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Trama:la tua goffaggine ti ha messo nei guai, hai provato in tutti i modi a liberarti dalla gabbia dove sei rimasta intrappolata, ma a salvarti sarà la tua famiglia.

Una penna era riuscita a manipolare la mia mente.
Avevo lasciato l’orfanotrofio per vivere con la mia nuova famiglia. Era una coppia fantastica e la loro casa era stupenda. Mi hanno fatto vedere la mia camera, avevo per la prima volta un letto matrimoniale tutto per me, in orfanotrofio c’erano pochi letti e toccava a noi grandi fare spazio ai piccoli, mi è capitato più di una volta di dormire sul pavimento gelato. Ho iniziato a sistemare le mie cose, ma accidentalmente ho fatto cadere una scatolina appoggiata sulla scrivania. Questa si è aperta ed uscita fuori una bellissima penna stilografica, nera opaca e dorata. Non sono riuscita a fermare la mia curiosità, così l’ho presa e da quella mattina sono iniziati i miei problemi...

Mentre tenevo la penna fra le dita, guardando ogni minimo particolare, notai che l’inchiostro era fuoriuscito e mi stava sporcando tutta la pelle. Con un fazzoletto bagnato, ho provato a pulirmi ma l’inchiostro continuava a circolare sulla mia mano, fino a farla diventare nera come il carbone. Stessa cosa è successa sull’altra mano. Ad un tratto gli occhi si sono appannati di un leggero bianco, come se ci fosse finita della nebbia. Ho urlato per chiedere aiuto, ma la donna appena mi ha visto si è inginocchiata, come i servi quando vedono il loro re, ha detto che avrebbe eseguito ogni mio desiderio e poi se n’è andata.
Il potere all’interno della penna, controllava il mio corpo e la mente. Non potevo chiedere aiuto, perché se parlavo, le mie parole formavano un altro discorso. Con la magia ho iniziato a distruggere ogni cosa.
Ero diventata un’assassina, ho ucciso gente innocente e reso bambini orfani, per poi bruciare le loro case. Speravo che qualcuno mi aiutasse, ma nessuno aveva la minima idea su come liberarmi da questa gabbia.

Intanto alla Stark Tower, i sei supereroi stavano pensando ad un piano per catturare la feroce criminale. Avevano studiato da lontano le sue mosse, adesso avevano bisogno di un piano per attirare la sua attenzione e buttarla dentro ad una cella. Avevano creato un gas leggero che faceva addormentare chiunque, persino Hulk. La loro idea era quella di attirare T/n con una notizia falsa, facendole credere che gli scienziati avessero trovato un nuovo villaggio e lei sarebbe andata in quel posto per distruggerlo.
Tutti prepararono le borse con dentro le bombole del gas. Solo Thor aveva deciso di non partecipare, non avrebbe mai fatto del male a T/n.

“Loki, abbiamo un problema!” Entrò nella stanza dove si trovava suo fratello.
“Perché se finisci nei guai metti in mezzo anche me? Non sono mamma che sistemo tutti i tuoi disastri”. Disse continuando a leggere il libro.
“Si tratta di T/n, è in pericolo!” Bastò quella semplice frase, per far scattare in piedi Loki e prepararsi.

Si fece spiegare il piano. Thor avrebbe finto di essere T/n, indossando una mantella per coprire il corpo e il volto, così da far perdere tempo ai suoi compagni, invece Loki avrebbe parlato con T/n per farle perdere tempo e strapparle la penna. L’unico modo per aiutarla era distruggere la penna, solo che bisognava essere furbi.

“T/n, riesci a sentirmi?” Si avvicinò a lei.
“Chi sei?” Domandò mettendosi sulla difensiva pronto a colpirlo, anche se non avrebbe voluto fargli niente.
“Non mi conosci perché quando sei nata, una donna ti ha maledetta e ci ha divisi. Mamma ogni giorno del tuo compleanno piange e accende una candela ed esprime un desiderio, quello di poterti vedere e abbracciarti. Adesso che ti guardo per bene, le assomigli tanto e dovresti esserne orgogliosa”.
“Io non ho una famiglia, mi hanno abbandonato quando avevo due anni!”

T/n era pronta ad attaccarlo, ma Loki si fece da parte ed entrò nella sua mente. Le fece ricordare l’unico momento passato insieme. Frigga aveva lasciato la bambina nella culla, per poi andare nell’altra stanza non appena sentì un rumore. In quel momento entrarono i due fratelli, non volevano aspettare la sera quando Odino avrebbe annunciato al popolo la nascita della loro sorellina. Guardarono la bambina e già se ne innamorarono.
“La proteggerò da chiunque”. Disse Thor.
“Stessa cosa farò anch’io”.

P.O.V T/n
In quel momento ricordai tutto, anche il giorno del rapimento. L’uomo davanti a me, mi strappò con violenza la penna e la distrusse. Piano piano la vista tornò alla normalità e potetti vedere il volto di mio fratello. In quel momento venne Thor felice di vedere la vera me e non quella di prima.
Mi abbracciò stringendomi forte tra le sue braccia, mentre Loki si godeva la scena da lontano. Allungai la mano verso di lui e lo tirai a noi, unendosi in quell’abbraccio di famiglia.

Buongiorno💫
Come state? Sono tornata con una os su Loki, con la partecipazione di Thor. Vi piace? Comunque volevo avvisarvi che sono ritornata a postare su: un re senza corona.

Vi amo 3000❤

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