Contatto

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L'i-pod di Alice giaceva comodamente adagiato sul comodino bianco, vicino al suo letto. Tutto intorno a loro era scuro, era immobile, era fermo. La notte era di nuovo scesa su Charleston e non c'era colore in quella stanza asettica, tranne che per le due lucine, verde e rossa, del monitor che rilevava le funzioni vitali.
Un leggero bagliore penetrava dalla porta aperta del corridoio mentre le veneziane erano chiuse.

Nell'aria si susseguivano le sue canzoni preferite con una tonalità bassa.
Canzoni che Jamie era curioso di sentire e di conoscere. Dopo quella di Puth su Superman, un'altra canzone era tra le sue preferite. Una canzone dei Whitin Temptation, canzone che partì in quel preciso momento, come sottofondo.

...I'm dying to catch my breath
Oh why don't I ever learn?
I've lost all my trust,
Though I've surely tried to turn it around...

Guardò il foglio beige che aveva tra le mani e continuò ad accarezzare quella liscia superficie con le penna stilografica.

"Dottoressa Lawrence, si fa proprio attendere?", le disse con il suo solito tono burlone.
Fissò le sue labbra di zucchero aspettando la solita risposta irriverente, che per il momento non arrivò. Il suo cuore era un misto di tenerezza ed irriverenza.

Alzò gli occhi neri al cielo, "vediamo mi avresti risposto di sicuro, Io Architetto Sommers? Da quanto ho aspettato  lei?", la guardò smettendo di sorride.

"Senza di te non c'è più gusto neanche a punzecchiare, sperando di vedere le tue guance accaldarsi, per poi baciarti e tenerti stretta a me", il suo cuore era in pieno tumulto.

...Can you still see the heart of me?
All my agony fades away
When you hold me in your embrace...

Si alzò dalla sedia e le baciò il braccio. "Dai, fai la brava ragazza, torna da me", le baciò la spalla.

...Don't tear me down for all I need
Make my heart a better place
Give me something I can believe...

"Sono qui Lis, io io Ti amo. Forse non te l'ho mai detto, forse si ma solo una volta".

Sprofondò vicino al suo collo, tra i suoi morbidi capelli. Inspirò con il petto pesante il profumo di lei. Strofinò il suo viso contro la pelle e le baciò la guancia.

Chiuse gli occhi e le cantò la sua canzone preferita, "rendi davvero il mio cuore un posto migliore", parlandole molto piano, vicino all'orecchio.

"Mi manca dormire con te addosso, mi manca fare a gara per chi deve fare per prima la doccia, lasciarti vincere e poi seguirti", rise. Rise di felicità al ricordo.
Baciò l'orecchio delicato.

"Mi manca prenderti in giro, solo per poi baciare le tue labbra imbronciate".

Si alzò di poco e guardò quel viso stupendo,
"Io ti amo Alice Helena Lawrence".
Le baciò le labbra morbide, "Io ti amo Lis", le accarezzò i capelli.

Jamie si perse nel suo profumo mentre delle lunghe dita affusolate strinsero il lenzuolo, per poi rilasciarlo.

"Ti hanno tolto il braccialetto che ti avevo regalato ma appena ti svegli te lo avvolgo subito intorno al polso".

Posò le sue labbra delicate su quella porzione di pelle di solito coperta dal braccialetto chiudendo gli occhi e sospirando.

Due occhi neri si chiudevano stringendo forte la mano mentre due occhi azzurri si aprivano.

"Jamie".

Sentire il suo nome era come un balsamo sulla pelle, un po' di ossigeno per un sub sott'acqua da troppo tempo, come l'acqua nel deserto.
Brividi di freddo ricoprirono il suo corpo mentre un calore si diffuse nelle sue vene.
Il petto divenne pesante, mentre il cuore subiva un cambiamento di rotta, dandogli pesanti vibrazioni.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora