Il temporale non aveva smesso tutto il giorno di far compagnia alle due giovani donne. Avevano riso, scherzato, combattuto ed infine riposato sul lettone. L'unico momento di pura follia, completamente vissuta da parte di Chris, fu quando vide l'architetto ritirare una pizza, dal ragazzo delle consegne, a petto nudo. Isterismo ed ormoni a palla si manifestarono in quella porzione di casa, al primo piano.
Loro come cena finirono le prelibatezze portate da Chris mentre, rannicchiate nella cabina armadio, spulciavano tra i vestiti di Lis."Questo Lis, metterò questo!", sorrise soddisfatta mentre teneva in mano un vestitino di paiette nere ed argento, che lasciava la schiena scoperta.
"Ottima scelta, Richard cadrà ai tuoi piedi", disse infilandosi in bocca il sashimi di salmone.
"Ora vediamo, vediamo", infilò le mani tra i vari vestiti appesi.
"Questo è molto carino", tirò fuori un tubino nero con le bretelle sottili di pizzo nero.
"Ti starà d'incanto", lo alzò per guardarlo meglio.
"No, stasera no".
"Scusami perché no stasera?"
"Non voglio rubarti la scena",
rise sotto i baffi."Scema, questo non potrà mai accadere, io brillo di luce propria!", rise di gusto fino a quando non sgranò gli occhi.
"Lis, ma questo vestito ha ancora il cartellino!!!", boccheggiò per l'oltraggio.
"Che problema c'è?", le disse guardando le sue guance diventare rosse poi fucsia ed infine color melanzana.
"Che problema c'è? Ma è il mio regalo del tuo compleanno, dell'anno scorso!"
Agitò il vestito con aria tragica come se stesse recitando a teatro. Peccato che lei non recitava mai, il suo umore poteva cambiare nel giro di pochi secondi."Tu non l'hai neanche usato una volta!"
"Tranquilla, quest'anno lo userò".
"Sicuramente, perché sarai costretta a farlo", le fece una smorfia con la bocca.
"Allora cosa ti metti?", riappese il vestito.Lis guardò quel casino, vestiti sparsi ovunque e la sua migliore amica. Quante volte avevano giocato lì dentro, quante volte si erano scambiate i vestiti. Sorrise tra sé benedicendo il fatto di aver vicino Chris.
In un frazione di secondo la sua mente volò sui dolci ricordi della madre, dell'allegria del padre ed infine su quel verme di Andrew."Allora bella addormentata?".
Lis scoppiò a ridere con gli occhi lucidi dall'emozione, si guardò intorno e tirò su un top nero scollato con dei leggins di jeans chiari.
"Mmh solo quello?", Chris valutò il minuscolo pezzo di stoffa e ci aggiunse una giacchina, mezzo busto, dello stesso tessuto.
"Mi ricordo questo completino, è un altro mio regalo!", sorrise notando le varie emozioni sul viso della sua amica, anzi sorella. Si inginocchiò vicino a lei.
"Hai visto che li uso i tuoi regali?"
"Certo, ma tra un po' potevi scegliere il pigiama!", le disse ridendo. L'avvolse nel suo abbraccio, "saresti magnifica anche con il tutone antistrupo".
Scoppiarono a ridere abbracciate iniziando una lunga chiacchierata sulle mosse strategiche da effettuare quella sera con Richard.
Chris l'aveva chiamata operazione Pink Lady e si immaginava già la scena mentre lui implorava di essere suo.
Si truccarono a vicenda e si sistemarono i capelli.Ora, vestite e profumate guardavano sconsolate la pioggia scendere senza sosta. Lampi e tuoni riempivano l'aria di elettricità, mentre il cielo era un groviglio di colori scuri. Quella notte, la luna, non avrebbe illuminato il cielo.
Infilate le décolleté e con le borsette in mano, si sedettero sul divano ad attendere una tregua, una pausa, di quel interminabile temporale.Uno stupido film sugli alieni, nascosti in cambi di grano, veniva trasmesso sullo schermo del televisore. L'unico bagliore, a parte i lampi, presente nella stanza.
"Rik ed Emily sono anche loro pronti ma aspettano, come noi, un po' di tregua", informò Chris.
"Te l'ho detto io che questa era esattamente una serata da divano", cinguettò giocando con il telecomando ringraziando mentalmente di non vivere vicino ad un campo di grano.
"Smettila di guardare questi film di paura che poi non dormi di notte, perché hai paura"."Io no ho paura", si rannicchiò sul divano.
"Lis smettila di dire le bugie che ti diventa il naso lungo".
Una risatina isterica uscì dalle labbra dell'amica mentre guardava il film con timore.
"Vuoi girare?", la fulminò con gli occhi."Nooo".
"Ti devo ricordare tutti i film che ti hanno perseguitato per anni?", la sfidò.
"No no no, ho capito. Giro"prese il telecomando e girò proprio nel momento in cui l'alieno sbucò da dietro la porta della cantina, tra le urla dei protagonisti.Un secondo dopo un tuono si scatenò proprio sopra le loro teste mentre la luce dello schermo andava a veniva.
"Oh mamma", disse con un brivido lungo la schiena.
"É solo il temporale Lis smettila di impressionarti con ogni cosa".
"Certo, certo", disse spegnendo la TV ed accendendo le due abat-Jour sul tavolino alto che costeggiava tutta la lunghezza del divano. Lì aveva posizionato la lampada a forma di faro. Ne avrebbe acquistata un'altra per creare la coppia.
Un ricordo dell'insulto ricevuto da mister perfettino le fece innervosire i suoi nervi.Si alzò dal divano e guardò fuori dalla finestra del salotto, che dava sul cortile interno. La pioggia era fitta ed aveva riempito il cortile di ghiaia ed aiuole, di pozzanghere.
Chris parlava al telefono in cucina con Emily e lei si perse nella luce del salotto della dependance, che filtrava attraverso i rettangoli di vetro satinato che circondavano il portoncino.
Si sedette sul divanetto, creato tra lo spazio del finestrone, guardando il telefono.Nessuna chiamata, nessun messaggio.
Sospirò di tristezza. Essere figlia unica di due genitori figli unici era un misto di solitudine e tristezza. Chris aveva un fratello ed una sorella più grandi di lei. A Natale come ad ogni altra festa si radunavano ed era sempre un bel casino. Lis aveva avuto la fortuna di poter partecipare a quelle riunioni di famiglia.
Buttò il telefono sul divano ed andò in cucina a prendere una bibita ghiacciata. Pioveva ma era piena estate. Il caldo si sentiva sulla pelle.
Si stava gustando la bibita quando un altro tuono scagliò la sua potenza su di loro ed un lampo illuminò a giorno il cielo, mostrando grandi nuvole piene di pioggia.
"Beh questo era proprio forte", affermò Chris, "credo che il temporale sia in pieno svolgimento".
Un altro lampo riempì di luce ed elettricità il cielo, l'unica luce visibile, dato che le lampade si erano spente.
"Bene, bene, gli alieni sono venuti a prenderci", disse scoppiando a ridere, illuminandosi il viso con la luce del telefono.
"Cazzo", disse solo Lis.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...