Trama:eri una campionessa di pugilato, nessuno è mai riuscito a batterti, se non un trauma che ti porti da qualche anno.
Stavo pulendo la palestra, da poco avevo finito di lavorare e adesso c'era la pausa pranzo. Tolsi tutta la polvere con la scopa e con il mocio lavai il pavimento, per poi dirigermi verso la porta e chiudere la palestra.
Indossai il giubbotto di pelle e andai nel bar poco distante dalla palestra, sedendomi ad un tavolino, ordinando l'ennesima insalata seguita dalla bottiglietta dell'acqua.Si sedette al mio fianco il titolare di quel bar, mi conosceva e sapeva che pagavo ogni pranzo che compravo qui, quindi non capivo cosa volesse. Prese dalla tasca un volantino sottile e largo, lo lasciò sul tavolino per poi andarsene, per evitare di perdere quei pochi clienti che aveva.
Era un evento di un incontro con il nome del luogo e l'orario, non importava più di tanto, avevo smesso e non avevo più voglia di salire sul ring, i tempi d'oro sono finiti adesso sono semplicemente una ragazza che pulisce la palestra, come lavoro. Mi soffermai quando lessi il suo nome e quello del suo sfidante, era impazzito per caso?Lasciai i soldi sul tavolo, insieme al piatto, facendo notare al proprietario che non me ne stavo andando a mani vuote. Presi il volantino e corsi a casa sua, ma sua madre mi disse che si trovava nella palestra di Klaus, un suo amico. Mi recai lì e lo vidi che si stava allenando con i guantoni rossi, pantaloncini e prendeva a pugni un ragazzo, forse il proprietario della palestra. Mi avvicinai a lui, fermando l'allenamento.
"Che significa?" Domandai facendogli vedere il foglio.
"Volevo farti una sorpresa venerdì, ma fa niente. Farai il tifo per me, vero?" Mi fece l'occhiolino, davvero prendeva questa cosa come un gioco?
"Hai capito con chi combatterai?" Gli chiesi.
"Si, un certo Paul, un francese". Rispose semplicemente, facendomi venire la pelle d'oca.
"Paul finisce gli incontri in solo 45 minuti, prima che il suo avversario cada a terra sfinito, l'ultimo suo avversario per poco non morì, perché vuoi fare questa pazzia? Tu non sai cosa significhi ritrovarsi faccia a faccia con un assassino, ed è questo che sono i pugili".Cercai di fargli cambiare idea ma niente da fare, era testardo e voleva battersi con lui. Passò l'intera settimana ad allenarsi e io a pregare. Lui non sapeva cosa succedeva su un ring, per Tom era la sua prima volta invece per Paul sarebbe stato un gioco da ragazzi portare a casa la vittoria.
Gli diedi qualche consiglio, i più semplici da imparare in pochissimo tempo, ovvero quello di studiare l'avversario, essere veloce e ripararsi la faccia.La sera dell'incontro arrivò subito, Tom era eccitato e non vedeva l'ora di scontrarsi con il suo avversario, mentre io gli fasciavo le mani, per poi mettergli i guantoni.
Usciti dal camerino, io mi sedetti al mio posto, mentre lui salì sul ring, riscaldandosi un po'.
L'incontro iniziò in poco tempo e in meno di dieci minuti il viso di Tom si riempì di lividi e sangue, per non parlare del resto di tutto il suo corpo, vederlo in quello stato mi uccise, facendo scendere una lacrima. La carica dei pugni di Paul l'avrebbe ucciso. Mi alzai e mi avvicinai verso il coach che aveva allenato Tom, per fargli finire l'incontro, un colpo sarebbe bastato e il mio amico sarebbe morto, ma lui non voleva, aveva scommesso 100.000 dollari sulla sconfitta di Tom e voleva vincerli.Incazzata provai a convincerlo, ma niente da fare. Tom fu messo all'angolo, gli urlai di andarsene da lì, ma Paul lo teneva stretto, la vittoria era tutta per sé. Salii sul ring e divisi Paul e Tom, avvicinandomi a lui, facendolo sedere e controllando se stesse bene. L'occhio sinistro era gonfio, mentre l'altro era ricoperto da un livido viola gigante, il labbro era spaccato e sgocciolava sangue, finendo sul petto.
"È arrivata la fidanza del rammollito". Commentò Paul, facendo ridere i presenti.
"Andiamo bambola, dopo ci giochi con lui". Si avvicinò, provando a dividermi da Tom, ma io mi voltai tirandogli un pugno, il quarto che aveva ricevuto da quella sera.Arrabbiato, mi prese per i fianchi lanciandomi dall'altra parte del ring, avvicinandosi a Tom. Mi ripresi subito, saltandogli addosso e iniziando a colpirlo a mani nude, attirando l'attenzione anche da persone fuori quella palestra, pensando che un uomo e una donna si picchiano sia figo.
Il volto di Paul si trasformò come quello di Tom, merito delle mie piccole mani prive di guantoni, infatti le mie nocche mi facevano male, ma volevo spaccare quel sorriso da imbeccile sulla sua faccia. Gli diedi un colpo deciso facendolo cadere a terra, il pubblico contò fino a dieci, ma il mio avversario non si alzò.Tom corse da me, abbracciandomi per poi prendermi in braccio e passarmi la coppa che avevo vinto.
"Hai visto che puoi farcela?" Mi disse.
"Era tutto un tuo piano?"
"Si, so quanto ami questo sport, so che hai perso una tua amica a causa di un incontro, ma voglio che tu ritorni ad essere felice".
"Grazie, Tommy".Sorrisi per poi dargli un bacio sulla guancia e alzare la coppa insieme, facendoci fare mille foto da chiunque.
Buon pomeriggio💞
Dimmi che ami Sylvester Stallone, senza dirmelo, ho scritto questa os ispirandomi ai suoi film più celebri, ovvero Rocky Balboa. Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰Vi amo 3000❤
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🐍 Tom Hiddleston 💙
Fanfiction𝘙𝘢𝘨𝘢𝘻𝘻𝘦 𝘴𝘦 𝘭𝘢 𝘷𝘪𝘵𝘢 𝘷𝘪 𝘴𝘵𝘢 𝘴𝘰𝘧𝘧𝘰𝘤𝘢𝘯𝘥𝘰, 𝘱𝘦𝘳 𝘳𝘪𝘧𝘶𝘨𝘨𝘪𝘢𝘳𝘷𝘪 𝘥𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘯𝘥𝘰 𝘦 𝘪 𝘴𝘶𝘰𝘪 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘭𝘦𝘮𝘪, 𝘩𝘰 𝘤𝘳𝘦𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘷𝘰𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘦 𝘰𝘯𝘦 𝘴𝘩𝘰𝘵 𝘥𝘰𝘷𝘦 𝘛𝘰𝘮/𝘓𝘰𝘬𝘪 𝘷𝘪 𝘵𝘳𝘢𝘵𝘵�...