Independence Day

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Per fortuna il servizio era adeguato all'evento ed i ragazzi ci impiegarono poco tempo a recuperare bibite e panini.
Godendosi il sole e l'odore del mare, i ragazzi mangiarono tutti insieme, gustandosi quelle leccornie da fiera.

Thomas fu il primo a finire il pasto e non riuscendo a stare fermo recuperò il suo pallone da football marrone e bianco.
"Qualcuno vuole fare due lanci?", chiese ammiccando al gruppo.

Tre coppie e lui.

No, non poteva resistere oltre.
Il sorriso era davvero bello ed i suoi capelli il colore dell'oro, soprattutto sotto i caldi raggi del sole.
"Ci sto", rispose Ian seguito da Chris.
"Uuu, adoro le ragazze combattive", disse ridendo.
"Che ne dici Lis? Hai mai giocato a football?", mormorò Jamie abbracciandola.
"No, in realtà no".
"Allora ti insegno io", lasciò la bibita e le prese la mano per aiutarla a tirarsi su dalla coperta.
"Vediamo allora se sei un bravo maestro!"

Tutto il gruppo accettò volentieri e seguendo le indicazioni di Tom si divisero in due squadre. Ragazze contro ragazzi con lui che avrebbe fatto il quaterback della situazione.
"Ok ragazzi l'obiettivo, come ben sapete é far touchdown".

"Io so benissimo come fare touchdown" disse Jamie, maliziosamente, guardando la sua avversaria negli occhi.
Una Lis sorridente e battagliera, pronta a dare battaglia per far vincere la propria squadra.
"Vedremo architetto chi farà meta", gli rispose puntando le dita, prima nei suoi occhi e poi in quelli dell'uomo.
Scoppiò a ridere "Dio Lis quando mi chiami architetto ti si accende una strana luce sexy, in quei occhioni da sirena che hai".
"Bene, tu guarda la luce mentre ti semino con la palla in mano".

"Ok bellezze sono nelle vostre mani", gridò Thomas e scattando all'indietro incanalò tutta la sua forza nel braccio e mentre Chris scattava in avanti le lanciò il pallone.

Lis e Rachel dopo una lunga occhiata d'intesa bloccano Rik, avversario di Chris, in modo da lasciare campo libero alla loro amica.
Le ragazze bloccarono Rik ma vennero placcate a loro volta dai due fratelli Sommers. Entrambi le afferrano dalla vita e le immobilizzarono, ridendo.

Tuttavia, mentre il placcaggio di Lis si concluse con un bacio infuocato, Rachel venne letteralmente issata su una spalla e trasportata alla postazione di partenza come un bel sacco di farina.
"Ian, so benissimo camminare da sola, mettimi giù!"
"Eccoti accontentata. Sei sicura di voler giocare contro di me?"
"Sicurissima, così quando farò meta ti toglierai quel sorriso irriverente dalla faccia".
Sorriso irriverente che terminò in una sonora risata.
"Bene mi piace giocare a football", le riuscì a rispondere prima del nuovo lancio.

Lancio che venne effettuato da manuale da Thomas e neanche cercato di deviare, minimamente, da Rik.

"Dai Rik", urlò Jamie mentre inseguiva Lis "cerca di rubare il pallone a Chris".
"Cosa? No, no, non ci penso proprio, voglio tornare a casa senza essere investito da un uragano", replicò sistemandosi gli occhiali.

I ragazzi correvano, saltavano, ridevano e si divertivano. Il sole li baciava e la brezza marina li accarezzava.
Giocarono per una buona mezz'ora, poi l'acido lattico colpì tutti i polpacci presenti e furono costretti a stendersi sulla coperta, sotto gli insulti, scherzosi, di un quaterback insoddisfatto.

"Dai ti prego Tom, tregua!", implorò Ian.
"Un gelato fresco", supplicò Chris.
I respiri accelerati erano interrotti da risate e lamentele mentre il flusso di gente lasciava il parco per dirigersi verso il punto finale di quella giornata memorabile.

Il Patriot Point, a Charleston Harbor.

I ragazzi recuperarono la coperta, il pallone e le bevande per ritornare alla macchina, destinazione la Uss Youktown CV10.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora