Trama:i colori.
Il destino poteva essere più gentile nei miei confronti, invece ha deciso di farmi vivere il mondo come in un vecchio film anni ’50. Mia madre mi ha portata da tutti i dottori esistenti in questo mondo, ma non trovavano la cura per i miei occhi, mentre io perdevo le speranze e mi abituavo a vedere il mondo in quel modo, mia madre ha fatto un ultimo sforzo portandomi dal Doctor Strange. Mamma ha risposto a tutte le sue domande, io invece mi sono a leggere qualche suo libro e a giocare con il mantello. Strange mi ha rassicurata dicendomi che stavo benissimo, vedevo il mondo in quel modo per colpa di una maledizione che colpisce 1 persona su 1000. Non esiste una cura se non quella di incontrare la propria anima gemella e grazie a l*i potrò vedere il mondo a colori, come ogni essere umano sulla Terra. L’ho ringraziato e ho aspettato di incontrare la mia anima gemella.
Sono passati cinque anni da quella notizia sulla mia maledizione, sfortunatamente non ho incontrato nessuno. Ho gettato la spugna e ho continuato la mia vita da studentessa, mentre mia madre stava letteralmente impazzendo, così si è messa in contatto con un suo caro amico, spiegandogli la maledizione con cui convivevo da quando avevo solo due anni. L’uomo ha deciso di aiutarmi e ha detto a mia madre di venire da lui, per trovare insieme una soluzione.
Per l’occasione mamma mi ha portata a fare shopping, per quanto io lo odiassi, mi ha comprato magliette e pantaloni colorati, dicendomi che quando saremmo tornate a casa, avrebbe buttato tutti i miei vestiti neri. Ho cercato per tutta la durata del viaggio di farla tornare con i piedi per terra, sapevo che l’uomo non mi avrebbe aiutata.Arrivate a New York, feci la conoscenza dell’amico di mamma. Mi aspettavo un uomo come tanti, invece davanti a me trovai Tony Stark, il famoso miliardario che nell’ultimo periodo si era trasformato in un supereroe con la sua armatura rossa.
Mi portò nel suo laboratorio e mi passò un paio d’occhiali identici ai suoi, solo con le lenti rosse. Mi spiegò come li aveva creati, con l’aiuto di Banner, e con quelli avrei dovuto vedere i colori. Con le mani tremanti indossai gli occhiali, le sue parole mi avevano convinto, ma purtroppo non successe nulla. Tony decise lo stesso di non gettare la spugna, aveva promesso che ci sarebbe riuscito. Per due giorni non feci altro che lavorare sul paio di occhiali, mentre io visitavo New York in compagnia dell’autista personale Happy.
Passando giorni interi alla Stark Tower, feci amicizia con Natasha insegnandomi anche qualcosa sua mossa speciale.Una mattina mi trovavo in camera mia, il computer era acceso pronta per il mio esame. Diciamo che mamma si era fatta prendere dal piano di Tony e non sapeva quando saremmo tornate a casa, così aveva deciso di non farmi perdere l’anno scolastico e farmi continuare le lezioni online. Quella mattina mi stavo preparando per uno dei miei tanti esami, stavo ripetendo l’argomento e guardavo il telefono, aspettando il link per collegarmi con i professori.
Mancava un minuto e toccava a me, quando sentii una bomba esplodere. Mi affacciai alla finestra e vidi che New York era sotto attacco da alieni, o almeno era quello che mi sembrava. Qualcosa colpì l’edificio facendo tremare le pareti, tra qualche secondo sarebbe crollato.Corsi sul tetto, stando attenta a non inciampare sulle macerie. Arrivata in cima, pensai a cosa fare per lasciare la torre.
Mi toccai le tasche alla ricerca del mio cellulare per chiamare Tony, solo in quel momento mi resi conto di averlo lasciato in camera e tornare indietro per riprenderlo non mi sembrava un’ottima idea.Mi guardai intorno per cercare di attirare l’attenzione di qualcuno, ma erano tutti occupati a combattere contro i loro nemici. Molto probabilmente sarei rimasta lì fino alla fine della guerra, nella speranza che vincano gli Avengers.
“Ti sei persa per caso?” Mi domandò una voce maschile, mi girai e davanti a me trovai un uomo, la sua figura si sbiadì, come se stesse scomparendo. Chiusi per un attimo gli occhi e quando li riaprì non potevo crederci. Finalmente potevo vedere i colori, l’uomo davanti a me era la mia anima gemella, ma era lui il creatore di questa guerra.
“No, non può essere...” lo guardai e lui non capì la mia ansia. Indietreggiai spaventata, perdendo l’equilibrio. I riflessi di Tony riuscirono a prendere prima di cadere. Mi portò in un posto sicuro, dove lì trovai mia madre.Da quella mattina non solo non vidi più Loki, ma non raccontai nulla, continuai a fingere di non vedere i colori. Tony non aveva trovato una cura così mamma mi riportò a casa, dove continuai la mia vita a scuola e con i miei amici. Più passavano i mesi e più sentivo una sensazione strana al petto, come se qualcuno mi avesse strappato il cuore. Sentivo che mi mancava qualcuno e quel qualcuno era lui, il che era stupido neanche lo conoscevo.
"T/n sei sicura di stare bene?" Mi domandò la mia migliore amica.
"Si..."
"Sicura? Da quando sei tornata da New York mi sembri cambiata".
"Sto bene, non ti preoccupare". Lei mi lasciò da sola, quando arrivò la macchina di sua madre.
Io decisi di andare al parco e sedermi sulle panchine, non avendo idee su cosa fare. Dovrei dire a mamma che la mia anima gemella è un dio psicopatico o continuo a fingere fin quando non mi verrà un'idea migliore?"Voi midgardiani siete strani". Si fece vedere il mio tormento.
"Siete perché?" Gli chiesi mentre lui si sedeva al mio fianco.
"Ne ho tanti di motivi, ma utilizzerò il tuo". Mi guardò.
"Sai tutto vero?" Lui annuì.
"Come mai sei qui? Non dovresti essere ad Asgard?" Gli ricordai, visto che c'ero anch'io quella mattina quando l'ho visto andare via insieme a Thor.
"Io sono lì". Sorrise furbo.
"Okay tu sei strano".
"Allora cosa vuoi fare?" Mi domandò e io lo guardai non capendo il significato della domanda.
"Vuoi dire tutto a tua madre o scappare in mia compagnia?"
"Se scegliessi la seconda opzione, dove mi porteresti?"
"A casa, dove potrebbe esserci un trono che ti aspetta". Mi sorrise per poi alzarsi e allungare la sua mano, invitandomi a seguirlo.Appoggiai la mano sulla sua, Loki aprì un portale e avvolse il suo braccio intorno alla mia vita, ed oltrepassò il portale ritrovandoci dentro ad un castello. Un uomo si avvicinò a me con una scatola in mano, si inginocchiò e poi lasciò la stanza. Loki prese il contenuto della scatola e mi mise in testa una coroncina d'oro, per poi prendermi la mano e baciarmela.
Buon pomeriggio💞
Spero che il capitolo vi sia piaciuto❤
Comunque lady tranquilla non mi sono dimenticata di te, sto scrivendo il capitolo, ma nel frattempo ho deciso di postare altro.Vi amo 3000❤
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🐍 Tom Hiddleston 💙
Fanfiction𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘷𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘰𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘷𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪, 𝘩𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘩𝘰𝘵 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘛𝘰𝘮/𝘓𝘰𝘬𝘪 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵�...