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Sequel del capitolo 10.
Trama:sono passati 27 anni

Notizia dell'ultim'ora, Tom Hiddleston è ricoverato in ospedale dopo aver subito un grave incidente, lotta tra la vita e la morte.

Tom quella mattina era uscito per portare un mazzo di fiori sulla tomba della sua amata T/n. Erano passati 27 anni dalla sua morte, eppure ogni giorno gli sembrava che la sua amata non l'avesse mai abbandonato. I suoi amici ci avevano provato facendogli conoscere altre ragazze, ma per lui nessuna ragazza potrà mai essere bella e speciale quanto lo era T/n.
I suoi genitori erano preoccupati, pensavano che prima o poi si sarebbe dimenticato di quella ragazza. Quando era adolescente, per aiutarlo a superare un dolore così grande, chiamarono una psicologa, nella speranza che la donna lo aiutasse, lei ci riuscì a metà.

Accese in Tom la passione per il teatro e il cinema, ma ai suoi spettacoli lasciava un posto libero. Su quella poltrona con sù scritto occupato, immaginava T/n con un vestito elegante e il sorriso pieno di gioia nel vedere il suo fidanzato esibirsi o vincere premi.
Era vicino al cimitero quando una macchina non vedendolo, lo prese in pieno, l'impatto fu talmente forte e doloroso che Tom perse subito i sensi.

P.O.V Tom
Mi ritrovai in un posto avvolto dal bianco e pieno di luce, con una tunica anch'essa bianca e dei sandali marroni, dov'ero finito? E perché ero vestito in quel modo?
Camminai, ma fu difficile capire il luogo dov'ero finito, era tutto uguale. Una mano fece fermare il mio cammino, davanti a me apparve un uomo vestito come me, solo che aveva un enorme libro marrone in mano.

"Nome prego". Disse senza neanche guardarmi.
"Thomas William Hiddleston". Con il dito iniziò a cercarmi, sfogliando le pagine per trovarmi.
"Teo, lascia fare me".
Una voce sottile, fece fermare la ricerca dell'uomo, il mio cuore accelerò. Quella voce l'avevo già sentita, non poteva essere...
Mi girai lentamente e una lacrima rigò la mia guancia.
"T/n!" Provai ad abbracciarla ma non potevo farlo.
"Perché?" Le domandai.
"Perché questo mondo non ti appartiene". Mi rivelò.
"L'incidente ti ha solo ferito, non avrei permesso ad un idiota di ucciderti".
"Questo significa che saremo ancora separati?" Lei annuì.
"Ma io voglio stare con te, mi manchi". Rivelai ad occhi lucidi.
"Anche tu mi manchi, ma hai fatto tutta questa strada per diventare l'uomo che sei diventato, per diventare il perfetto Loki". Mi sorrise.
"Come fai a saperlo?"
"Veglio su di te, da quando sono morta". Mi prese le mani.
"Ti prego continua a vivere la tua vita, innamorati e continua a fare film e spettacoli, so che ti rende felice. Quando sarà il momento, ci ritroveremo qui, ma quel giorno non è oggi!" Dietro di me apparve una porta, era il mio passaporto per tornare nel mondo dei vivi.
"Ti amo". Le dissi girando la maniglia.
"Anch'io".

Quando mi ripresi, mi ritrovai sul lettino d'ospedale. Ripensando a lei e alle sue parole, piansi in silenzio.

"Perché piangi?" Mi domandò, mi girai e vidi Zawe.
"Non capiresti".
"Provaci, amo i rompicapi".
"Questo è impossibile". Le rivelai.
"Beh vorrà dire che dovrò fare affidamento a tutta la mia intelligenza". Ridemmo entrambi alla sua frase.
"Chi ti ha detto che io ero qui?" Le domandai.
"È stati il medico, invece di chiamare la tua famiglia ha schiacciato per errore il mio numero".

Guardai il soffitto, qualcosa mi dice che c'è sotto lo zampino di T/n.

Buon pomeriggio💞
Due os in un giorno, mi sono superata. Spero vi sia piaciuta, così come il primo capitolo su la nuova storia su Loki, si chiama: la settima guardiana.

Vi amo 3000❤

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