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Sequel del capitolo precedente.
Trama:tu e Tom.

Quest'anno i professori avevano deciso che l'alternanza scuola lavoro dovesse durare un mese intero, così da ricevere molti crediti e arrivare al quinto anno senza problemi.
Non parlo più con la mia migliore amica, dopo la cattiveria che mi ha fatto, per me non esiste più, in compenso ho trovato un nuovo amico.

Mentre pulivamo tutto quel casino, abbiamo iniziato a parlare, mi piaceva stare con lui e stessa cosa valeva anche per lui. Quando era libero, ovvero solo in pausa pranzo, passavamo quei 15 minuti insieme. Cercando di evitare di sporcarmi, tra parlare e ridere con lui, con quel maledetto yogurt alla frutta e diventare lo zimbello sul set.

Ho notato negli ultimi giorni, mentre lavoravo per ottenere crediti, alcune mie compagne di classe, iniziavano a guardarmi e bisbigliare qualcosa fra di loro. All'inizio pensavo che mi giudicassero a causa della maglietta vecchia che indossavo, ma poi ho notato che non fosse quel particolare.
Alcune ragazze rompevano apposta degli oggetti, per poi darsi la colpa davanti al prof e chiedere scusa, ricevendo la mia stessa punizione.

Non è stato difficile capire cosa stessero facendo, anche loro come me, volevano essere amiche di Tom, volevano passare la pausa pranzo insieme a lui.
Mentre lavoravo e continuavo la mia punizione, notavo che Tom non le considerava neanche un po', come se fossero dei fantasmi e io lì ho evitato di ridere, solo per non sembrare antipatica, mi piaceva il fatto che volesse essere solo mio amico.

Alla fine queste ragazze hanno gettato la spugna, capendo che non avrebbero mai ricevuto la sua amicizia. Finalmente siamo tornati ad essere solo io e lui sul set, quando puliamo. Alcune volte mettiamo un po' di musica, smettiamo di pulire e ci mettiamo a ballare, sembriamo due ubriachi, ma almeno è divertente.

Tolsi l'involucro di carta plastificata dalla confezione dello yogurt, controllai schifata la data di scadenza, mancava ancora un mese, ma a quanto pare il mio bellissimo e buonissimo yogurt alla rosa alla fragola, si è trasformato in qualcosa di schifoso.
Buttai la confezione, tenendo in mente ancora quell'orrendo colore.

Tom si sedette al mio fianco, aprendo la sua confezione in polistirolo bianco e passandomi una forchetta, dividendo il suo pranzo con me.

"Grazie". Sorrisi.
"È la seconda volta che mi dici grazie da quando ci conosciamo".
"Ed è la seconda volta che tu sei gentile con me, senza voler qualcosa in cambio".
"Mi piace aiutare, specialmente chi è in difficoltà".

Avrei voluto continuare a parlare con lui, ma il prof aveva bisogno di me, così dovetti salutarlo. Una ragazza che aiutava la mia ex migliore amica, si era sentita male e dovevo aiutarla io.
Iniziai a sistemare i vestiti, appiccicandoci sopra l'etichetta con il nome dell'attore stampato, così da non fare casino.

Lei parlava ma io fingevo di non ascoltarla, come se fossi da sola in stanza, non volevo più parlare con lei, io non avrei fatto una cosa del genere...

Finito di lavorare, lasciai la stanza, ma subito dopo di lei e chiamando un professore, notando il lavoro che avessi fatto, non mi fidavo più di lei e lasciare la stanza, avrebbe potuto costarmi caro, un'altra punizione magari o un acconto salato per i miei genitori, che si sarebbero infuriati molto con me.

Mi sedetti infondo alla stanza, al mio fianco c'era un separé che veniva usato dalle attrici. Mi fece spaventare, quando spuntò fuori Tom, sedendosi di fronte a me.

"Che succede?" Mi chiese.
"Nulla". Risposi un po' acida.
"Dai". Mi diede un piccolo pizzicotto sulla guancia per farmi parlare.

Gli raccontai di quanto mi diede fastidio il suo comportamento, come se non avesse fatto niente, come se non fosse colpa sua.

"Calmati adesso".
"Parliamo di altro, prima che mi venga voglia di lanciare tutto".
"Va bene, di cosa?" Mi guardò.
"Come fate voi attori a non innamorarvi?"
"Cosa?" Chiese non capendo.
"Quando registrate una serie tv, con tante stagioni, i protagonisti si mettono insieme, come fate a non innamorarvi? Certo sapete che è tutto finto, ma come fate?"
"I baci sono finti e c'è la telecamera, sbagliare è impossibile".
"Io non potrei mai fare l'attrice, mi innamoro solo per un ciao, figuriamoci se io e questo attore ci scambiassimo un bacio e tutto il resto".

Sorrisi, mi fu tolto subito dalle sue labbra. Mi stava baciando? Veramente o sto immaginando il tutto?

"Visto? I baci sono finti, così come la relazione, è impossibile innamorarsi".
"Ti è mai capitato di innamorarti sul set?" Lo guardai.

Mi baciò di nuovo, ma subito dopo mi diede altri baci sia sulle labbra che sul collo, abbassandomi la maglia. Mi fece sedere sulle sue gambe, iniziando a toccare le cosce.
Mi sbattonò i pantaloni, togliendoli definitivamente e iniziando a toccarmi.

Mi staccai dalle sue labbra, sospirando e gemendo. Lui ne approfittò per farmi qualche succhiotto sul collo e la mandibola.

"Dimmi che sono il primo a toccarti..." sussurrò nell'orecchio e io annuii.

Aumentò la velocità delle sue dita, sul mio clitoride, facendomi mordere il labbro inferiore, per evitare di urlare troppo.
Alla fine venni dopo qualche secondo, sporcando la sua mano e versando qualche goccia sui suoi pantaloni scuri.

Presi dei bei respiri, affogando la mia testa sotto il suo collo. Lo vidi portarsi la mano sporca sulle labbra, leccando via tutto il liquido, come se fosse un gatto con la ciotola del latte.

Buonasera💞
Posso chiedervi come mai il terzo capitolo della storia rock and love, non vi sia piaciuto? Ho sbagliato in qualcosa?
Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora