Bentornata2

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Buona lettura e buon week-end. Helena ❤️

Lis venne letteralmente rapita da tutti gli invitati, scortata dal quel verme viscido che credeva fosse il suo ragazzo. Le sorrideva, le accarezzava i capelli, le parlava. Jamie stava perdendo letteralmente la testa.

Chris faceva del suo meglio per limitare i danni e soprattutto per limitare la voglia di uccidere di Jamie.

Due ragazzi quasi identici ma diversi le vennero presentati come i fratelli più piccoli del suo inquilino. Erano cordiali, solari e bellissimi. Lis si chiede se fosse proprio un gene di famiglia!

Volle assolutamente gustarsi le lasagne di Lucy e qualcosina riuscì a mandare giù. La festa le aveva scaldato il cuore anche se la stava stancando più del dovuto.

La sua mente era super affollata di input, informazioni ma soprattutto di sensazioni. Più assorbiva quei dati, più si sforzava di ricordare, ottenendo solo una potente emicrania.
Anche le sensazioni che provava erano da analizzare attentamente ma la sua mente non collaborava come avrebbe voluto il suo cuore.

Di una cosa, Lis, era sicura. Voleva del tempo, aveva bisogno di tempo per capire, per rivivere i suoi sentimenti e pensieri, riscoprire i suoi sogni ma soprattutto i suoi desideri.

Voleva del tempo per risentire se stessa.

Avrebbe cominciato dalle piccole cose. Adorava il tè caldo alla pesca? Bene, avrebbe ripreso a berlo come prima. Le piaceva stare semplicemente, lì seduta, a guardare l'oceano? Bene, si sarebbe presa tutto il tempo che voleva e di cui aveva bisogno per godersi quello spettacolo infinito.

Si sentiva così. Lis si sentiva come una giovane donna ferma davanti a numerevoli indicazioni stradali. Non aveva fretta di scegliere quale strada prendere o se vogliamo, quale continuare.

No. Sarebbe rimasta ferma lì, in disparte ed avrebbe aspettato. Se la mente non le avrebbe detto che cosa fare ci avrebbe pensato sicuramente un'altra parte di lei. Il suo cuore.

Cuore che stava davvero combattendo contro una miriade di piccoli assalti, a volte dolci, a volte spietati.

Spietati come in quel preciso momento mentre con gli occhi azzurri, attenti, faceva finta di non interessarsi minimamente di un uomo dagli occhioni scuri, magnetici; architetto che era uscito dalla caffetteria e stava guardando l'oceano vicino alla vetrata.

Jamie dovette uscire per forza. Anche solo il fatto di vedere quel verme seduto vicino a lei, gli faceva perdere la ragione.

Con movimenti nervosi delle dita tirò fuori dalla tasca dei jeans il pacchetto rosso di sigarette.
Sentiva i suoi occhi su di sè ma era meglio non guardarla. Non voleva farle vedere l'odio che divorava e contorceva il suo viso, in quel preciso momento.

Espirò il nervoso accumulato in pochi secondi e si passò una mano fra i capelli.
Bastardo pensò guardando verso l'oceano, verso il cielo, verso il faro; ma quella meraviglia di panorama non bastò a distrarre il suo cuore.

Si girò verso la vetrata della caffetteria, verso il suo divanetto, verso di lei. I loro occhi si incastrarono perfettamente.

Jamie lo sapeva che era stato il suo sguardo a posarsi su di lui e questo gli fece bene.  Bene al cuore ed all'anima.  Le regalò il sorriso più irresistibile che poteva donarle e capì che andò dritto dentro di lei; perché arrossì leggermente e con imbarazzo si toccò i capelli. Si sistemò un piccolo boccolo, perfettamente adagiato sulla sua spalla.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora