Le turbine dell'aereo finirono di girare avendo ultimato il suo viaggio.
Le operazioni di atterraggio furono eseguite da manuale e con grazia l'aereo atterrò, leggiadro, superando il fiume Potomac, con le sue limpide acque.
Con facilità il pilota inserì il musone, pesante delle tonnellate, nel suo parcheggio riservato.
Un gran brusio si levò nell'aria dell'abitacolo insieme ad un rumore assordante di passeggeri pronti, già insofferenti, a scendere per raggiungere le varie destinazioni.Lis guardò fuori dal finestrino osservando l'imponente costruzione, situata a Sud del distretto commerciale centrale di Washington.
Guardava ma non vedeva.
Il suo corpo non voleva collaborare e riusciva a sviare, ad eludere, ogni comando mandato dal cervello.
La mente di Lis assorbiva ogni informazione, dal bambino che piangeva in fondo all'aereo, all'hostess che faceva gli occhi dolci al copilota. Un bel ragazzo biondo che guardava con occhi sognanti la rossa procace. La stessa ragazza che tornando verso il suo sedile le chiese se c'era qualcosa che potesse fare per lei.Lei, che era rimasta pietrificata e seduta al sedile, con ancora le cinture di sicurezza allacciate.
"Posso aiutarla con i bagagli?"
"No, la ringrazio". Lis si tolse gli occhiali da sole neri e si sfilò le cuffie dell'iPod. "Solo qualche istante e scendo".
"Certo signora, non si preoccupi", rispose educata mentre iniziava a controllare i sedili già vuoti.Come un'automa e con i brividi su tutto il corpo, Lis afferrò la borsa ed andò verso l'uscita.
Percorse con gli occhi tristi il tunnel che portava direttamente al terminal per il recupero dei bagagli.Con lo sguardo perso e l'anima ferita aspettò di vedere la sua valigia girare sul rullo. La calca era rumorosa ed instabile, tanto che Lis aspettò che si svuotasse quasi interamente il terminal, prima di afferrare la sua valigia. La stessa valigia che passò sotto ai suoi occhi bagnati, almeno una ventina di volte.
Le gambe stanche, non per via di qualche sforzo fisico, ma dal dolore dettato solo da un malessere generale, arrivarono con sforzo verso l'uscita del DCA.
Il caos regnava sovrano, mentre lei era l'unica che non correva, urlava o abbracciava qualcuno di importante.
L'orsacchiotto sorridente, di una bambina felice, catturò la sua attenzione quando estasiata, quello stesso orsacchiotto e la sua padrona, vennero stritolate nell'abbraccio di un uomo moro con gli occhi scuri.Il cuore le saltò in gola quando le orecchie udirono l'urlo di gioia scaturito da quella principessina: papà.
Mai dolore fu così forte e devastante come guardare le braccia di un padre sorridente, abbracciare la propria bambina e la moglie, dal ritorno di un viaggio.
Un viaggio, un ritorno, un amore.
Lo spirito già ferito di Lis, venne ulteriormente squarciato. Lacrime amare iniziarono di nuovo a rigare il viso mentre un mal di testa molesto violentava le sue tempie.
La pelle della nuca, dove erano stati inseriti i punti per saturare la ferita, iniziarono a prudere mentre due occhi scuri tormentavano la sua vista.
Gli occhi di un azzurro sporco, come l'oceano in piena tempesta, vedevano solo lui.Lui ed i suoi occhi devastanti.
Le sue orecchie udivano solo le sue ultime parole mentre la sua pelle bruciava dove le sue dita l'avevano toccata.
Il rumore delle ruote del trolley ricominciarono a segnare il suo cammino, fino a quando i suoi occhi non si bloccarono sulle scritte *Uscita e Benvenuti a Washigton DC*.
Un colpo violento colpì il suo petto. "Washigton", mormorò fra sé. "Il mio sogno".
Il sogno di tutta una vita ed un orgoglio per i suoi genitori. Finalmente si era realizzato, dopo anni di duro lavoro e di grandi sforzi.
![](https://img.wattpad.com/cover/65156708-288-k325108.jpg)
STAI LEGGENDO
Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...