Sei mia Lis

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"Impareremo insieme a viverci in ogni momento", lo guardò negli occhi e gli toccò il cuore con la mano.

"Se sei in grado di dire questo, di fare tutto questo, di prenderti cura di Hope, allora sono sicura che sei un uomo buono e capace di amare, Jamie".

Le braccia strinsero forte quel dolce ragazzo, intorno al collo, mentre la lingua gli sedusse le labbra ed accompagnandole a cedere sotto il suo attacco, penetrò la sua bocca assaggiando quell'uomo che sapeva di caramello e zucchero filato.
Un lungo ed inteso bacio sigillò quella promessa di impegno e confermò il loro amore reciproco.

"Oh Lis, vieni con me", le sussurrò all'orecchio prendendola per mano. Lasciarono il tavolo, il ballo, le lucine, con il cuore carico di sogni, di promesse e di vita.
Batteva più forte di prima, in modo diverso, con nuove paure ma anche desideri.
Entrarono nella dépendance e seguendo Jamie in camera lo vide afferrare le lanterne e disporle, in maniera casuale, intorno al letto.
La finestra era aperta e la brezza del mare faceva muovere le delicate tende di organza.
Si gonfiavano e danzavano sotto le mani esperte del vento. Il colore caldo delle candele trasformava le lanterne in piccole stelle, rubate dal cielo, e donate a lei.
Lei che con il respiro mozzato ammirava quell'adone che era giunto da lontano, solo per farla impazzire.

Impazzire di piacere.

La sua figura era scura in netto contrasto con la luce del faro, fermo davanti alla finestra.
La guardava, la scrutava e la mangiava letteralmente con gli occhi.

Jamie stava semplicemente ringraziando per aver avuto la fortuna di incontrarla e guardando quella meraviglia, ferma sulla porta, glielo disse.
Infilò le mani nelle tasche e stringendo il suo contenuto parlò, "sono fortunato Lis, sono maledettamente fortunato e non sono sicuro di meritarlo".

Lis fece un passo ma la bloccò, "se ti avvicini scusami, ma non riuscirò più a parlarti. Mi emozioni, mi sconvolgi, mi fai perdere la ragione e devo toccarti, stringerti e ricordarmi ogni volta che sei vera e non il frutto dei miei sogni più nascosti".

Espirò l'ansia, quella forte agitazione dell'animo per il desiderio, l'attesa ma anche il timore stesso di non saper più cosa fare, come comportarsi, ora che aveva capito e detto a voce alta che l'amava.
Non poteva permettersi di sbagliare, di commettere un errore perché Lis non era una delle tante, non era come nessuna delle altre.

Lis gli sorrise perché capì che la stessa agitazione si era annidata nel suo cuore e per questo gli fece un cenno per infondergli un po' di coraggio.
"Non posso sapere che cosa accadrà, quello che ci succederà ma di una cosa sono più che sicuro, ora e per sempre".

Alzò una mano verso di lei invitandola a raggiungerlo, vicino alla finestra.
Ammirò ogni suo passo, ogni gioco di luce sul suo corpo, sul suo viso ed il riflesso delle stelle nei suoi occhi.

"Io ti appartengo", l'avvolse nel suo abbraccio facendo scivolare le mani sui fianchi per poi stringerla a sé, contro il suo corpo, "Sei mia Lis".

Sfilò il braccialetto dalla tasca e baciandole la mano ed il polso glielo avvolse, con la trama di una treccia argentata ed il simbolo dell'infinito. Luccicava sotto i raggi della luna mentre la sua pelle bruciava sotto il tocco delle dita di Jamie.
"Spero che ti piaccia", le mormorò toccandole i capelli baciandole la fronte.
"Come potrebbe non piacermi. Grazie Jamie, non dovevi è stupendo, davvero".
"Ti devo ringraziare adesso?", gli sorrise con uno sguardo accattivante.
"Mmh, tu sei in punizione, se ricordo bene e quindi adesso pagherai".
Lis si morse le labbra sentendo le scariche elettriche attraversare il suo corpo.
Adorava quel sorriso irriverente e guardò quei occhioni intriganti, notando un languido luccichio.
Jamie infilò la mano nell'altra tasca, dei pantaloni e sfilò lentamente il nastro nero, che già prima aveva utilizzato.
Lis guardò quel nastro mordendosi le labbra sapendo benissimo che da lì a poco avrebbe ricevuto la sua punizione, passionale ed erotica.
Quei pensieri caldi e sensuali le fecero salire un bisogno irresistibile di baciarlo e così fu.
Si avventò sulla sua bocca e cercò di saziare quella voglia di lui che la stava facendo letteralmente impazzire.
"Sei la mia piccolina", avvolse il suo sguardo nel nastro di seta, "la mia monella ed ora verrai sculacciata".
Completò l'operazione stringendo il nastro con un fiocchetto, ascoltando il respiro accelerato di Lis, come una dolce melodia.
Mormorii di piacere venivano trattenuti dalle labbra luccicose mentre con dolcezza veniva spinta contro la testata del letto.
Era deliziosa la delicatezza delle lenzuola di seta contro le gambe nude mentre la pelle bianca della testata raffreddava la schiena, coperta solo di pizzo.
"Jamie", sussurrò non sentendo il suo corpo, il suo respiro addosso.
"Sono qui, Lis", le rispose toccandole la guancia dandole un piccolo assaggio di quello che l'aspettava.
Prese la sua mano e posandola sul proprio petto, le fece toccare i pettorali, lisci e sodi, fino a scendere sulla peluria del suo pube.
Un mormorio secco uscì dalle labbra, Jamie era nudo e Lis si ritrovò con la sua eccitazione in mano.
La voglia dura, pulsava e vibrava sotto il suo tocco mentre ansimi di puro godimento venivano bloccati nella gola di Jsmie.
"No, no Lis, sei tu che devi soffrire qui", le disse prendendola a cavalcioni su di sè, bloccando quella sirena tra il suo corpo ed il letto.
Gli occhi scuri di Jamie scrutavano e memorizzavano quelle forme perfette mentre le labbra arrecavano piacere, torturando la pelle diafana.
"Sai di fragola, Lis".
Una risata uscì dalle labbra golose "mangiami Jamie, mangiami".
"Sei proprio una sirena tentatrice".
"No, sei tu che fai male, mi uccidi con solo il tuo respiro sul mio corpo".
"Non ho ancora inizio piccola", le disse prendendo i suoi delicati polsi e legandoli con un altro nastro nero, dietro la schiena.
"Ti fidi di me, Alice?"
"Si Jamie", rispose mordendosi le labbra dalla forte eccitazione che il suo corpo aveva appena ricevuto.
Era già completamente bagnata e lui non aveva ancora mosso un dito, non aveva ancora toccato la sua pelle.

Fino a quel momento.

Le caldi mani di Jamie le toccarono i capelli, in una lunga e lenta carezza mentre i denti aggredivano il suo collo.
Il respiro morì in gola mentre il cuore pompava adrenalina, misto sangue, mista lussuria.
Lis era totalmente drogata di lui, in balia delle sue azioni, abbandonata a quelle sensazioni di puro piacere come sentire una carezza, un bacio, uno sfioramento.
Le dita si attorcigliarono intorno alle spalline di pizzo e scendendo lentamente percorsero il tragitto sensuale fino ai seni morbidi e gonfi. Con brividi reciproci vennero abbassate liberando, in quella lenta discesa, due turgidi capezzoli rosa.
"Oh Lis non porti il reggiseno?", gli sfuggì Jamie in un lamento mentre sentiva il pene pulsare dalla voglia estrema di penetrarla.
"Ti piace quello che vedi?", si morse le labbra.
"Se mi piace?", chiese con voce impastata dalla saliva, "così non so quanto riuscirò a controllarmi".
Si impossessò di quelle labbra di fragole e baciando, succhiando, leccando cercò di farle capire che quello che vedeva gli piaceva molto.
Scese sul collo, per poi leccare il petto ed ascoltando il battito accelerato di Lis, si avvicinò a lei, prendendo tra le labbra quei piccoli boccioli di rosa.
Gemiti di puro piacere riempirono la stanza mentre Jamie succhiava con avidità i capezzoli turgidi e leccava con lingua peccaminosa i seni sodi.
Si staccò da lei solo per riprendere fiato mentre Lis realizzava che mai in vita sua aveva conosciuto il piacere di essere baciata dal suo uomo.
Jamie riprese fiato e cercando di mantenere il controllo, "sta arrivando la punizione".
Con mani tremanti afferro le cosce alzandole la gonna mentre la lingua tracciava una scia umida gustandosi il sapore dolce della metà.
Lis impazzì di piacere, quello sporco, intenso e selvaggio.
Con i denti sfilò le culotte e con i baci aprì le porte dell'estasi.
I loro respiri erano impazziti, i loro corpi subivano l'effetto di scariche elettriche di puro piacere mentre le menti erano annebbiate.
"Jamie"
"Shbhhh, sei in castigo", sorrise.
"Mmh ti prego".
"No, sei stata cattiva con me stamattina e ora verrai punita".
Invece di penetrarla le sfilò il vestito e prendendola di peso la girò rilevando alla luce della luna la sua nuda schiena.

Liscia, vellutata e diafana.

Non resistette ulteriormente e con la lingua iniziò a leccarla come se fosse un cono gelato.
Lunghe e piccole leccate che portarono al delirio Lis e crearono fitte dolorose nella sua parte più intima.
"Jamie", insistette di nuovo.
Non poterono resistere oltre e slegandole i polsi la girò per poter ammirare in tutta la sua bellezza e sorridendo la penetrò.

Spingendo, spingendo e spingendo.

Raggiunsero insieme il piacere, abbracciati in un solo corpo ed un solo cuore.
Due anime gemelle che si sono trovate, scontrate ed infine unite.
Un uomo ed una donna, posseduti dal desiderio reciproco e consumati dal piacere, dall'esaltazione dei loro desideri più intimi.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora