Inaugurazione

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Gli ultimi giorni della settimana passarono in un lampo fra scatoloni da aprire e soprammobili da sistemare.

Lis e Jamie dedicarono anima e corpo, per ultimare e sistemare al meglio l'ufficio, soprattutto il corpo, perché anche se stremati non rinunciavano al contatto dei loro due corpi. Più e più volte.

Il nuovo ufficio dell'Architetto Sommers era pronto per essere usato e lei aveva ripristinato l'ordine alla clinica, facendo ripartire tutti gli ordini dei medicinali e chiamando uno ad uno i suoi piccoli pazienti. Passato quel weekend di festa avrebbe, finalmente, ricominciato a lavorare.

I grandi occhi azzurri ammirarono la vista sull'oceano da quella vetrata, ormai tanto amata. Il sabato pomeriggio, il giorno dell'inaugurazione era arrivato e con lui una nuova gioia nel suo cuore. Quella settimana era stata davvero importante per lei, per Jamie, per la sua anima e per la sua memoria.

Finalmente si ricordava di lui, del suo amore e della forte attrazione che li univa. Non importava se non ricordava tutto il resto, avrebbe anche convissuto con questa perdita, pur di stare vicino a lui.

Si guardò intorno, ammirando il loro lavoro. Tutto era perfettamente in ordine, ogni oggetto al suo posto. Come i grandi quadri di tela raffiguranti diverse prospettive di costruzioni, sparse per il mondo. Dall'intricato intreccio di ferro del monumento più importante di Parigi all'architettura affascinante di Barcellona.

I libri perfettamente allineati ornavano con elegante importanza, i ripiani delle librerie.
Il rosso scuro ed il blu Navy del faro veniva esaltato sul muro regalando un tocco di colore alla stanza.

Un mappamondo argento e nero era stato posizionato sull'elegante scrivania, di vetro, a fianco ad una cornice d'argento. Fra quell'argento risplendeva una loro fotografia.

Lis si sedette sulla poltrona di pelle nera appoggiandosi morbidamente allo schienale, senza staccare gli occhi dalla sua immagine, minuta e sorridente vicino a quel Dio greco.

Posò il pacchetto regalo in centro alla scrivania e con la mente volò a Jamie. Era riuscita a salutarlo un secondo prima che venisse rapito dal direttore del catering ed ora lo stava attendendo con impazienza.

Era rimasta folgorata dalla sua bellezza. La camicia blu elettrico era elegante sotto la cravatta a scacchi, dalle varie tonalità dell'azzurro.

L'architetto si era infilato un paio di occhiali da riposo neri, che non servivano praticamente a niente, avendo una perfetta vista, ma esaltavano la sua figura. Si calava nella parte di Architetto preciso e determinato ma agli occhi di Lis, quel semplice accessorio, lo rendeva solo ancora più sexy.
Giocò con la sedia girevole pensando al suo cioccolatino al caramello.

Sospirò pensando a quanto voleva di nuovo assaggiare quelle labbra. Ormai era una droga e più annusava il suo profumo più ne voleva.
Si ricontrollò tutta, dal tacco nero lucido alle sottili auto reggenti nere, con il filo più scuro a tagliare in due il polpaccio, per poi risalire sulle cosce. 

Il vestito la fasciava come una seconda pelle ed i delicati fiori Tortora adornavano deliziosamente metà del suo corpo.

Giocò ancora un secondo con la sedia pensando a che cosa c'era di così urgente da discutere sul finger food.
Rilesse il bigliettino che gli aveva scritto accompagnando il suo regalo per la nuova attività e cercò una penna per aggiungere ancora qualcosa. L'occhio le cadde sui tre cassetti della scrivania, di pelle nera.
Posò delicatamente le dita sul primo ma era chiuso a chiare, il secondo idem ed infine, il terzo cassetto pure.

Invitati in arrivo pensò, ha fatto bene.

Sbuffò per la noia e con la forza del suo respiro fece scivolare dalla scrivania dei biglietti da visita.
"Accidenti", mormorò alzandosi di scatto per poi chinarsi per raccoglierli tutti.
Mai regalo fu più gradito ad un Jamie che stava salendo le scale proprio in quell'istante.
Si ritrovò due gambe chilometriche, velate dalle calze. I ricami neri, più spessi, gli indicavano la via della passione perché delicatamente svanivano sotto la gonna corta.
Si ritrovò senza fiato e senza saliva. La guardò raccogliere i bigliettini e senza far rumore raggiunse il suo corpo per incatenare, di nuovo a lui, la sua anima.

Terminata la raccolta Lis si alzò finendo incastrata fra le sue braccia. "mi sei mancata stamattina", mormorò fra i suoi capelli. Inspirò la sua dose pomeridiana e baciò il pizzo nero della spalla.
"Sei bellissima", le confessò notando il pizzo su tutta la schiena. Il dolce ricamo accarezzava la liscia pelle che si nascondeva fra i fiori. Jamie le accarezzò tutta la schiena sentendo la nudità di quel corpo da favola. Un pensiero si materializzò nel suo cervello mentre sentiva i piccoli gemiti della sua amata.
Raggiunse l'orecchio e con voce perplessa le domandò, "non hai il reggiseno?"

Una risata argentina gli diede come risposta e girandosi vide i suoi occhi stupiti ed il suo corpo eccitato.
Sorrise alzando bene, bene, il petto per aiutarlo nella scoperta di quell'abito.
Jamie non riuscì più a parlare. Vedeva quel corpo così tentatore come le sue labbra sorridenti. Alzò la mano e la posò sul seno sentendo quanto fosse sodo e libero.
Un gemito di piacere uscì dalla bocca di entrambi e con la passione che iniziava di nuovo ad ardere, si baciarono, mordendosi la carne. Una mano cercò un bocciolo di rosa e quando venne trovato si chinò sul seno per succhiarlo, attraverso la stoffa.

La voglia stava spodestando la ragione mentre l'eccitazione, dei loro più intimi affranti, si stava bagnando.
"Come riuscirò a concentrarmi sui miei ospiti sapendoti così buona e vedendo quanto sei bella e sexy".
"Devi solo resistere e stasera mi mangerai tutta".
Con un piccolo bacio sulle labbra chiusero momentaneamente quello scambio di passione.

Lo prese per mano e lo portò verso la poltrona, obbligandolo a sedersi. Abbracciandolo dalla schiena lo spinse verso la sua nuova scrivania.
"Ti amo Jamie e ti auguro di realizzare tutti i tuoi sogni, anche quelli lavorativi", gli disse sorridendo baciandogli il collo.

Labbra posate delicatamente e poi catturate da altre due calde. Si sentì afferrare i capelli e penetrare la bocca con la sua lingua famelica.
Gemiti e respiri affannati si mischiarono fra di loro fino a quando Lis si staccò, dolorosamente, da lui appoggiando la sua fronte alla sua.
"Ti prego Jamie resisti o impazziremo entrambi".
"Hai ragione ma sei troppo buona per non possederti, qui su questa sedia di pelle nera, ora ", le mormorò cercando di trattenere la lussuria che aveva invaso le sue vene.

"Ok, emergenza!", rispose sorridendo. "allora concentrati sul pacchetto che hai davanti e pensa ad altro".

Jamie sbuffò come se fosse facile smettere di desiderarla o di mangiarla con gli occhi. Il suo pene emetteva già dei richiami dolorosi e lui adesso era costretto ad aspettare la notte fonda, per penetrarla di nuovo.
"Sei malefica".
"No, mi sono solo vestita bene per l'inaugurazione del tuo nuovo ufficio e questo regalo è per te".

Prese il pacchetto infilandoglielo nelle mani in modo da togliersele, con dolore, dal corpo.

"Dillo che ci godi a vedermi soffrire perché non posso toccarti", le chiese prendendo il pacchetto ma fissandola con quei suoi profondi occhi scuri.
"Sì, devo dire la verità, ci godo", scoppiò a ridere.
"Per questo verrai severamente punita", le disse mangiandole di nuovo il collo.
"Jamie, apri il pacchetto".

Con il broncio aprì il pacchetto dando alla luce un'elegante penna stilografica in pregiata resina nera con dettagli in finitura oro, sormontata dall'emblema a forma di stella bianca e completata da un pennino in oro lavorato a mano. Un'icona del design italiano di una grande marca.

Il sorriso di Jamie si bloccò notando la bellezza di quel regalo, riconoscendo ogni singolo dettaglio.
"Non posso accettare Lis, è troppo bello", le disse guardandola.
"Dimmi solo se ti piace?"
"Certo che mi piace! È meravigliosa".
"Allora auguri amore mio e ti auguro di firmare tanti contratti con la tua nuova penna".

Gli baciò le labbra per poi abbracciarlo forte posandogli il viso sul suo ventre.
"Sei importante per me Jamie".
"Non sai quanto sei importante tu per me".

Stava per prendere un cofanetto blu quando si sentì chiamare da Ian, dalle scale.
"Invitati in arrivo", mormorò Lis prendendolo per la mano.
"Sì", rispose Jamie sospirando avendo appena perso un momento importante per donargli, ulteriormente, il suo cuore.

Stanotte pensò ricordandosi la forma rotonda di quell'oggetto, in oro bianco e con diamanti incastonati.
Sorrise emozionato immaginandosi la felicità in quei bellissimi occhi azzurri.

Spazio Autrice
Chissà che cosa c'è nel cofanetto di velluto blu scuro. ❤️❤️😍😍💋💋 Attenzione pericolo cassetto!! 😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁😁
Buon weekend Helena ❤️

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora