Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)

Battito cardiaco

Buongiorno mie care lettrici! Dato che piove ho deciso di riscaldarvi con questo capitolo! Buona lettura.

Aprì di nuovo gli occhi, cercando di dare un senso a tutto quello che la circondava, a ciò che sentiva.

"Ero insieme a te?", le chiese toccandosi la fronte.

"Eravamo insieme da Lucy", le mormorò imbarazzata. Stava aspettando l'urlo e l'ira non appena avesse ricordato il foglio bianco, destinato a Jamie.

Cercò così di prendere con le pinze le sue domande e di risponderle con molta diplomazia.
Cercava di diffondere calma e serenità, come aveva specificato il medico.

"Ti ricordi stavamo facendo colazione?", le domandò con ansia.
Lis si toccò il fianco sinistro e mugolò, "berrei volentieri un tè caldo di Lucy".

"Quello te lo ricordi bene!", sorrise Chris rilassandosi. La sua migliore amica finalmente era ritornata.
"Non si può dimenticare il fantastico tè di Lucy", chiuse gli occhi cercando di ricordare.

Ma niente, vuoto assoluto.

"Non mi ricordo della mia pazzia però, non ricordo il colpo".
"Come mai?", le chiese Chris con perplessità.

"Non lo so".
"Non importa Lis, devi riposare ed aver pazienza. Ora non ti sforzare che chiamo il medico".
Si abbassò su di lei e le baciò la fronte felice.

"Ti voglio bene Lis, ti voglio bene", la strinse forte tra le braccia.
"Anch'io Chris", rispose cercando di stringere forte ma era stanca.

Stese di nuovo le braccia lungo il fianco cercando di muovere la testa ma una fitta tremenda la colpì sopra il sopracciglio sinistro.
Si bloccò immediatamente chiedendosi per quale assurdo motivo o gioco del destino si ritrovasse, distesa lì, senza forza.
Il suo corpo voleva rispondere ai suoi ordini ma era come se fosse stanco.

Tanto stanco.

Decise di fermarsi per espirare la fatica ed inspirare forza. Con l'ossigeno che penetrava attraverso le sue narici, anche un profumo dolce ed invitante l'avvolse.

Si girò leggermente e lo sentì più forte.
Il cuscino ne era intriso. Era caldo e sapeva di buono.
No, non semplicemente buono, di qualcosa di più.

Lis non riusciva a trovarne un aggettivo, in modo da descriverlo e classificarlo. Un modo per riconoscerlo.

In quel momento non importava perché il mal di testa stava riattaccando con forza e decise di chiudere gli occhi per poi gustarsi di nuovo quella fragranza.

Un volto, un viso sfocato, un viso oscurato si materializzò nella sua mente e lei non riusciva a capire chi fosse e cosa fosse. Un sogno, un'allucinazione o un ricordo.

Non importava, il mal di testa era assordante e non poteva resistere oltre. Staccò la mente ed annusò di nuovo quella droga che rilassava il suo corpo, che rilassava il suo dolore.

Rimase lì, sospesa in quel letto, nella penombra ad assorbire quelle particelle di una miscela gradevole ed invitante.

Un profumo irresistibile.

Rimase lì fino a quando Chris ricominciò a parlare sommessamente.
Confabulava con qualcuno, mormorava parole troppo veloci per le sue orecchie.