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Trama:l'ansia è un mostro che bisogna sconfiggere, prima che lo faccia lei.

Ho sofferto di bullismo per anni, mi attaccavano le cicche nei capelli, mi chiudevano a chiave in bagno, distruggevano i vestiti, mi buttavano l'acqua addosso e la spazzatura. I miei genitori si sono accorti che qualcosa non andasse, quando non volevo prepararmi per andare a scuola. Pensavano fosse normale, d'altronde tutti gli adolescenti non vogliono andare a scuola, ma un giorno sono tornata a casa con gli occhi rossi e lucidi, i vestiti strappati e il corpo pieno di piccoli tagli, lì hanno capito perché odiassi così tanto la scuola.

Hanno denunciato i miei bulli, portandoli in tribunale e facendo risarcire alla mia famiglia tanti soldi. Ho iniziato a fare lezione online, finalmente mi sentivo al sicuro e iniziavo ad amare la mia nuova, ma dopo la quiete arriva sempre la tempesta.

Credo che i soldi abbiano iniziato a riempire l'ego dei miei genitori. Litigavano ad ogni ora del giorno e della notte, alla fine hanno chiesto il divorzio. Il giudice ha dato la custodia a mamma e insieme ci siamo trasferite. Papà mi mancava terribilmente, ma non potevo vederlo, sennò nei week end.
Non conoscendo nessuno, stavo sempre chiusa in camera mia, mamma si è arrabbiata e ha deciso di interrompere i miei studi online, iscrivendomi in una scuola pubblica.
L'ansia ha iniziato a divorarmi e la mente si è riempita di tutti gli insulti che ricevevo prima da parte dei miei bulli. Ho provato a convincere mamma di non mandarmi, ma lei non mi ha ascoltata.

Oggi è il grande giorno, oggi inizierò il mio primo giorno di scuola e sono sicura che tutto tornerà come prima.
Scesa dall'autobus, mi dirigo davanti scuola, passo qualche minuto ad osservare l'edificio, mentre dei ragazzi mi passano affianco per entrare. Il suono della campanella mi fa tornare alla realtà, salgo i primi due scalini, il cuore mi batte a mille e inizio ad avere dolore al petto. Entro dentro e mi dirigo al mio armadietto, controllando due volte che fosse il mio. Metto le mie cose e sento delle ragazze ridere, staranno ridendo di me? Di sicuro è così, loro indossano abiti firmati, mentre io no.

A passo lento, vado nella mia nuova classe. Guardai la classe da fuori, erano sparsi per la stanza dei gruppi di ragazzi che parlavano tranquillamente, solo vedendoli capii che non c'era posto per me.
I flashback del passato vennero a farmi visita, e io indietreggiai spaventata, correndo in bagno.

Mi chiusi dentro e appoggiai la schiena al muro, ad ogni respiro sentivo di morire.

"Ehy, tutto bene?" Mi chiese un ragazzo biondo riccio dagli occhi azzurri. Io non gli risposi troppo presa dal mio attacco di panico. In quell'istante accadde qualcosa di inaspettato.
Il ragazzo mi abbracciò, era un perfetto sconosciuto e avrei dovuto mandarlo via, ma forse ciò di cui avevo bisogno era proprio un abbraccio.

"Ti senti meglio adesso?"
"Si, grazie". Lui sorrise per poi portarmi in classe, sedendoci vicini.

Buon pomeriggio💞
Spero che il capitolo sul bullismo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

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