Parole

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"Tieni ti ho fatto una camomilla", le disse Chris con gli occhi pieni di lacrime.
"Grazie", rispose semplicemente Lis prendendo fra le dita fredde, la tazza calda.

Alternava brividi di freddo a vere vampate di caldo; alternava momenti di sconforto totale a lampi di ira ed odio; alternava immagini di lei che faceva l'amore con Jamie al profilo di quella donna con il pancione.

Non poteva neanche pronunciare il suo nome perché veniva subito collegato alla lettera ed al bambino di Jamie.
Bambino che lei stessa avrebbe voluto portare in grembo.

Posò la tazza sul comodino a fianco alla foto incorniciata di lei con Jamie e di scatto la girò. Si accasciò di nuovo fra le lenzuola stropicciate, affondando il viso nel cuscino.
Lacrime amare rigarono il suo viso già martoriato e bruciante e singhiozzi sommessi erano l'unico suono che si udiva in tutta la casa.

Chiuse gli occhi espirando tutta la sofferenza che le pesava sullo stomaco mentre Chris si sedeva sul letto.

Una Chris sconvolta e triste, una Chris attonita davanti ad uno spettacolo inimmaginabile.

"Vuoi parlarne?", le chiese con voce tremante.
"No Chris scusami, ma l'unica cosa che voglio è dormire così non penso e poi, sento che le gocce stanno incominciando a fare effetto".

"Va bene come vuoi tu", mormorò alzandosi. Le aggiustò le lenzuola ed andando alla porta le disse che la vipera era stata rispedita al mittente.

Non un suono giunse dal letto perché Lis era già stata abbracciata da Morfeo, ma forse, non avrebbe trovato la pace neanche lì.

I passi veloci di Chris colpivano le
scale di legno e velocemente raggiunse il salotto per poi percepire una figura, seduta sull'isola della cucina, avvolta dall'oscurità.

"Sta dormendo", mormorò vedendo il riflesso della luna nei suoi occhi spaventati.
"Immaginavo, non sentendo più i singhiozzi".
"Che cosa facciamo Jamie?"
"Non lo so Chris, non lo so", rispose con un dolore tremendo al petto.
"Di una cosa sono sicuro, da qui non me ne vado fino a quando le mie braccia non la stringeranno di nuovo".

"Ben detto Jamie, è l'unica cosa che devi fare", gli disse abbracciandolo.
Ormai erano diventati veri amici, una spalla di conforto, un compagno ed una compagna di squadra, di avventura.
"Io vado perché quando si sveglierà è meglio se non vi sono tra i piedi, ma domani mattina chiamami subito, ok?"

"Certo Chris e speriamo in bene".
Il suo corpo fremeva perché non sopportava la sua lontananza.
"Sì, speriamo bene".

***

La notte profonda scese su di loro mentre un Jamie, stanco ed agitato vagava come un fantasma per la casa di Lis.

Cercava di non disturbare il suo sonno ma più cercava di starle lontano più le sue gambe lo trascinavano da lei.
La sua mente gli faceva brutti scherzi udendo dei suoni, piuttosto che delle parole mai dette. In ogni caso finiva sempre ad ammirare il suo corpo addormentato dalla porta della camera.

Anche questa volta la sua coscienza gli disse di allontanarsi ma fece l'opposto.
Il silenzio della notte cullava quel momento mentre sottili raggi di luna illuminavano il suo viso.

Preso da un dolore incontrollabile per averla fatta soffrire ma anche per il dolore che lui stesso provava per la loro lontananza, si ritrovò vicino a lei, in ginocchio, a fianco al lettone.

La loro foto era stata abbassata e con un tremore incontrollabile alzò di nuovo la cornice.
I loro visi sorridenti lo guardavano mentre con una mano tremante le sfiorò i capelli sulla fronte.
Il respiro accelerò velocemente mentre un crampo allo stomaco colpì le sue viscere.
Fu più forte di lui e per lenire un po' di dolore, tocco la pelle del viso con le labbra.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora