Gioco sensuale

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"Si, peccato che non abbia in mano un bicchierone di tè bollente" rispose vicino al suo orecchio, con un sguardo deliziato.
Si girò e continuò a ballare da sola mentre Jamie scoppiava a ridere. Continuò a ballare inseguendo i suoi movimenti avvicinandosi alla sua schiena nuda.
Distinto ci posò le dita sopra accarezzando quel corpo perfetto.
Era la sua padrona di casa ed era un medico, ma vederla ballare lì, in mezzo a quel fumo, a quelle luci, vedeva Lis per quello che realmente era, una bellissima ragazza da prendere tra le braccia e baciare.

Si conoscevano da meno di 48 ore ma quella buffa ragazza non lo lasciava indifferente.
In quelle poche ore aveva ricevuto una tazza di tè bollente sul petto ed un rullo dritto sul naso. Era di sicuro maldestra e pericolosa nella sua goffaggine ma era divertente vederla in imbarazzo, soprattutto se la colpa era sua.
Ben presto il corpo di Jamie ritornò a circondarla. Le labbra toccarono l'orecchio mentre il corpo aderiva alla schiena ed al fondo schiena perfetto.
"Liiss" disse con tono sensuale. Doveva ammettere che adorava pronunciare il suo nome. Accarezzava quelle semplici lettere con la lingua e sensualmente lo pronunciava, lo assaporava. Brividi vennero visti investire quella pelle diafana. Scoppiò a ridere "ma come siamo scontrose. È questo il tuo carattere? Altezzosa, diabolica e permalosa?" le disse toccandole il lobo dell'orecchio.

Lis sentendosi braccata si girò all'istante e con tanto di occhi infuriati, si ritrovò quel sorriso diabolico a meno di qualche centimetro dalle sue labbra.
Trovò quei occhi magnetici e senza pensare a quel colore immenso gli disse puntandogli il dito sul petto "tu non mi conosci per niente. Non ti permettere di pensare di conoscere il mio carattere".
"Diabolica sicuramente! Hai appena desiderato versarmi del liquido caldo sul corpo" le riposò la mano sulla schiena nuda.
Il corpo le si infiammò all'istante mentre Jamie premeva il corpo contro il suo.

Ma che diavolo.

Le infilò di nuovo le dita tra i lunghi capelli e sfiorando il contorno dell'orecchio con le labbra umide la sfidò "prego, versami pure qualcosa di caldo sul corpo. Propongo però, di sostituire il tè caldo con la cera di una candela".
Scoppiò a ridere vedendo la sua faccia incredula. "Non mi guardare così, cosa c'è che ti turba? Non dirmi che sei una brava ragazza che non ha mai versato della cera bollente sul corpo di un uomo!".
La mente di Lis era in piena confusione. Da una parte la sua mente, si chiedeva come poteva un perfetto sconosciuto dirle delle cose senza un briciolo di pudore.

Veramente villano, precisò la sua vocina interiore.
Dall'altra parte il suo corpo reagiva come se fosse totalmente rapita dalla sua voce, dal suo carisma.

Ti eccita, ammettilo la rimproverò l'altra vocina, quella parte della sua coscienza, vestita di rosso e con il forcone.
Eccitata? Si domandò mentalmente. Si, era la risposta a quella innocente domanda.

Lis si ritrovava ad essere eccitata per come un perfetto sconosciuto muoveva anche solo quelle labbra, così succose, e pronunciava il suo nome. Era come se leccasse le sua pelle, come se le toccasse qualche parte intima del suo corpo.
In ogni caso non poteva rimanere lì a contemplarlo ma non voleva neanche girarsi sui tacchi e non controbattere. Dallo sguardo compiaciuto sapeva già che aveva vinto, magari si aspettava che lei non rispondesse, che si girasse tutta impettita oppure che le svenisse in braccio con un'unica richiesta supplichevole; quella di essere posseduta da lui.

No mio caro architetto, non ti darò nessuna di queste soddisfazioni. Ti piace mettere in soggezione?
Era di sicuro abituato a quelle risposte ma lei voleva lasciarlo senza parole.

Vincere con il suo stesso gioco.

Aprì le labbra in un sorriso beffardo, da gattina che tira fuori gli artigli.
Si girò appoggiando la schiena al suo ventre iniziando a muoversi in maniera sensuale, ballando contro di lui.
Sentiva il suo corpo potente rispondere immediatamente ai suoi movimenti.
Con la voglia di lasciarlo senza parole ma anche con il coraggio liquido che girava in corpo, Lis stava effettivamente seducendo un perfetto sconosciuto in mezzo al fumo, in una pista di una discoteca.
Sembrava un sogno erotico che si realizzava. Non aveva avuto molti ragazzi, non aveva mai sentito il desiderio di mettersi in mostra, di giocare con l'altro sesso. Non sapeva neanche cosa stesse facendo e come farlo.

Ma una cosa era certa.

In quel momento, in quella notte d'estate, così calda e sensuale, si sentiva in paradiso mentre il suo fondo schiena scivolava sui jeans di Jamie, le sue mani sulle sue cosce robuste.
Sentire, inoltre, il profumo di uomo intorno a lei, le sue mani fra i capelli e sul corpo, la mandava fuori di testa, tanto da avere le iridi azzurre dilatate dal desiderio che pulsava dentro di lei.
L'avrebbe portato ad un livello di eccitazione, tale da fargli male anche solo sfiorarlo.

Era un'arma a doppio taglio, lo sapeva bene. Poteva rimanere ferita anche lei, ma questo poco importava. Figurati se era anche solo lontanamente attratta da uno sbruffone ed irriverente come quel presuntuoso di un'architetto.
Voleva solo punirlo per la figura assurda fatta davanti a Lucy, per colpa sua.
Andava in giro a dire che aveva assaggiato il suo corpo, bene. Gli avrebbe dato un assaggio.
"Lis" le disse Jamie accarezzando il braccio che gli aveva infilato dietro alla testa, regalandogli una visione celestiale del suo seno stretto nel piccolo top.

Lis si buttò totalmente contro il suo corpo appoggiando la sua testa sul suo petto e sfiorandogli con le labbra il suo collo abbronzato e liscio.
Una mano forte le accarezzò il ventre scoperto, generando cariche infuocate di eccitazione.

Le mani di Jamie accarezzavano quel corpo sodo e delicato allo stesso tempo. Si muoveva sopra il suo corpo in maniera lenta e precisa e con grande sensualità. Il suo profumo lo incantava ed il calore del suo corpo lo stregava. Tenere le dita fra i lunghi capelli era eccitante perché riusciva tranquillamente ad immaginare di stringerli mentre con il suo pene la penetrava.

Si, Jamie era eccitato e voleva penetrarla, tanto che se fossero andati avanti così avrebbe iniziato a spogliarla lì, in mezzo alla pista. Non si era aspettato quella reazione alla sua battuta ma accettava volentieri quella sorpresa.
Le spostò i capelli morbidi e con la lingua le leccò lentamente e con una esplicita provocazione sessuale, il lungo collo da cigno che aveva.

Mai errore fu più fatale.

Lis sapeva di vaniglia, di donna, di sesso selvaggio. Il suo pene reagì a tutte quelle provocazioni, a tutti quei pensieri maliziosi.
L'avrebbe posseduta, lì, nel letto di casa sua, davanti a quel muro dipinto da lei, intorno a quelle gocce di colore che tanto cercava di fare entrare nella sua vita grigia.

Il suo fiato venne bloccato dal dolore che sentiva in mezzo alle gambe, dalla voglia estrema di soddisfare tutte le immagini erotiche che si stavano materializzando nella sua mente. Cedette alla curiosità e posando la bocca sulla spalla, morse quella debole carne, spostando la stoffa nera.
I denti mordevano la tenera carne, mandando in estasi il cervello di Lis mentre la lingua leniva il dolore appena creato.
Dolore ed eccitazione si mescolavano tanto da rendere non più lucidi i pensieri di entrambi. I respiri accelerarono mentre i corpi iniziarono a bruciare.
Lis sentiva tutte quelle emozioni scoppiargli dentro ma soprattutto nella parte più umida del suo corpo, la morbida carne nascosta dalle mutande di pizzo nero.
Sentire poi la lenta carezza di Jamie che accarezzava il suo corpo, dal ventre per poi risalire sul seno, era da strapparsi i vestiti.

Era ufficiale, Lis aveva perso il controllo e tutti i buoni propositi di tappargli la bocca.

Spazio Autrice
Eh beh! 🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥🔥
Ci sta giusto? ❤️ Helena

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora