42

714 32 2
                                    

Trama:decidi di rimanere sveglia fino a tarda notte, qualcuno busserà alla tua porta.

Vivevo in un enorme villa bianca piena di oggetti di valore, la servitù tiene pulita la casa e il nostro cuoco ci prepara tutto ciò che desideriamo. Quando arriva l'estate mi diverto con la piscina oppure i miei genitori mi portano nella seconda casa a Boston.

Vado in una scuola privata e ho anche la divisa. Camicia bianca, coperta da un maglioncino senza maniche celeste con lo stemma della scuola al lato sinistro, gonna bianca e scarpe nere eleganti. Passo cinque ore a studiare spagnolo e cinese, per poi la sera accendere la tv e cercare qualcosa di decente. Se non trovo nulla, attivo la sicurezza e scendo al piano di sotto per rilassarmi un po' nell'idromassaggio o sauna.

Questa sera però i miei sono ad una festa e torneranno tardi, forse anche ubriachi. Per sicurezza hanno bloccato tutte le porte, attivando l'allarme collegato al numero della polizia, così se dovesse succedermi qualcosa, le forze dell'ordine arriveranno sul posto.

Li ho salutati, ho aspettato che se ne andassero e poi mi sono buttata sul divano lanciando le ciabatte dall'altra parte della stanza. Ho acceso la tv e mi sono presa il gelato, vaniglia e cioccolato, il mio preferito. Ho messo Disney+ e ho deciso di mettere tutti i miei cartoni preferiti.

Ero presa dallo schermo, quando qualcuno suonò il campanello. Sbuffai e mi avvicinai alla porta, dimenticandomi di guardare prima di aprire. Davanti a me apparve la figura di un ragazzo biondo dagli occhi azzurri, con i vestiti bagnati per colpa della pioggia.

"Potresti prestarmi il cellulare per chiamare i miei genitori?" Si girò per indicare la macchina ferma sul vialetto di casa.
"Certo, entra".

Chiusi la porta e presi il cellulare, lasciai la stanza per prendergli l'asciugamano. Lui mi ringraziò e poi iniziò a balbettare spiegando al padre il casino che aveva combinato. Gli diede la via e poi mi passò il cellulare.
Si guardò intorno lasciando che i suoi occhi brillassero per le decorazioni che avevo nel salotto. Lo accompagniai alla porta, dopo aver sentito un clacson, lo salutai e ritornai a vedere la tv mangiando il gelato.

Pensai che non l'avrei più visto, fin quando una mattina non mi arrivò un'email, era lui. Come scusa per iniziare a parlare, mi chiese una mano per lo spagnolo, io accettai solo per stare con lui e anche per staccare la spina dai miei impegni.
Mi trovavo bene con lui, tant'è che dopo due settimane ho smesso di vederlo come amico.

Anche questa sera i miei sono ad una festa, ho il cellulare scarico e non posso parlare con Tom, in tv non c'è niente e mi sto annoiando a morte. Dalla noia ho iniziato uno dei vecchi puzzle che zia mi regalava ogni anno, stavo impazzendo perché i pezzi mi sembravano tutti uguali quando sentii qualcosa colpire il vetro della finestra.

Mi affacciai e trovai il mio Romeo, sorrisi e lo feci entrare.

Si sdraiò e io lo seguii a ruota, mi coprii con la coperta affianco a noi e iniziammo a coccolarci.

"Ringrazio il guasto per averti incontrata..." sussurrò per poi guardare le mie labbra. Stava per baciarmi quando sentii la macchina di papà fermarsi.
"Sono qui cazzo!" Mi alzai e gli presi la mano.
"Devi andartene prima che ti trovino qui". Aprii la finestra e lui saltò fuori.
"No! Prima voglio un bacio". Disse fermandosi.
"Va bene". Lo presi per il colletto della maglia e unì le nostre labbra.
"Adesso vattene!" Lui scappò e io mi buttai sul divano facendo finta di niente.

Buonasera💞
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto😘

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora