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Trama:il tradimento.

La mia cotta da sempre era Thomas, era il mio compagno di classe di chimica, spagnolo e fisica. Come si fa non amarlo? Adora Shakespeare, tra l'altro è uno dei miei poeti preferiti, educato e il suo sorriso mi fa tremare le gambe.
Non parliamo molto per il semplice fatto che io non riesco a dirgli niente, quando quelle rare volte si avvicina per parlarmi, io inizio a balbettare e a dire cose stupide, praticamente sono la reincarnazione vivente di Marinette Dupain-Cheng.

Ho parlato della mia cotta alla mia migliore amica, lei avendo molta più esperienza di me in ragazzi, ha iniziato a darmi consigli. Lei era sensuale nel mentre che mi spiegava cosa fare e dire, io sembravo una bambina che ha da poco imparato a parlare e deve ripetere frasi intere da parte di sua madre.
Tom mi piaceva un sacco, rimanevo ore a fissarlo, per poi diventare rossa quando lui mi beccava, dandomi della stupida. Vorrei chiedere aiuto a mia madre, ma sono sicura che correrebbe a telefonare tutte le mie zie per dare a loro la fantastica notizia che mi stavo fidanzando, mio padre farebbe a pezzettini Tom, le mie cugine sono troppo occupate per aiutarmi. Credo che morirò da sola, con 94 gatti aspettando di trovare il coraggio di raccontare i miei sentimenti per lui.

Questa sera sono stata invitata a casa di Jane per passare un divertente pigiama party, visto che oggi era il suo compleanno. La proprietaria di casa, mi aprì la porta, la salutai e le diedi il regalo, mi ringraziò e mi fece entrare portandomi nel salotto. Mi sedetti in mezzo alla stanza, affianco alla mia migliore amica, iniziammo a discutere dei voti ricevuti la mattina dal compito. Nella stanza entrò Tom e io in quel momento volevo morire, la mia crush vicina a me e io indossavo il pigiama dei supereroi, uccidetemi!

Cercai di non andare nel panico, mentre volevo morire dalla vergogna. Jane decise di giocare a sette minuti in paradiso, dopo qualche ora toccò il turno di Tom e la mia migliore amica, lei sorrise mentre entrambi si chiudevano nell'armadio. Percepii il mio cuore rompersi, mi alzai e lasciai casa, senza dire nulla ma penso che il mio gesto diede la risposta a tutte le loro domande.
La mia corsa venne fermata dal mio tormento, avvolse le sue braccia intorno a me, tenendomi ferma. Io presi a pugni il suo petto per liberarmi, ma come risposta lui mi strinse ancora di più.

"Ascoltami T/n".
"No! Lasciami!"
"Posso spiegarti tutto".
"Non voglio ascoltare neanche una parola!"
"T/n non è come credi tu! Io ti amo..."

Quella frase mi fece smettere di prendere a pugni il suo petto, mi bloccai come se mi avessero fatto un incantesimo. L'indice e il medio si appoggiarono sotto il mio mento, mi alzò il volto lasciando che i miei occhi incontrassero i suoi.

"T/n è dal primo anno che mi piaci, ti notavo ogni mattina che correvi per non arrivare in ritardo al corso di spagnolo, ed è per questo che ho deciso di imparare quella lingua, per vederti e sentire la tua risata quando la tua amica fa qualcosa di stupido".
"Ma perché non mi sei mai venuto a parlare?" Gli domandai.
"Non lo so, sarà stata la timidezza, ma voglio rimediare al mio errore".

Mi prese la mano e mi portò alle giostre, sembravamo dei pazzi a causa dei nostri pigiami. Vinse per me un enorme peluches.

"Per rimediare". Mi passò il peluches e io lo abbracciai come fanno i bambini.
"Grazie". Gli sorrisi, lui si avvicinò e mi baciò.
"Era il tuo primo bacio?" Mi chiese staccandosi di poco dalle mie labbra.
"Si..." arrossii imbarazzata.
"Posso dartene un altro? Così tu impari a baciare e io mi gusto il sapore delle tue labbra".
"Va bene". Mi baciò di nuovo.

Buonasera💞
Ci è voluto intero pomeriggio per scrivere qualcosa di decente. Spero vi sia piaciuto🥰
Scusate se è corto.

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora