, mi ero ripromesso di non amare nessun'altra. Ma col passare dei giorni, T/n mi rubò il cuore e io feci la stessa cosa.
Iniziammo ad uscire in gran segreto, io ero ancora il suo professore e non mi andava di alzare un enorme polverono a scuola, ed essere scambiato per un pedolifo. Andavamo al cinema, di notte in spiaggia, godendoci il suono delle onde, abbracciati. Mi ero affezionato a lei e non avrei eseguito gli ordini, così iniziai a studiare un piano per tradire la banda ma sfortunatamente non tutto è andato secondo i piani e ancora tutt'ora fatico a crederci..." mi fermai e la guardai.
"Cosa?" Mi domandò il giudice, volendo sapere.
"Ancora tutt'ora fatico a crederci di averla persa..."
"Ok, può bastare!"Mi riportarono in quella piccola cella di vetro. Il giudice mi condannò a dieci anni di carcere. Le guardie mi fecero uscire, per portarmi in cella, ma in quel momento T/n, venne ad abbracciarmi. Avendo le mani legate, dovetti immaginare di poter abbracciarla.
"Ti aspetterò". Disse per poi baciarmi, per poi farsi da parte e lasciarmi andare via.
Buon pomeriggio💞
Sequel richiesto da: lady_Marvengers e giorgiacomotti spero che la os vi sia piaciuta🥰Vi amo 3000❤
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🐍 Tom Hiddleston 💙
Fanfic𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘷𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘰𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘷𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪, 𝘩𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘩𝘰𝘵 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘛𝘰𝘮/𝘓𝘰𝘬𝘪 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵�...