La spiaggia era davvero calda anche se il sole stava già tramontando.
Jamie infilò le mani nella sabbia e posò il suo sguardo sull'orizzonte.
Il disco rosso stava iniziando a baciare l'oceano, fondendosi con il liquido arancione.
Una fusione perfetta, quella fusione che solo due amanti conosco.Tutto si illuminò di un rosso fuoco e gli occhi scuri del ragazzo furono rapiti da quello straordinario spettacolo di colori.
Il tramonto portava con sè la notte e faceva promesse. Quelle promosse di carezze e baci rubati degli amanti, illuminati solo dalla luna.Lis pensò.
Passò tutto il pomeriggio a seguirla, a guardarla ma da lontano. Adorava ammirare il suo corpo, il suo essere e poi scoprire il suo rossore sulle guance, quando si accorgeva che la mangiava con gli occhi.
Era una potente calamita, un magnete e lui era Magneto. Lei era Mary Jane e lui spider man.Quella ragazza buffa e distratta gli era entrata dentro.
Si ricordò il loro primo incontro, il tè bollente versato su di lui, il corpo di lei addosso, il suo dolce profumo nell'aria. Scoppiò a ridere mentre il cielo ormai scuro si posava sopra di lui, sopra la spiaggia e l'oceano.
Da quell'incrontro casuale iniziarono tutta una serie di coincidenze e tutte portarono a lei. Insieme a lei tutta una serie di colori entrarono nella sua vita.
Cominciando dal blu navy fino al rosso del tramonto, per passare dagli occhioni verdi di Hope ma soprattutto quelli azzurri di Lis.I suoi splendidi occhioni azzurri.
Le stelle riempirono il cielo e Jamie, sistemando le mani dietro la nuca, si sdraiò sul telo da mare.
Ripensò a due mesi prima quando per caso il destino volle che scegliesse Charleston, che scegliesse quella stessa casa, che scegliesse lei.
Quel semplice pensiero gli riempì il petto di forti sentimenti.Bastardo fortunato ti direbbero Ian e Thomas, prima di saltarti addosso.
Quello stesso pomeriggio, fu un emozione dopo l'altra. Da quanto non usava una bicicletta, da quanto non si sedeva su una semplice panchina, da quanto non si gustava un gelato?
"Da una vita", disse all'orsa maggiore che faceva capolino vicino a Venere.
Tuttavia non aveva mai assaporato un gelato in vita sua, prima di vedere Alice mangiare un semplice cono.Vedere la sua lingua leccare l'amarena era qualcosa di eccitante, quasi perverso. Aveva avuto una voglia sfrenata di fiondarsi lì davanti a lei, prenderle il gelato dalle mani e sporcarle le labbra. Avrebbe di sicuro protestato e lui si sarebbe messo a ridere, per via della sua faccia alterata. Le proteste in ogni modo non sarebbero durate tanto, perché avrebbe assaporato l'amarena direttamente da lei, dalla sua bocca di zucchero.
Si era eccitato solo guardandola ed aveva desiderato essere leccato, in quel modo, da lei. Nessuna donna aveva mai avuto questo potere su di lui.Nessuna.
Neanche Dafne, la donna con cui ogni tanto si vedeva e che si poteva chiamare *amica*, gli aveva mai fatto quello strano effetto. Non l'aveva neanche più chiamata e soprattutto non aveva risposto alle sue telefonate. Prima o poi avrebbe dovuto chiamarla. Era sparito nel nulla senza avvisare nessuno. Solo i suoi fratelli ed il suo collaboratore di fiducia, erano stati avvisati mentre le altre non contavano niente.
Niente.
Chiuse gli occhi e respirò a pieni polmoni l'aria dell'oceano mentre si vedeva in lontananza la luce del faro. Il paradiso, Jamie aveva trovato il suo posto in paradiso.
Un movimento tra la sabbia attirò la sua attenzione. Aprì gli occhi e il suo sguardo venne riempito da grandi occhioni, blu laguna. La ragazza che occupava la sua mente, che occupava tutti i suoi pensieri.
"Ciao, gentile uomo del Nord".
"Ciao, non gentile donna del Sud", rispose scoppiando a ridere, vedendo la faccia stralunata di Lis mentre si sedeva comodamente sul telo.
"Come non gentile?"
"Sì, proprio così", si sistemò meglio sul telo lasciando un po' di posto alla sua padrona di casa.
"Proprio come ho detto dottoressa Lawrence".
"Architetto Sommers, pretendo delle delucidazioni e delle scuse", rispose sorridendo con finta aria offesa.
"Non ci penso neanche, perché la sera che ci siamo conosciuti non ha voluto augurarmi la buona notte", si avvicinò ai suoi occhioni, "ho un'ottima memoria", aggiunse contemplando le sue labbra.
"Anch'io, se per questo e si è meritato quel poco dolce trattamento".
"È in debito con me di un barattolo di gelato, dottoressa. Che scortesia non offrirlo al suo ospite", il solito sorriso-miele si formò sulle labbra.Come sorriso-miele! Non era irriverente?
Sto perdendo le facoltà mentali pensò Lis."Cercherò di rimediare a questo torto inflitto allora e lo farò il prima possibile".
Due occhioni neri diventarono vispi e scrutatori. Mille e più modi conosceva per farsi riparare al torto e lì avrebbe usati tutti su quel corpo stupendo.
La voglia estrema di toccarla si incendiò di nuovo e una forte attrazione lo spingeva verso di lei.
Alzò la mano senza pensarci e passò il dito sul sopracciglio che aveva, involontariamente, colpito. Un potente calore colpì il suo corpo mentre per Lis, quel semplice tocco, fu un'esplosione potente in tutto il suo essere.
"Ti fa ancora male?"
"No, non era niente. Il tuo naso?"
"Tutto bene, non verrai denunciata dalle mie più accanite fan".
"Ma smettila arrogante".
"È vero! Il mio naso è perfezione su questo volto", disse scoppiando di nuovo a ridere.Cercava di prendere tempo, di gustare più a lungo possibile quel momento, di tenere Lis lì con lui.
Tolse riluttante la mano mentre tutto intorno a loro era argentato. La luna ora splendeva lucente nel cielo della notte e rendeva unica l'atmosfera. La sabbia risplendeva come risplendevano i due giovani ragazzi.Lis espirò l'ossigeno trattenuto mentre sentiva il calore, di quelle dita perfette, staccarsi dal suo viso. Ancora, ne voleva ancora. Jamie era una dose di pura vita, di forti emozioni, di sentimenti mai provati. Ne voleva ancora, come se si stesse drogando di lui.
"Come ti trovi qui a Charleston?"
"Bene Lis, questo posto è incredibile, tu sei incredibile".
Si sdraiò contro di lei, allungando il corpo e posando il viso contro le sue gambe nude. Da lì sotto poteva ammirarla in tutta la sua bellezza.
"Mmh non so perché ma mi aspettavo un'altra risposta acida", lo guardò sorridendo.
"Non mi hai fatto finire di parlare", la rimbeccò subito.
"Non siate irriverente Architetto".
"Io? Irriverente?", disse sedendosi di colpo davanti a lei.La loro labbra a pochi centimetri, i loro profumi mischiati.
"Certo, voi", rispose alzando il viso e guardandolo dritto in quelle perle nere, sedendosi sulle gambe.
Il suo cuore tremava violentemente a causa della sua vicinanza mentre il corpo spingeva per toccare quella perfezione.
"Se io sono irriverente voi, dottoressa, siete permalosa".
"Arrogante", il suo sguardo passò dagli occhi neri alle labbra diaboliche.
"Scontrosa", il suo sguardo dalle labbra di zucchero passò ai zaffiri azzurri.
"Presuntuoso", gli disse nell'orecchio, poco prima di sfidarlo. Sentiva il cuore di Jamie pompare velocemente il sangue, come pompava velocemente il suo.
Tutti i muscoli era tesi, mentre la parte più intima pulsava di desiderio ed il respiro era corto.
"Mmh presuntuoso sostieni? Hai ragione", dichiarò con la voglia estrema di baciare, leccare e mordere le sue labbra e tutto il resto.
Il petto iniziava a diventare pesante sotto il macigno dei potenti brividi, la sua voglia per lei divenne dura e dolorosa.Doveva toccarla di nuovo o sarebbe impazzito.
Infilò la mano fra i suoi capelli neri ed accarezzando quel viso le rispose, "tu, invece sei stupenda".
Lis posò la mano sulla sua per bloccare quella carezza, sulla guancia, rendendola infinita.
"E tu mi fai perdere la lucidità", sfiorò con le labbra la pelle morbida dell'orecchio, aggrappandosi al suo petto.
"Tu perdi la lucidità?", mormorò con voce roca infilando anche l'altra mano nei capelli lunghi.Spostò il suo viso e sfiorandole le labbra le rispose, "io invece perdo completamente il controllo del mio corpo e della mia mente, quando ti sono vicino", trattenne il respiro mentre Lis pendeva solo dalle sue labbra.
"Perdiamolo insieme il controllo", riuscì a dirgli guardandolo ancora un secondo negli occhi.
Si guardarono e si desiderarono.
Jamie non aspettò ulteriormente, ammirò quella meraviglia di donna e con dolcezza estrema si impossessò delle sue labbra.
Un leggero bacio, una carezza umida tra due bocche, desiderose di contatto.
Si esplorarono e con una crescente lussuria approfondirono il loro vero, primo, bacio.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...