Il faro

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"Non lo so Chris!", esclamò una Lis sempre più confusa ed in totale balia del suo cuore palpitante.

"Cosa stai facendo adesso?", le chiese ridendo.
"Sto finendo di fare la valigia ma così, su due piedi, non saprei neanche che cosa infilare", rispose con il fiato corto ed i brividi.
"Ok, dai calmati!", disse lanciando un urletto, ridendo.
"Così non mi aiuti Chris!", mormorò spostando velocemente i vari vestiti appesi.
"Dai ok mi concentro!"
"Grazie sua maestà!", rispose contemplando l'armadio completamente a soqquadro.
"Sì, prendi pure in giro, ma adesso dimmi le parole esatte", chiese curiosa, peggio di una scimmia.

"Stamattina ci siamo svegliati e dopo il nostro buongiorno", calcò bene il tono sulla parola buongiorno, rivivendo con la mente quelle incredibili sensazioni.
"Mi ha solo detto di preparare una valigia con dei vestiti comodi per il weekend ed è uscito a fare delle commissioni".
"Non ti ha detto altro?", chiese ridendo sotto i baffi.
"No! Guarda che ti sento ridere, quindi vedi di sputare il rospo!", staccò dal portamantello due o tre t-shirt con i relativi pantaloncini o leggins abbinati.
"Io non so niente!"
"Ed invece sì! Lo sento dalla tua voce",
andò verso il comò per recuperare l'intimo.
"Ho la bocca cucita!"
"Dai Chris! Dimmi almeno se mi devo portare i tacchi alti?"
"Non ti servono, vestiti comoda ma prendi il mio regalo per il tuo compleanno".
"Ok, grazie", le rispose sorridendo estasiata.
"Scrivimi... Ma solo ogni tanto, ok?"
"Ok!"
"Ti voglio bene sorellina!"
"Anch'io Chris, anch'io!"

Lis chiuse la conversazione
cercando di selezionare l'intimo. Posò lo sguardo sul regalo di Chris ed un battito, anomalo, si manifestò nel petto.
Voleva essere bellissima per il suo uomo così prese la valigia vuota e la riempì di reggiseni, mutandine, calze velate ed ogni abito per ogni occasione. In questo modo era preparata a tutto.

Si girò per la stanza e non resistette all'impulso di infilarci anche un paio di décolleté nere lucide, alte, legate con un cinturino, alla schiava.

Il suo motto, quando preparava la valigia, era quello di portare sempre un po' di più piuttosto che di meno!
Guardò l'orologio soddisfatta, accorgendosi che era già in ritardo. Si infilò sotto la doccia, iniziando a prepararsi per l'appuntamento.

***

La vecchia Mustang di Jamie entrò nel garage e guardando l'immobilità della casa di Lis, immaginò la sua donna alle prese con il phon e qualcos'altro.
Bene pensò.  Aveva tutto il tempo per infilare nel cofano tutto l'occorrente.
Aveva fatto una buona scorta di generi alimentari e ora doveva prendere l'occorrente per il letto che sarebbe stato il loro nido d'amore e tutto l'occorrente per il bagno. Il materiale che avrebbe utilizzato per allestire il suo palcoscenico, era già in macchina.

Con un tremolio nel corpo e l'euforia nello spirito finì di recuperare il materiale per rendere il compleanno di Lis, un evento indimenticabile.

Aveva pensato proprio a tutto: Hope e Leo erano stati ospitati da Chris mentre aveva fornito tutti i documenti  necessari, ai suoi collaboratori, in caso di qualche richiesta particolare da parte dei loro clienti. Per loro il sabato e la domenica non esistevano e se venivano contattati dovevano essere pronti a rispondere.

In quel weekend, però, no. Non ci sarebbe stato per nessuno ed in ogni caso, dove sarebbero andati, non sarebbero potuti essere rintracciati tanto facilmente perché il segnale del telefono non era continuo.

"Bene", mormorò guardando l'ultima valigia da caricare in macchina.
Solo lui, Lis e la natura.

Ridendo dalla felicità e sentendo l'eccitazione nel suo corpo, rispondere a quei dolci pensieri, chiuse bene la porta dirigendosi verso la casa padronale. Aveva di nuovo bisogno di sniffare la sua dose.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora