Lacrime brucianti non avevano smesso di scendere per tutta la notte e per tutta la mattina.
Fare la valigia era stato davvero un martirio, mentre una Chris poco comprensiva nei suoi confronti, martoriava senza ritegno il suo cuore già massacrato.
Si era alzata presto ed aveva visto Jamie sulla spiaggia, intento a fissare la sua finestra, vestito come la sera prima.
Quel dettaglio incise tremendamente il suo umore già a terra. Molto probabilmente non aveva dormito e del resto neanche lei.
Afferrò il biglietto dell'American Airlines, con mani tremanti. Doveva presentarsi fra meno di trenta minuti all'Aeroporto Internazionale di Charleston, per il check-in.
I numeri realtivi all'orario ed al Gate d'imbarco, lampeggiavano sotto il suo sguardo affranto.Volo #5484 Gate 15
ore 1o:25 - 14:04 presso il DCA "Ronald Reagan" di Washington DC."Sei sicura Lis?", le chiese ancora una volta.
Quelle poche parole erano davvero un tormento ma chiudendo gli occhi, rivide quel piccolo bambino piangente e stringendo forte le labbra e senza proferire una sola parola, chiuse la valigia.
"Io ti voglio bene Lis e voglio solo la tua felicità perché sei una sorella per me, ma Jamie ormai è anche mio amico e", mormorò cercando le parole giuste.
Afferrò la sua mano accarezzandole le guance di nuovo rigate dalle lacrime trasparenti.
"Io ti capisco Lis ma voglio dirti che non condivido".Un sospiro tremante sfuggì, dalle labbra screpolate, per via di tutti i morsi che le avevano maltrattate.
"Perdonami Chris e cerca di stargli vicino, te ne prego. Non lasciarlo solo"."Questo è sicuro ma vorrei stare anche vicino a te.. Qui a Charleston. La tua casa è qui con noi".
"Ti prego Chris, già è difficile così figuriamoci se mi tormenti pure tu".
La bionda dai grandi occhi tristi acconsentì e l'aiutò con la valigia ma non si sarebbe data tanto per vinta.
Dannazione pensò, che diavolo posso fare ora?
La sua piccola testolina cercava di far girare velocemente le rotelline per inventarsi qualcosa, ma cosa?
Lis scese le scale con il passo pesante cercando di non pensare a niente, di non pensare alla sua casa, alla
clinica ma soprattutto a lui. Si ritrovò così davanti al portoncino di casa con le lacrime che rigavano le guance ed un'angoscia morbosa nelle vene.Stai facendo la cosa giusta per quel bambino, pensò mentre con una volontà disumana uscì velocemente da casa per salire in macchina. In una frazione di secondo i loro occhi si incontrarono.
Lei attaccata alla portiera della macchina aperta e lui sulla spiaggia appena all'inizio della stradina di sabbia.
Un unico sguardo, un unico dolore ed un unico tormento nei loro cuori.
Un dolore tremendo colpì la gola di Lis che dovette infilarsi gli occhiali da sole per non guardare la sua anima, il suo cuore, l'unico uomo, che avrebbe mai potuto amare, soffrire per colpa sua.Si lanciò dentro la macchina scoppiando a piangere mentre un Rik dispiaciuto salutava Jamie ed aiutava Chris con la valigia.
Anche Lucy che di solito era sempre sorridente ed allegra, in quel momento, seduta sul sedile davanti non proferiva parola ma cercava di trattenere le lacrime con un fazzolettino di carta.
In seguito Lis scoprì che tutti sapevano la storia della lettera e della vipera ma nessuno pensò minimamente di informarla. Sicuramente l'avevano fatta per proteggerla ma Lis si sentì lo stesso, un po' ferita per questo.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...