I tre ragazzi si diressero verso l'ingresso principale, dopo che una Lis amareggiata, riprese in mano la situazione.
Le macchinine bianche correvano veloci lungo i sentieri di mattoncini rossi, mentre una struttura di legno bianco e di pietra grigia aspettava solo il loro ingresso.
Un dipendente della struttura con tanto di divisa impeccabile, bianca e nera, li adocchiò subito: una giovane donna, ben vestita con due ragazzoni in maglietta e pantaloncini."Fate parlare me", mormorò Lis poco prima di avvicinarsi con un dolce sorriso sul viso.
"Ai tuoi ordini Wonder woman", rispose Thomas ridendo."Buongiorno signorina", esclamò il receptionist adocchiandole l'anulare vuoto. Una fitta tremenda di dispiacere la colpì.
Inspirò l'ossigeno sentendo il nervoso scorrere velocemente nelle vene.
"Buongiorno a lei, Clark", rispose leggendo il suo nome sulla targhetta.
"Come posso essere utile?", chiese valutando i due ragazzoni e la situazione in generale."Sì Clark, sono qui per valutare se diventare membro del club", affermò posando la borsa e prendendo un depliant fra le mani.
"Bene", mormorò. "I signori?", chiese mantenendo il sorriso perfetto.
"Loro sono i miei personal trainer", dichiarò ricreando un sorriso civettuolo .
"Una mia amica mi ha parlato benissimo di questo delizioso posto", esclamò eccitata, "vorrei visitarlo".
"Sì certo", mormorò bloccando il suo entusiasmo.
Prese un foglio con l'elenco di tutte le strutture e le varie tariffe."Posso farle anche visitare la struttura ma non si può accedere senza un certo decoro", affermò indicando i pantaloncini e le t-shirt dei due accompagnatori.
Il sorriso dei tre ragazzi venne smorzato all'istante.
"Sono vestiti sportivi, ed a me interessa la parte della struttura relativa alla palestra, Spa ed i campi da tennis".
"Noi abbiamo i nostri professionisti a sua completa disposizione".
"Sì, sicuramente, ma voglio un loro parere prima di pagare una cifra del genere per almeno un anno di iscrizione", sentenziò alterandosi.Quanto cavolo costava diventare socio. Maledetta stronza di una Daphne pensò. Si poteva permettere quella retta senza lavorare e veniva a piangere da Jamie.
Le fiamme dell'ira iniziarono di nuovo a bruciare negli occhi chiari.
"Voglio immediatamente fare un giro qui dentro con loro due", precisò indispettita.
"Per questo non c'è nessun problema ma devono almeno cambiarsi d'abito".
"Hey Clark, ma che problemi hai?", chiese Thomas con un sorriso poco cordiale.
"Nessun problema ma questo è il regolamento. Si possono indossare dei vestiti eleganti o solo i nostri completi sportivi".
"Sì ma adesso dove vado a comprare due completi e poi da cosa in particolare? Sempre pantaloncino e maglietta".
"Non c'è ne bisogno Signorina", propose sorridendo.
Tirò fuori un catalogo con dei completi da tennis con tanto di logo del club.
"Ma sono dei semplici completini, come hanno già addosso".
"No, signorina. Hanno il nostro logo", rispose di nuovo con il sorriso.Lis sbuffò e cercando di non lanciargli addosso il posacenere di cristallo che faceva bella mostra di sé sul bancone di pietra, tirò fuori il portafoglio.
Con la carogna nelle viscere comprò i primi due completini che aveva sotto gli occhi, consegnando la carta di credito.Verrai punita anche per questo pensò vedendo l'uomo tirare fuori due pacchi confezionati, da sotto il bancone.
Thomas e Jousha, con sguardi perplessi, non sapevano se ridere per tutta quella assurda situazione o prendere a pugni il receptionist.
Di una cosa erano certi: Lis aveva sicuramente movimentato, in maniera divertente, la loro giornata.***
"Allora?", chiese Tom facendo una giravolta su se stesso. "Sono o non uno schianto?"
Il sorriso illuminava il suo volto mentre la t-shirt a righe bianche e blu scuro, con il logo del club e la scritta ricamata sul colletto alzato, risaltava il suo corpo scolpito.
I pantaloncini bianchi fasciavano le gambe muscolose mettendo in bella mostra il fisico di entrambi."Uno schianto Thomas", scoppiò a ridere Lis che fece l'occhiolino ad entrambi.
"Siete due perfetti", iniziò a mormorare.
"Idioti", pronunciò Jousha.
"Stavo dicendo Maestri di tennis", finì di dire scoppiando a ridere.
"Tu sei un'idiota" ribatté Thomas, ridendo.Clark si materializzò davanti ai ragazzi, appena usciti dai camerini.
Sempre con il sorriso sul volto, iniziò a spiegare nei minimi dettagli, la bellezza di quel piccolo mondo al centro di enormi ettari di prato inglese.Il parquet di legno scuro, in netto contrasto con i grandi divani di stoffa bianca, arredava tutto lo chalet.
Sembrava una casa in montagna, attrezzata con tutti i comfort più moderni.
I mille e più vasi di calle bianche, dai lunghi steli verdi, riempivano l'aria con un elegante profumo.
L'enorme camino di pietra era più alto di lei e reggeva il simbolo del Club, come se fosse stato lo stemma di un'antica famiglia.Tutto era perfettamente al suo posto, pensato e realizzato per permettere all'ospite di sentirsi a proprio agio e viziato.
"Vagina a ore sei", mormorò Jousha spintonando l'amico.I due paia di occhi più affamati di Columbia si spostarono su una donna super perfetta, nel suo corpo manipolato dalla chirurgia plastica. Il copricostume arancione esaltava l'abbronzatura perfetta, mentre un collier di diamanti impreziosiva il suo collo.
"Oh, oh", rispose Tom facendole l'occhiolino.Lis si bloccò di botto, puntando i suoi occhioni azzurri, infiammati su due ragazzini arrapati.
"Ma avete quindici anni?", domandò senza farsi sentire dal pinguino Cicerone.
"No, perché?", risposero divertiti.
"Perché gli uomini non vanno in giro a chiamare le donne con il termine vagina! Assurdo!"I due ragazzi cercarono di trattenere una risata poi Thomas riuscì a far combaciare qualche neurone.
"Ci siamo distratti un attimo Lis, ma ora ci concentriamo sulla missione", le affermò con un bellissimo sorriso, degno della famiglia Sommers.Non si poteva resistere.
Jamie pensò con la voglia di baciarlo di nuovo che le corrodeva lo stomaco.
"Va bene, ma rimanete concentrati", bisbigliò raggiungendo Clark. Voleva ritornare da lui il prima possibile.
Superarono velocemente il grande salone principale per poi passare davanti all'ingresso della Spa.
Qui, un altro mondo si apriva davanti ai loro occhi. Un piccolo corridoio, con le luci soffuse e le tonalità chiare, portava il piccolo gruppo verso comodi camerini, stanze per i massaggi ed infine all'attrazione principale: il percorso emozionale.
Grandi e piccole vasche con docce, idromassaggi e trattamenti di bellezza, dal sale per esfoliare la pelle alla tisana per idratare il corpo."Abbiamo tutto quello che può desiderare, Signorina Lawrence", mormorò con un tono di voce ambiguo.
"Percorsi emozionali singoli, di coppia o di gruppo", affermò con un sorriso lascivo."Dottoressa, prego", ribadì seccata.
Possibile che stia facendo delle allusioni relative a delle orge? pensò guardando quel sorriso vomitevole."Lis, che ne dici se diamo un'occhiata al campo da tennis?", chiese Thomas con altrettanto tono secco e posizionandosi al suo fianco.
Uno sguardo inceneritore colpì il viso di Clark. Ci stai provando con la ragazza di mio fratello?, dicevano i suoi occhioni, insieme alla parola Off Limits.
Un atteggiamento di difesa e protezione scattò nei confronti di Lis. Tutto il suo corpo si irrigidì emanando forza dai suoi muscoli, sapientemente forgiati.Un atteggiamento nuovo per lui e fin troppo prepotente, che lo lasciò alquanto scosso.
Clark distolse immediatamente lo sguardo, mantenendo il sorriso sporco di poco prima.
"Certamente Dottoressa", affermò guidando il gruppo fuori dalla struttura."Oh bene", mormorò Lis basita senza farsi sentire dal pinguino che rischiava una brutta ripassata, "mi ha scambiato per una ninfomane?"
"Benvenuta nel club", gli rispose Tom ridendo."Vieni non ti scandalizzare per così poco. Sei una bellissima ragazza accompagnata da due maestri di tennis! Se uno ci può provare, ci proverà sicuramente!"
"Siete proprio uomini".
"E tu stai cercando un'assetata di sesso e soldi in un golf Club di ricconi, Lis", puntualizzò aiutandola a seguire il sentiero di mattoncini con siepi basse, ben curate."Qui, il sesso è merce di scambio", aggiunse Jousha sorridendo, "il nostro Paradiso".
Spazio Autrice
Istinto fraterno per Thomas?
Forse c'è speranza.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...