Convocazione

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Tutti totalmente immobili con il cuore martellante che aumentava di palpitazione, man mano che quel semplice pezzo di carta veniva scoperto.

Strappato. Battito accelerato.
Sfilato. Battito doloroso.
Aperto. Agonia.
Occhi sgranati e panico nelle vene.

Daphne pensò Jamie sentendo una pugnalata nel petto.

Oh mio Dio pensò Chris portandosi una mano tremante alla bocca.

Merda pensarono i gemelli.

"Di nuovo", sospirò Lucy stringendosi ad una Rachel implorante.

Il mondo attorno a loro si era cristallizzato, completamente immortalato in una tetra e macabra fotografia.

Chi quell'istante preciso non l'aveva visto con i propri occhi, ma solo immaginato milioni di volte mentre la stessa Lis giaceva in un letto d'ospedale, non stava affatto soffrendo di meno rispetto a chi aveva vissuto, veramente, quegli attimi di panico.

Chi aveva scritto quella lettera? Perché indirizzata proprio a lei? Perché ora? Perché in quel momento?
Chi aveva consegnato una busta? Chi voleva comunicare qualcosa alla sua Lis?

Solo confuse domande affollavano la mente di Jamie e quella di tutti gli altri che mantenevano ancora custodito quell'orrendo segreto.
Tutti coloro che custodivano il vero motivo del suo incidente, la verità relativa alla perdita della memoria.

Un malessere generale stava investendo quelle inerme persone ma una nausea profonda stava assalendo Jamie. Un pensiero andò alla lettera, sporca di sangue, chiusa a chiave nel suo cassetto.

Dio mio ti prego fa che non sai lei, pensò avanzando di un passo verso Lis.

Lei, che più leggeva e più sul suo viso si formava una maschera di perplessità e stupore.

Lis non ci poteva credere. Da quanto tempo non ci pensava più ed invece ecco qui. Non si aspettava certo di ricevere quella lettera.

Poche semplici righe contenenti un messaggio importante. Per mesi aveva aspettato di sapere e ora che aveva l'esito fra le mani, tutto non era così meraviglioso, come si era aspettata.

Richiuse la lettera, inserendo velocemente quel foglio tanto atteso dentro la busta, che scomparve magicamente dentro la borsetta.

Guardandosi intorno come se niente fosse successo si avvicinò al tavolo del buffet e si scolò un flûte di champagne.
Addentò due salatini e si perse a giocare con le bacchette cinesi.

Codarda pensò di se stessa. Una codarda bella e buona.

Avesse ricevuto quella convocazione prima di conoscere Jamie avrebbe esultato per una settimana intera. Ora invece, non riusciva neanche a guardarlo negli occhi.

Il suo sogno. Il desiderio di una vita si stava finalmente per realizzare. Anni di studi, di sacrifici e di sudore. Ed ora, che era ad un passo dal traguardo, non poteva neanche assaporare il gusto della vittoria senza neanche sentire un forte dolore nel petto.

Jamie pensò, non alzando neanche lo sguardo dalle piccole perfezioni.

Codarda di nuovo. Mille volte.

Un nuovo tormento era nato nel suo cuore e non sapeva come risolverlo. Solo di una cosa era certa: uno dei cuori predestinati, avrebbe patito le pene dell'inferno.

Sospirò rumorosamente sentendo il gusto amaro della delusione.
"Lis?", si sentì chiamare.

Spostò lo sguardo sul viso titubante della persona che c'era sempre e ci sarebbe sempre stata nei momenti difficili: Chris.

Bastò solo un sguardo per trasmetterle tutta la sua immensa tristezza.
"Ti prego Lis, dimmi che cosa c'è scritto".
"Niente di interessante".
"Non mi sembra dal tuo viso".

Era inutile far finta di niente tanto con lei non poteva vincere.
"Ti ricordi di quel concorso che avevo partecipato tre anni fa?"
"Quello relativo ad un posto come ricercatrice a Washington su farmaci etici per animali?"
"Si", mormorò triste.
"Ricordo benissimo è il sogno della tua vita utilizzare medicine non testate sugli animali".
"Bene", disse solo tirando fuori la busta dalla borsetta per porgergliela.

Chris, assorbì nelle sue mani quel foglio leggerissimo notando che la lettera era una convocazione ufficiale per una certa Dottoressa Lawrence Helena Alice, di presentarsi fra due settimane a Washington D.C. per la prima fase di selezione, in quanto i fondi destinati al progetto si erano appena sbloccati.

"Oh Lis", bisbigliò Chris felice che non si trattate di quella stronza di Daphne ma allo stesso triste per lo sguardo sconfortato della sua migliore amica.
"Non so che cosa dire".

"Tempismo non perfetto", sorrise amaramente.
"Capisco benissimo i sentimenti che si agitano nel tuo cuore", le mormorò stringendole un braccio.
"Aver l'uomo della propria vita appena conosciuto ed il sogno di tutta una vita a disposizione".

Chris consegnò la lettera alla destinataria e con disinvoltura scrisse un sms comunicando che non si trattava di Daphne.

Più di una bocca sospirò, rumorosamente, mimetizzandosi fra i vari discorsi.

Una fitta al cuore le procurò più di un lamento, quando i suoi occhi trovarono quelli di Jamie.
Non avrebbe potuto nascondergli niente, perché dalla sua espressione aveva già capito che qualcosa non andava.

Lui che aveva stravolto la sua vita per lei. Lui che con il suo amore infinito e la sua meravigliosa dolcezza l'aveva amata e protetta.
Lui che aveva appena firmato un contratto di lavoro per stare vicino a lei.

E lei?

Lei aveva anche solo osato pensare alla possibilità di rispondere in maniera positiva alla lettera.

Codarda e traditrice pensò sentendosi male. Era dettato dalla cattiveria della sua anima aver semplicemente gioito per aver vinto un concorso? Un concorso scelto con cura con suo papà?

Saresti fiero di me papà per il risultato ottenuto pensò giocando di nuovo con le bacchette.
I suoi occhi chiari si erano leggermente ricoperti di una strato di liquido trasparente. Si ricordava perfettamente quando insieme a suo padre aveva discusso dei pro e dei contro relativi a quel concorso.

Tre mesi fa sarebbe stata la svolta della sua vita, l'incoronazione di un sogno avveratosi.
Ora, invece, sapeva solo di rimpianto e nostalgia.

Cercò di trattenere le lacrime inspirando un pochino di ossigeno e sventolandosi con un tovagliolino. Tuttavia, la gola era bloccata da un nodo gigante di rimorso e quelle stupide lacrime non volevano andarsene.

Espirò dell'ossigeno mischiato alla sofferenza e cercò di non rovinare la festa a nessuno.

Decise mentalmente di accantonare gli ultimi dieci minuti dalla sua esistenza per il bene di Jamie e cercando di mentire anche a Chris iniziò uno stupido discorso sul sashimi che si stava mettendo nel piatto. 

Con la coda dell'occhio trovò Jamie impegnato a stabilire il planning relativo alle varie date da rispettare per la consegna dei disegni.

Un Jamie attento, professionale e solare.
Un Jamie meraviglioso e pieno di fiducia, nel suo lavoro ma soprattutto nella loro giovane storia d'amore.
Un Jamie disposto ad allontanarsi dai suoi fratelli, dalla sua famiglia per lei e solo per lei.
Un Jamie inconsapevole dei pensieri che affollavano la sua mente.

Un'unica parola. Solo una che racchiudeva tutto quanto, tutte le sue speranze e tutte le sue aspettative: Washington D.C.


Spazio Autrice
Destino crudele!
😁😁😁😁😁
❤️❤️❤️❤️❤️
L'uomo della propria vita ed il sogno di tutta una vita? Voi che cosa fareste?
Helena

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora