Thomas

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Buon fine settimana ragazze... Vi lascio con l'immagine di Thomas.. Che fico da paura! Tanto love! ❤️

"Da brava, così", mormorò Tom.
"Hai un pene enorme", sussurrò la rossa eccitata.
"Succhialo e stai zitta", replicò infilandogli l'imene turgido fino in gola.

Il volume della musica era da spaccare le casse audio mentre la folla si dimenava fino allo sfinimento.
Thomas era seduto sullo schienale di un divanetto, completamente isolato da un'aerea verde tropicale e da lunghi tendoni neri.
La rossa lo aveva bloccato davanti ai bagni trascinandolo in quel punto isolato della discoteca.
Con un semplice, "ci conosciamo?", l'aveva attirato ed incastrato.
Ora si stava divertendo con lei quando una ragazza richiamò l'attenzione della rossa affamata, avvisandola dell'arrivo del suo fidanzato.
Thomas capì in un secondo la situazione e come era apparso si era dileguato.

Non voleva problemi ma ora aveva un erezione pericolosa e dolorosa e non poteva di certo scaricarla con la bionda di prima.

Dopo il ballo palpato si erano precipitati in bagno e lì l'aveva penetrata facendola gridare.
Successivamente era stato chiaro e preciso: non si sarebbero più visti perché non voleva impegnarsi.

La reazione della bionda fu davvero esagerata perché il suo viso diventò rosso fuoco mentre attaccandosi alla camicia iniziò a singhiozzare, urlando il suo amore per lui.

Le staccò dolcemente le mani dal collo e lasciandola lì, con le lacrime agli occhi, si dileguò.

"Ciao eccomi qui", mormorò Thomas sedendosi di fianco a Jousha, ordinandosi una birra.
"Alla buonora devo dire", si lamentò l'amico.
"Sei stato tutto questo tempo con la bionda?", chiese curioso.
"No figurati! L'ho scopata nel bagno e poi le ho detto che non ci potevamo più vedere".
"La solita storia del cazzo del soldato volontario?"
"No, questa volta ho detto la verità".
"Che sei uno stronzo?"
"Sì, e che non mi volevo impegnare in una relazione", affermò prendendo il bicchiere di birra.

Alzò il boccale contro quello di Josh brindando alla loro regola base: mai impegnarsi con qualcuno.
"Hai trovato qualche bella pollastrella?", chiese curioso vedendo una nuova luce negli occhi di Jousha.
"No, nessuna pollastrella ma ho semplicemente chiacchierato con una ragazza", rispose sorridendo.

Posò il bicchiere di birra sul tovagliolino avorio e ripensò a due grandi occhi da cerbiatto.
"Aveva le tette grosse?", chiese Thomas curioso ma allo stesso tempo perplesso davanti all'atteggiamento dell'amico.

Da quando in qua si parla semplicemente con una ragazza pensò sorpreso.

"Aveva due occhioni da cerbiatto ed un fisico stupendo ma è stato bellissimo anche solo parlarci tranquillamente, senza l'idea fissa in testa di scoparla in un cesso, sporco, della discoteca".
"Oh cazzo, che cosa devono sentire le mie povere orecchie", sbraitò incredulo.
"Jousha ma stai bene, fratello?"
"Mai stato meglio", disse pensando già di fare un giro in una certa piscina olimpionica.

***

Le note di Despacito remix sfondavano i timpani mentre Mya vagava per la discoteca alla ricerca di Tiffany.
Era passato troppo tempo e l'ansia stava iniziando a mordere la sua anima.
Girava per la pista, cercando di aprirsi un varco, in mezzo alla folla scatenata.
Corpi sudati che saltavano mentre le luci basse non aiutavano a riconoscere il volto delle persone.

"Maledizione a te Tiffany e alla tua cotta per un'idiota", sbraitò uscendo dalla pista e controllando i vari divanetti; di Tiffany non c'era neanche l'ombra.

Tirò fuori il cellulare dalla borsetta e provò ad inoltrare la chiamata.
Il telefono suonava libero ma lei non rispondeva.

Percorse tutto il perimetro della pista da ballo osservando ogni volto delle persone sedute sui divanetti, vedendo scene a luci rosse, se non dei veri film porno, completamente gratuiti.
"Come si fa a donare il proprio corpo con così tanta facilità?", si chiese per la milionesima volta.

In quel groviglio di parole e rumori, una voce si distinse raggiungendo l'orecchio di Mya, "Ecco la mia ragazza".

Mya, che sperava in un miracolo o comunque in un aiuto, rispose saltando dalla gioia al richiamo dell'amico.
"Anthony!", squillò la sua voce calda.
Con un altro salto si aggrappò al collo del bel moretto dai penetranti occhi verdi.

Amici d'infanzia per Anthony e Mya che sono cresciuti insieme, condividendo i primi sentimenti, le prime cotte ma soprattutto le prime delusioni.
Innamorato di un compagno di classe e respinto, Anthony trovò in Mya una spalla su cui piangere ed un forte sostegno per rialzare la testa ed andare avanti.

"Sei sempre la realizzazione dei miei desideri", gli confidò abbracciandolo.
"Lo so tesoro!", rispose baciandole la guancia.
"Alla fine sei riuscito a liberarti?"
"Sono appena entrato e vi stavo cercando. Tiffany?", chiese curioso.
"La sto cercando anch'io, era con quel ragazzo, quello biondo per cui sbiella".
"Beata lei, da come ne parla dev'essere un Dio del sesso", le urlò nell'orecchio.
"Secondo me è un'esagerazione".
"Allora lasciamola in pace, no?", chiese notando l'agitazione che stava modificando il suo viso.

"Preferisci cercarla?", chiese subito premuroso, non potendo vedere Mya con quel sentimento che le tormentava l'anima.
"Sì grazie Anthony, sei un amore", disse mentre l'amico le prendeva la mano portandosela dietro.

Superarono la pista da ballo per accedere alla zona piscina. La sabbia scivolava sotto le scarpe mentre l'aria fresca della notte aveva sostituito leggermente quella impregnata di fumo dentro la discoteca.

"Quindi questo tipo è biondo con gli occhi azzurri?"
"Sì, esteticamente sono le uniche informazioni che abbiamo perché Tiffany parla sempre e solo della sua lunghezza da porno divo".
"Oh my God, posso svenire".
"Tony concentrati per favore".
"Adoro quando mi chiami con il nome di battesimo di Starks".
"Lo so!", scoppiò a ridere.

Anthony sbavava letteralmente per Ironman ma soprattutto per l'attore che lo interpreta.
"Quanto vorrei un Ironman tutto per me", sospirò notando che nella zona piscina non c'era traccia di Tiffany.
"Facciamo un giro nei bagni", disse Mya sentendo una strana sensazione.
"Speriamo stia bene".
"Sarà sicuramente così".

Rientrarono nel delirio facendo fatica a raggiungere la loro destinazione dato che il dj aveva deciso di movimentare ancora di più la pista da ballo, lanciando dei palloni giganti, gonfiati ad aria. Tutta la discoteca andò completamente fuori di testa, facendo a gara per toccare il pallone.

A forza di spintoni e piedi pestati raggiunsero il bagno delle signore ma di Tiffy non c'era traccia.
"Adesso dove possiamo guardare?"
"Aspetta un secondo mi lavo le mani nel bagno degli uomini e poi ritorniamo a controllare i banconi".
"Ok nel frattempo la chiamo di nuovo", precisò facendo ripartire la chiamata.

Anthony, sorridendo ad un ragazzo uscito dal bagno, raggiunse il lavabo di marmo scuro prendendo del sapone.
Diede uno sguardo al viso ed al taglio perfetto dei capelli quando notò una scarpa rosa, abbandonata, che usciva dalla porta chiusa di un bagno.

Spazio Autrice
Sarà la scarpa di Tiffany?
😁😁😱😱

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora