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N/g:nomi dei vostri genitori.
Trama:tu e il tuo fidanzato partite per una lunga vacanza in Tailandia, riuscite a godervi solo un giorno in quel meraviglioso posto, prima di dividervi a causa di una catastrofe.

L’hotel che avevamo prenotato era bellissimo, la nostra stanza si affacciava sul mare. Messo il costume, siamo corsi a farci un bagno in piscina. Io entrai in acqua, mentre lei dovette fermarsi per rispondere alla madre per dirle che andava tutto bene. Iniziammo a giocare con l’acqua, come due bambini. Ad un tratto si alzò un vento forte che fece muovere tutto, sentimmo delle urla e poi vidi il grande tsunami abbattersi su di noi.

Le presi la mano, per tenerla affianco a me, ma la potenza dell’acqua me la portò via. Provai ad andare nella sua direzione, ma non riuscii. Quando tutto finì, la cercai ovunque, anche nella nostra camera, ma oltre a macerie e morti, lei non c'era. Non avevo idea su cosa fare, oltre a piangere e aiutare alcuni feriti. Fui portato in ospedale, controllai se ci fosse il suo nome sulla lista dei feriti gravi o morti, per fortuna non c’era. In ogni piano dell’ospedale, urlavo il suo nome nella speranza che lei o un infermiere mi rispondesse e mi dicesse che stesse bene. Invece calava il silenzio, quando pronunciavo il suo nome.

Quando arrivavano nuovi feriti, controllavo se ci fosse, ma no. L’ansia di poterla perdere, non mi faceva dormire la notte, guardavo sempre fuori nella speranza di vederla e correre da lei. Ho ricevuto una chiamata da mio padre, mi voleva prenotare un aereo di salvataggio per venirmi a prendere, ma io ho rifiutato, sarei tornato a casa solo dopo averla trovata.

Il dormire poco mi fece venire un mal di testa forte ed ero sempre maleducato, soprattutto con i fotografi. Erano lì per far vedere cos’era successo dopo lo tsunami, facendo vedere anche le condizioni dei feriti e cosa stavano facendo i dottori, per salvare la vita a tutti, o almeno ci provavano. La lista dei morti diventava sempre più lunga e ogni minuto la leggevo, pregando che non ci fosse mai il suo nome. La paura prese il sopravvento, quando sentii due uomini parlare. Dicevano che sarebbe arrivato un altro tsunami, più violento di quello precedente, questa volta nessuno si sarebbe salvato.

Non avevo idea su cosa fare, volevo ritrovare T/n, ma poteva essere ovunque, oppure era nell’altro mondo ma non l’avevano scritto nella lista, perché non sapevano la sua identità. Scesi giù per le scale, per chiedere all’infermiera di farmi vedere tutti i morti, per controllare se ci fosse anche lei.

Mi fermai quando vidi che un bambino aveva la gamba fasciata da un foulard rosso, identico al suo. Mi avvicinai al bambino e gli domandai dove l’avesse preso, mi rispose che una ragazza gentile, glielo aveva prestato per chiudere la ferita che si era procurato. Sorrisi, anche in una catastrofe, T/n aiuterebbe gli altri e poi dedicherebbe le sue energie rimaste, a se stessa. Domandai dove fosse la ragazza, lui mi disse di non averla più vista, dopo aver ritrovato la sua famiglia. Lo ringraziai e ritornai al mio piano.

Ad un tratto mi sembrò di vederla. Una donna girata di spalle con un costume bianco, identico al suo. La ragazza si girò ed era lei, la mia T/n.
Con gli occhi lucidi corse da me e io la presi in braccio, stringendola forte a me. Le toccai i capelli mentre lacrime salate scendevano dai miei occhi.

"Stai bene?" Le domandai.
"Si". La baciai, assaporando le sue labbra, non immaginavo che un giorno mi sarebbero mancate.
"Quasi dimenticavo". Presi il cellulare con il quale mi sentivo con mio padre. Dopo due squilli, finalmente risposero.
"N/g l'ho trovata, è qui con me".

Passai il cellulare e T/n iniziò a piangere parlando con i suo genitori. Mi fece conoscere anche Eva e Micheal, i bambini che aveva salvato e portato qui. Loro tre, rispetto a tutti gli altri, non avevano trovato passaggio e dovettero arrivare fino a qui a piedi.

Mi distesi sul lettino vuoto, lei si mise al mio fianco e io appoggiai la mia testa sul suo petto, facendomi cullare dalle sue carezze.

Buongiorno 💫
Questa os mi è venuta in mente grazie al film "The Impossible", lo consiglio solo a chi non è debole di stomaco, è disponibile su Netflix.

Vi amo 3000❤

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