Mocciosa

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"Io cosa? No!", rispose colto alla sprovvista, ma sentendo la parola pene uscire da quella bocca rosa, il membro in questione reagì, rispondendo all'appello.

Un colpetto si manifestò sotto al costume e la sua visione scoppiò a ridere.
"Non c'è niente da ridere", precisò secco.
"Senti, sei da solo? Ti sei perso?", gli chiese facendo strabuzzare gli occhi a Tom.
"Io? Certo che no!", rispose infastidito. Anche la voce di quella ragazzina era bella.

Ragazzina perché il suo viso era dolce, quasi angelico, rimanendo molto sensuale e provocante.

"Come siamo alquanto scontrosi", lo rimbeccò immediatamente.
"Sei così di natura o e perché non scopi da una vita?", gli chiese sorridendo guardando il suo membro completamente sull'attenti, sotto la stoffa leggera del costume.

Thomas, ormai sconvolto, rimase basito davanti alla sfrontatezza di una creatura così giovane ed insolente.
"Ti rendi conto ragazzina dei paroloni che ti stanno uscendo dalle labbra? Sai almeno di cosa stai parlando?"

Due occhi da cerbiatto lo fissarono con un lampo di stupore e malizia prima di scoppiargli a ridere in faccia.
"Ma con chi credi di parlare? Con una quindicenne?", gli domandò.
"Quindici spero proprio di no ma non superi i venti, sicuramente. In ogni caso scopo ogni giorno una ragazza diversa, non mi sono perso e non parlo da solo".

Sguardo alterato ed infastidito verso uno delicato e divertito.

"Bene, bene, allora questa enorme eccitazione da cosa è data?", gli chiese avvicinandosi a lui.

Il tono della voce non era più scherzoso ma caldo e provocante.
Lentamente si avvicinò a lui e posando delicatamente la mano sul pene, lo strinse forte fra le dita.

Il respiro pesante di Tom si bloccò nei polmoni, lasciando il corpo completante in balia del fuoco che bruciava la sua mente e del piacere che quel tocco di donava.
"Ma che quindicenne! Ho ventotto anni compiuti e conosco alla perfezione che cosa nascondi sotto al costume e so perfettamente come funziona", gli mormorò nell'orecchio alzandosi sulle punte dei piedi.
"E so che se faccio questo", fece scorrere la mano su tutta la lunghezza del pene, "ti bagni".

Una risata allegra e maliziosa riempì il suo orecchio mentre chiudendo gli occhi annusava il suo profumo floreale. Tremando leggermente sentì una goccia uscire fra la sue dita, emettendo un piccolo lamento fra le labbra. Pinzò la lingua fra i denti, mostrando il piercing.

"Ah ho capito, tutta questa euforia che sto toccando è per me", affermò sorridendo rimanendo letteralmente abbagliata dalla lingua morsa, penetrata dall'acciaio.

Si ritrovò una voglia famelica di sentire quella pallina, posizionata su una piccola asta, in bocca.

Si era immersa nell'oceano per svolgere i suoi consueti esercizi di apnea quando risorgendo fra la schiuma adocchiò, sulla spiaggia, un bellissimo esemplare di giovane uomo.

Un bellissimo corpo, muscoli torniti abituati all'esercizio fisico ed un meraviglioso viso. Solo uscendo dall'acqua si accorse del suo sguardo confuso e dell'erezione vistosa.
Vederlo poi parlare da solo, con il suo pene fu davvero uno spasso.

Mai vista una scena simile.

Thomas sentendo quelle parole così altezzose aprì gli occhi con uno sforzo disumano ed imprigionò la piccola mano fra la sua.
Guardò quella ragazza notando quanto fosse ancora più bella con i capelli bagnati che gocciolavano su quel corpo tutto da toccare. Le labbra piene e rosa erano delicate ma istigatrici allo stesso tempo.

"Sei alquanto sfacciata, mocciosa", mormorò tenendo imprigionata la mano sul suo pene, abbassando il viso verso le sue labbra.
Ripreso dallo stupore iniziale iniziò il suo sport preferito: cacciare.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora