Intruso

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La corsa per ritornare a casa non era servita a far sbollire l'agitazione, la rabbia e l'isterismo, accumulato in neanche dieci minuti di colazione. Quanti accidenti aveva mandato alla sua migliore amica ed a quel presuntuoso del suo inquilino.
Lo sguardo perplesso e per metà divertito di Lucy era stata la causa del suo più totale imbarazzo.
Come potevano un susseguirsi di parole, azioni e coincidenze false, creare una situazione così paradossale ed estremamente imbarazzante.
Non era successo niente, ma proprio niente di quello che la sua allucinante amica aveva immaginato, o di quello che la zia aveva probabilmente pensato.
Ed invece di smentire tutto, quell'architetto, aveva fatto intendere il contrario.

Con quel sorriso beffardo aveva volutamente fatto credere che ci fosse stato qualcosa tra loro due, come se lei fosse stata così disperata da saltargli addosso.
"Ma chi ti credi di essere?", disse aprendo il cancelletto di casa per entrare in giardino.
Appoggiò le mani sulle ginocchia e prese un bel respiro per cercare di riprendere a respirare regolarmente.
"Ma quale tipo di donna è abituato a frequentare? L'oca usa e getta?", si alzò incapace di stare ferma.
Iniziò a camminare davanti al portone di casa fissando un po' il portone ed un po' il garage aperto. La sua macchina non c'era.

Le sue parole le ritornarono in mente, "inizierò a scoprire la città dal battello", aveva detto a Lucy.
"Bene! Nel frattempo dipingerò quella stupida parete beige della camera da letto e poi non avrò motivo per vederlo, ulteriormente".
Si fiondò in garage a prendere tutto l'occorrente e poi entrò in casa.
Si precipitò in camera da letto, senza voler dar un'occhiata alla sistemazione dei suoi effetti personali. Avrebbe dato il colore in pochissimo tempo e forse sarebbe riuscita a togliersi di dosso tutta quella energia negativa.
Chiuse la porta, aprì la finestra, si infilò le cuffie facendo ripartire la sua play liste ed immerse il rullo nel colore scelto.

***

Jamie parcheggiò l'auto in garage nello stesso momento in cui un tuono scagliò la sua ira sopra la casa.
La giornata era incominciata bene, con un bel sole caldo ed invitante. Successivamente in poco tempo le nuvole ricoprirono il cielo, una folata di vento circondò ogni cosa mentre l'elettricità dell'aria si trasformò in acqua.
Era in attesa del battello quando una fitta ed insistente pioggia aveva iniziato a bagnare ogni cosa, compreso lui e la sua auto scapottata.

Cercò di fare in fretta, ma la procedura doveva farla manualmente. Come unica conseguenza logica, si riempì di pioggia.
Aveva rimandato il giro sul battello a causa del maltempo ed ora, inzuppato fino ai boxer neri, entrò nel suo nuovo appartamento per dirigersi direttamente in bagno.
Scaraventò i vestiti in un angolo ed entrò nella cabina, con i vetri di cristallo, per farsi una doccia.
Jamie si posizionò sotto il getto dell'acqua calda e contemporaneamente una serie di colori dal blu al lilla, per poi passare al verde illuminò il suo corpo.

"Non è la mia vasca idromassaggio ma per una casa delle vacanze questa doccia è ottima".
Come cadevano le gocce d'acqua sul suo corpo nudo, gocce di colore si posavano sul muro abbandonando il rullo.
Note di canzone risuonavano nelle orecchie di Lis mentre le sue labbra canticchiavano.
Era quasi a metà del suo progetto.
Un'altra immersione nel colore, una passata sulla griglia per togliere quello in eccedenza e poi via ad accarezzare la parete.

Le piaceva, in fondo era come disegnare su un foglio bianco gigante.
Prima bianco e poi beige, si stava rilassando, mentre l'agitazione ed il nervoso stavano lasciando il suo corpo.

Si stacco un po' dalla parete per osservare meglio il suo lavoro. "Ottimo",vdisse al cantante della canzone e ridendo continuò.

***

Sotto quello stesso tetto, ma nella stanza affianco Jamie si stava asciugando i capelli con un asciugamano, canticcchiando una vecchia canzone.
Si avvolse un asciugamano intorno alla vita e si diresse in cucina. Aprì il frigo e prese un energy drink.
Il liquido fresco raggiunse le sue calde labbra mentre fuori dalle vetrate un lampo fece esplodere la sua forza contro la spiaggia.

"È bellissimo poter assistere alla forza della natura. Forza Zeus colpisci chi ha scatenato la tua ira. Brindo alla tua forza", disse alzando la bottiglia di vetro satinato.

Nella stanza affianco anche Alice poté contemplare la furia degli elementi e dato il forte vento decise di chiudere la finestra, prima di ricominciare ad interpretare Monet.
Due occhioni magnetici posarono la bottiglia sul piano dell'isola e puntarono verso il corridoio, verso il rumore di vetro, sentito.

In una frazione di secondo la sua mente vagò alla ricerca di una spiegazione logica e come ogni mente umana si posiziona su quella più paurosa. Qualcuno era entrato in casa cercando di passare dalla porta della camera da letto.
Si guardò intorno, guardò l'asciugamano, unico capo da lui indossato e vagando per la stanza posò i suoi occhi scuri sulla mazza da baseball.

"Pazienza se cadrà l'asciugamano, giocherò sull'effetto sorpresa. In ogni caso sarà sicuramente il gatto".
Si diresse verso la camera da letto notando solo ora la porta chiusa.

"Dannazione stamattina l'ho lasciata aperta. Coraggio".
Il suo cuore iniziò a pulsare piu sangue a causa dell'aumento dell'adrenalina. La mani iniziarono a sudare stringendo forte il legno, chiaro e liscio. Si leccò le labbra secche mentre con la mente ritornò a quelle volte che aveva fatto a pugni con qualcuno. Pugni e calci nella mischia, qualche labbra e nocchie graffiate.

"Mantieni la calma Jamie, hai solo lasciato la finestra aperta ed il gatto sta giocando sul letto", disse avvicinandosi alla porta chiusa.
Un altro rumore irriconoscibile ed un respiro affannato.

Dannazione, non è di sicuro il gatto pensò notando la maniglia della camera da letto girarsi. Un delicato pomello argentato, una sfera liscia e satinata. Un semplice movimento, effettuato da una mano senza utilizzare nessuna forza eccessiva.

Ingoiò la saliva, il groppo in gola. Il suo corpo si preparò allo scatto, i suoi polmoni all'urlo, i suoi grandi occhi neri si ingrandirono ed un sorriso malefico si dipinse sulle sue labbra.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora