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Trama:T/n Romanoff.

La Stark Tower non era posto per una bambina di cinque anni, piena di armi e criminali fuori di testa, eppure non c'era verso di separare la madre dalla sua bambina.
T/n era la figlia adottiva di Natasha, le due si sono incontrate qualche anno fa in Russia. La piccola stava passeggiando per le strade, mentre cercava qualcosa da mangiare nella spazzatura, quando si sentì male, per sua fortuna di lì si trovava Natasha, che portandola in moto, arrivarono in ospedale.

Si innamorò di quella bambina fin da subito e il desiderio di diventare madre, fu troppo forte a tal punto da firmare il foglio dell'adozione. Nessuno dei suoi colleghi sapeva che avesse adottato una figlia, ma dopo qualche settimana Fury notò il comportamento di Natasha. Faceva sempre tardi, riceveva parecchie chiamate e chiedeva dei permessi per tornare a casa prima.

Chiese a Clint di scoprire cosa avesse e una sera, intrufolandosi a casa della sua amica, vide Natasha cucinare la cena, cantando e tenendo in braccio una bambina. Il giorno dopo, aspettò che Natasha arrivasse a lavoro, così da poterle parlare e farsi raccontare tutto.
Per rendere il tutto più semplice e godersi sua figlia al 100%, presentò a Fury T/n e l'uomo si innamorò della piccola, anche se non dava a vederlo.

La piccola, quando vedeva che la madre non veniva a prenderla all'asilo, si recava a piedi alla Stark Tower, l'unico posto vicino dove poteva andare e anche quella mattina lei si recò lì.
Sua mamma e i suoi nuovi amici, erano troppo occupati a litigare, che non si accorsero di T/n lasciare la stanza per farsi la solita corsa con la sua palla rossa da calcio, alla ricerca di qualcosa di curioso in quel posto.

Arrivò in una stanza, che T/n scambiò per un grande garage. Scese le scale, aggrappandosi alla parete, come le aveva insegnato la mamma. Una volta scese, capii che quel posto era perfetto per giocare.
Mise la palla al centro, tenendola ferma, per poi darle un calcio, lanciandola dall'altra parte e questa si fermò davanti ad una cella in vetro con dentro un uomo.

T/n curiosa le sorrise e poi alzò la mano, salutandolo.

"Una bambina?" La guardò sorpresa.
"Certo che potevano scegliere un'altra tortura". Commentò.
"Come ti chiami?" Domandò T/n appoggiando le sue piccole mani sul vetro. Il prigioniero alzò gli occhi al cielo.
"Loki". Rispose acido, non ci credeva che lo stesse facendo veramente.
"Io sono T/n". Sorrise.

P.O.V Natasha
Appena sentii l'allarme suonare, guardai mia figlia ma non la vidi. Conoscendo la sua curiosità, corsi al piano dove si trovava la cella di Loki. Misi la pistola a posto, quando vidi T/n giocare con Loki. Avevano entrambi le mani sporche di colore e stavano dipingendo un foglio.

"T/n..." disse e la piccola si girò.
"Mamma!" Lasciò la cella, dirigendosi dalla donna abbracciandola.
"Io e Loki abbiamo fatto un disegno, vieni a vedere". La portò all'interno della cella, mostrandogli ogni cosa.
"Avete fatto tutto questo?" Chiesi.
"Si".

Buonasera💞
Okay il finale fa schifo ma non sapevo cosa aggiungere. Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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