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Sequel del capitolo.
Trama:la famiglia.

Quando mi sono ripresa ed ho pensato alle conseguenze di quel maledetto pomeriggio, ho chiuso i rapporti con Tom.
Non parlavo più con lui, non volevo starci neanche nella stessa stanza con lui.

Per evitare che fosse lui a parlare con me, indossavo le cuffie, guardavo video o ascoltavo la musica, non volevo più saperne niente di lui, il che mi faceva male.

Mamma si è accorta di questo distacco da parte mia, d'altronde sapeva quanto gli volessi bene. Una mattina, prima di uscire, mi chiese cosa fosse successo, io non le dissi niente, ma quando se ne andata, ho pianto, mi mancava ma avevamo rovinato tutto, quindi era il prezzo da pagare.

Finita la vacanza, ho salutato solo i miei zii e cugine, per poi uscire di casa, beccandomi uno sguardo freddo da parte di mamma per il gesto, non potevo rispondere alle sue domande.

Tornata a casa, sono cambiata, sono diventata fredda e non ero solare neanche con la mia migliore amica, infatti non riuscendo a capire cosa avessi, si è allontana, ero definitivamente sola.

Ero sempre in camera mia, studiare, leggere libri e ascoltare musica. A scuola sul quaderno verde che avevo comprato, non prendevo appunti, ma facevo scarabocchi, per liberare quella nuvola nera che c'era nel mio cervello.

Tom all'inizio provò a chiamarmi, ma io non rispondevo, cancellavo tutto ciò che mi lasciava in segreteria. Se chiamava i miei genitori, prendevo il cellulare dei due, andavo in camera mia e chiudevo la chiamata, per poi scendere dopo 10/20 minuti, fingendo di aver avuto una conversazione con lui.

Sulla nostra chat, ci saranno più di 50 messaggi non letti, tutti da parte sua.

Per dimenticarla in fretta, cosa impossibile, ho preso una scatola delle mie scarpe. L'ho riempita con tutte le nostre foto, per poi lasciarla in soffitta.

Oggi sono tornata a casa dopo scuola, è stata una giornata pesante, forse perché è lunedì.
Ho lasciato lo zaino per terra e mi sono seduta in silenzio, ho iniziato a mangiare il pranzo. Notai che i miei genitori fossero eccitati per qualcosa, ma non capii cosa, fin quando non sentii dei passi, scendere delle scale.

In salotto entrò Tom, che ci faceva lui qui?

"Tom ci è venuto a trovare, non sei contenta?" Mi chiese mamma, io non risposi e continuai a mangiare, per poi alzarmi e andare in camera mia, con la scusa di studiare.

Accesi il computer, iniziando a scrivere qualcosa, solo per sfogarmi, prima di scoppiare a piangere, quando finirà questa tortura?

Mi calmai, non volendo farmi vedere in quello stato da nessuno, per poi guardare qualcosa sul computer. Verso il tardo pomeriggio, mamma bussò in camera mia, prima di entrare, Tom era dietro di lei.
Lui sarebbe rimasto in camera mia per dormire, non avendo altre camere disponibili.

Senza obbiettare, lui si è seduto sul letto e io gli ho dato le spalle, guardai la scrivania, per cercare qualcosa da fare, trovai nascosto lo smalto nero.
Iniziai a metterlo, così da non avere nessun contatto con lui.

"Vuoi una mano?" Mi chiese dopo qualche minuto di silenzio.
"No". Risposi fredda, per poi soffiare sulle unghie, così che si asciugasse.
"Ok".
"Come stai?" Mi chiese.
"Bene".
"Non rispondi ai miei messaggi".
"Perché dovrei?" Domandai.
"Voglio sistemare questa situazione, ma tu non me lo permetti".
"Non c'è più niente da sistemare, tutto è rovinato".
"Perché ti sei allontanata?"
"Io e te siamo cugini, abbiamo fatto sesso, ti basta come risposta?"
"Abbiamo fatto sesso, perché ti sei allontanata? Hai paura che qualcuno lo venga a sapere, ti informo che il letto non parla".
"Non è quello il problema!"
"Qual è?"

Non risposi e fino all'ora di cena, non disse neanche una parola e io feci lo stesso. A tavola, mamma e papà ci misero vicini, ma lo stesso io non parlai con lui, gli passai soltanto l'acqua.

Lavai i piatti e tolsi la tavola, poi andai in camera mia, guardando un po' il cellulare, per poi mettermi sotto le coperte, provando a dormire.

Dopo un'ora, ero sveglia e Tom venne in camera mia, si mise sul letto.

"Anch'io sono innamorato di te". Quella frase mi fece aprire gli occhi. Mi girai verso di lui.
"Sei spaventata perché siamo una famiglia e posso capirti perfettamente, ma se l'amore è amore, come dicono tutti, perché gli altri si e noi no?"
"I nostri genitori ci odierebbero".
"Le famiglie reali non si fanno tutti questi problemi".
"È un'altra cosa quella, noi siamo persone normali, non principi".
"Almeno proviamoci, sarà il nostro piccolo segreto".

Si avvicinò ancora di più a me, sfiorando il mio naso con il suo. Le sue labbra si appoggiarono su di me, prima di darmi un bacio vero.

"Se dovesse finire male?" Chiesi.
"Continueremo a vivere, come abbiamo fatto prima di quel pomeriggio".

Mi diede un bacio prima di addormentarsi.

Buonasera💞
Ecco a voi il sequel, che mi avevate chiesto. Spero che il capitolo vi sia piaciuto🥰

Vi amo 3000❤

🐍 Tom Hiddleston 💙Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora