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Sequel del capitolo precedente.
Trama:la piccola fenfi.

La fortuna girò dalla mia parte, il treno che stava per partire a momenti era diretto verso Madrid. Corsi alla biglietteria e comprai un biglietto, per poi fermare il treno, prima che potesse partire, mamma e papà si sarebbe infuriati per il mio gesto folle, ma per T/n questo ed altro.
Arrivai a Madrid la mattina dopo, erano le sei e mezza circa e a svegliarmi fu proprio il controllore, scesi e cercai T/n nei bar/negozi lì vicino, aiutato da una foto e quel poco che sapevo dello spagnolo.
Nessuno l'aveva vista, o T/n non era mai passata di lì oppure non si ricordavano il suo volto, cosa normale con tutti i turisti che ci sono.

L'unica soluzione era andare dalla polizia. Mi recai in centrale, spiegai il motivo per cui stessi cercando T/n, senza passare per un pazzo serial killer, ma fallii nel mio intento. Mi cacciarono via, dicendo che avevano casi molto più urgenti a cui pensare, una parte di me lì capiva, d'altronde la mia fenfi stava bene, ma l'altra parte mi consigliava di ucciderli.
Lasciai la centrale e si avvicinò a me una ragazzina, poco più piccola di me, mi chiesi cosa stessi cercando e io le raccontai solo che dovevo parlare con la mia amica per sistemare una faccenda privata.
Guardò allungo la foto di T/n, per poi dirmi dove si trovava, la ringraziai e a piedi, non potendo permettermi un taxi, mi avviai in hotel.

T/n si trovava lì, perché il ragazzo con cui avrebbe vissuto per quattro anni, l'aveva cacciata per dare la stanza alla sua fidanzata, non sapendo dove andare, ha chiamato i genitori e la coppia ha prenotato una camera d'hotel, fin quando T/n non troverà una sistemazione più decente.
Arrivato lì entrai e chiesi dove alloggiasse, la donna non voleva dirmelo, erano informazioni private e personali, così dovetti raccontargli tutta la storia, senza lasciare neanche un dettaglio, per poi chiederle in ginocchio di dirvi il numero della stanza. Riuscii nel mio piano, presi l'ascensore e salii al terzo piano, stanza 545.

Sposirai preso dall'ansia e poi bussai, dopo qualche minuto la porta si aprì rivelando T/n in accappatoio e i capelli bagnati. Aprì la bocca sorpresa di vedermi, per poi farmi entrare.

"Come mai sei qui?" Mi chiese per poi nascondersi dietro il separé e vestirsi.
"Sono qui per chiederti scusa, sono stato un idiota e ancora tutt'ora mi chiedo il perché ti abbia allontanata, ma durante il viaggio mi sono addormentato e nel sogno ho capito".
"Cosa?" Spucò fuori, per poi prendere il phono, pronta ad accenderlo.

Mi avvicinai a lei, strinsi la mia mano intorno al suo fianco, per poi avvicinarla a me e baciarla. Lei confusa si staccò.

"Cosa significa?" Mi chiese.
"Che ti amo. Ho pensato alla mia relazione, quando stavo con te e fingevi di essere Diana, la tua lettera mi ha aperto gli occhi, io amo te e non lei".

La baciai di nuovo, per poi asciugarle i capelli.

Buonasera💞
Ringrazio giorgiacomotti per avermi aiutato a scrivere il continuo, non avevo idee🤯
Spero vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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