Jamie guardando l'orologio con impazienza ed avvicinandosi al portoncino di casa di Lis, depositò una piccola lanterna a forma di faro.
Appena entrato, qualche ora prima nel suo negozio preferito, si era imbattuto in quel piccolo capolavoro di ferro battuto e legno bianco.
Gli venne in mente subito lei e non poté non acquistarla.
Sorrise e dopo aver acceso la candela all'interno, di un color blu pastello, legò il nastrino bianco del bigliettino che le aveva scritto.Raggiungimi fuori, sotto al patio, c'è un invito a cena per te. Jamie
Chiuse il biglietto e controllò di aver chiuso bene il fiocchetto.
Ritornò verso casa e superando il salotto e la cucina uscì fuori sul patio.
Davanti a lui il giardino, poi la sabbia ed infine il mare. Respirò a pieni polmoni e fischiettando superò lo sdraio e si diresse nell'angolo più nascosto del giardino, privato, del cottage.Una grande quercia, dai lunghi rami faceva bella mostra di sè, poco prima del recinto di ferro battuto e delle dune di sabbia.
Rovistando in garage trovò due scatoloni pieni di lucine bianche, sicuramente utilizzate a Natale, e fu così che ricordandosi di un vecchio desiderio di sua madre, decise di riempire quel bellissimo albero di luci.Da piccolo, essendo stato abbandonato dal padre in giovane età, non era cresciuto con una figura paterna degna di essere considerata tale. Aveva visto soffrire sua madre, lavorare giorno e notte per crescere tre bambini da sola e si era sacrificata per loro.
Elisabeth aveva sacrificato la sua vita di donna, per amore dei suoi bambini.
Picchiata sovente dal marito, sempre ubriaco fradicio, non aveva vissuto una tenera e romantica storia d'amore.Sognava sempre ad occhi aperti e raccontava ai suoi figli come era potente e magico l'amore, se si era fortunati a trovarlo. Aveva cercato di far capire a quei tre bambini che l'atteggiamento del padre era sbagliato.
Loro, da uomini, sarebbero dovuti essere dei bravi mariti e dei buon padri.
Piangeva di nascosto, davanti ai film romantici che riusciva a vedere, una volta messo a letto l'intera truppa.
Jamie però scappava sempre mentre i suoi fratellini più piccoli dormivano.
Si sedeva in corridoio e sentiva la madre piangere e sognare di poter vivere una storia d'amore con il suo principe azzurro.Principe che non arrivò mai.
Lizzy, non incontrò mai la persona giusta ed ora era morta, morta di quel male che si era impossessata di lei.
Era però riuscita a tirare su i suoi tre bambini, divenuti ormai uomini. E lei sapeva, che almeno in quello c'era riuscita, aveva cresciuto tre uomini per bene.Jamie ritornò al presente e guardando il tavolino con due poltroncine posizionato sotto a quel mare di lucine, si sentì soddisfatto ed orgoglioso.
"Mamma, saresti contenta del mio lavoro".Osservò le lanterne, posizionate intorno al tavolo, ed una ad una le accese.
Tante piccole luci calde risaltavano piano piano contro il cielo ed il mare che andavano scurendosi, con il passare del tempo.
Presto la notte sarebbe ritornata e con lei i caldi baci di Lis.Era agitato.
Per la prima volta nella sua vita si era innamorato e si era esposto. Stava aprendo il suo cuore pieno di emozioni, di desideri ma anche di paure.
Paura di non essere all'altezza, di non essere un bravo uomo, di non sentire dei sentimenti, come quel bastardo che picchiava sua madre.
Quante volte aveva cercato di proteggerla, quante cinghiate si era preso per questo.Per queste paure, per questi motivi aveva sempre giocato con l'altro sesso, aveva sempre soddisfatto i suoi desideri sessuali e basta.
Nient'altro.
Non con Lis, però, lei non avrebbe mai conosciuto il Jamie Nicolas Sommers cinico ed insensibile. Con lei era già cambiato.
Guardò le sfumature del sole, dell'oceano, della sabbia. A momenti avrebbe sentito la sua macchina parcheggiare in garage.
Un brivido di piacere attraversò il suo corpo ed infilando la mano in tasca, toccò l'oggetto che più di tutti aveva catturato la sua attenzione.Una brezza leggera accarezzò il suo viso mentre un pensiero felice si materializzò nella sua mente.
Lizzy aveva sicuramente accarezzato il suo volto.Guardò di nuovo quello spettacolo affascinante che ricreò in quel giardino, ricordandosi di quel vecchio film che piaceva tanto a sua madre.
"Sicuramente sarai orgogliosa di me e ne sono sicuro mamma, tutto questo piacerà anche a lei".***
Il suv nero entrò silenziosamente nel garage, affianco alla Mustang blu. Lis guardò quella macchina vecchia ma in perfette condizioni e riuscì ad immaginarsi, perfettamente Jamie, prendersene cura.
Magari a petto nudo mentre puliva il motore o mentre passava la cera per lucidare la carrozzeria.Un calore intenso le inondò il corpo. Scese dalla macchina, aveva bisogno di sentire dell'aria fresca sul corpo accaldato. Chiuse lo sportello e mordendosi il labbro, cercò di farsi venire in mente una scusa, anche banale per bussare alla sua porta.
Non si erano sentiti ne visti tutto il giorno e il ricordo dei suoi caldi baci era perennemente costante nei suoi pensieri.
Si morse il labbro mentre stava per andare vicino alla porta quando imbarazzo e vergogna si impossessarono del suo corpo.Codarda si disse mentalmente.
"Ok Alice, tranquilla, vai un attimo in casa, bevi un lungo sorso d'acqua e vedrai che un po' di coraggio lo trovi".
Con quell'obiettivo in testa, attraversò il giardino accorgendosi solo all'ultimo della lanterna a forma di faro.
Come una bambina con un regalo nuovo, si lanciò di corsa verso la porta.Che lampada meravigliosa.
Notò un biglietto blu scuro legato con un nastrino bianco. Lesse il biglietto con il cuore in gola dalla felicità.
Raggiungimi fuori, sotto al patio, c'è un invito a cena per te. Jamie
Si tappò la bocca per non urlare dalla gioia e guardando il cottage si morse il dito per non corrergli incontro.
"Ok calma Lis, ti devi preparare".Entrò in casa come un fulmine lanciando le paperine vicino al divano. Salutò velocemente Leo, cambiandogli l'acqua e riempiendogli l'altra ciotola con la cena.
Guardò fuori dalla finestra sopra il lavandino mentre si lavava le mani. Nessun movimento.Prese la borsa e cercò in quel casino autorizzato, il cellulare.
Avviò la telefonata con il tasto rapido e correndo salì le scale.
Una Chris curiosa rispose alla telefonata."Dimmi subito la novità!"
"Come diavolo lo fai a sapere che ho una novità da dirti?"
"Ci siamo appena lasciate genio!"
"Mmmh siamo simpatiche sento! Allora non ti dico niente".
"Non provarci nemmeno, inizia a sputare il rospo!"Aprì la porta del bagno ed iniziò a spogliarsi, lanciando i vestiti nel cestino della biancheria da lavare.
"Mi ha invitata a cena, nel suo cottage!"
"Dai, allora é una cosa davvero seria! Dici che avrà cucinato lui?"
"Non ne ho idea, ma non vedo l'ora di scoprirlo".
"Come hai intenzione di vestirti?"
"Non lo so Chris domani ti dico!", prese lo spazzolino da denti e lo riempì di dentifricio. Ne usava a valanghe."Ora che cosa stai facendo?"
"Mi sto preparabdo, sono in bagno", cercò di dire con la bocca piena di schiuma.
"Ok, ascolta goditi la serata Lis, ti meriti tutto questo, tutta questa botta di vita e soprattutto le altre botte che sicuramente Jamie ti vorrà dare".
"Chris!" urlò dopo aver sputato la schiuma del dentifricio.
"Che c'è, ho detto solo la verità, non dirmi che dopo cena guarderete un film! Andiamo!""Si ho capito ma dai, sei sempre così diretta!"
"Perché sono tua amica e ti voglio bene quindi sarò sempre diretta con te. Anzi, ti auguro di girare, stanotte, un'intera serie televisiva a sfondo sessuale, non solo un film, con il tuo Mister caramello.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...