Notte di ghiaccio

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Lo sguardo di Thomas non trovava riposo, come il suo corpo del resto.

Come la sua anima.

Le iridi azzurre, abituate ormai all'oscurità della notte, si posarono sui teloni di plastica bianca che fungevano da coperta sul tetto sventrato di casa Lawrence-Sommers.

Dal giardino della dépendance poteva vedere, in lontananza, il molo con le assi di legno rotte.

La luna era apparsa nel cielo già da diverse ore ma il suo corpo sentiva ancora il tremolio di quello di Mya. La sua pelle venne barbaramente marchiata dalla paura di quel piccolo cucciolo, esplosa, non appena si ritrovarono inghiottiti dall'oceano.

Risucchiati senza forza apparente, sballottati dal Dio del mare in persona.
Con il coraggio che neanche pensava di possedere e una buona dose di riflessi pronti, Thomas riuscì a mantenere una presa salda sul corpo di Mya.

Il rumore del molo che si spezzava sotto il loro peso, gli vibrava ancora nelle orecchie, insieme alle sue grida.

Lo shock negli occhioni ferirono il suo petto e con il terrore nel corpo le riuscì a gridare, "non ti lascio".

Subito dopo, l'impatto con l'acqua, fu brutale. Senza mollare la presa sul suo maglione riemersero e quello che vide fu raccapricciante.

Mya era completamente sotto shock, una bambola di cera, una sposa cadavere, pienamente sottomessa al volere di Poseidone.

Thomas chiuse le palpebre ma l'immagine rimase ferma al suo posto, incastrata nella sua mente.

Sospirò la paura infilandosi le mani nei tasconi della tuta blu, posando il suo sguardo su una Mya addormentata sul divano letto.
Le aveva ceduto la camera, ma si era addormentata lì, raggomitolata sotto la coperta, imbottita di tranquillanti.

Dopo l'emersione si aggrapparono al palo del molo e stringendola forte contro il suo corpo, le iniziò a parlare, cercando di porre rimedio al suo trauma.

Con il suo corpo creò uno scudo fra le onde, ordinandole di guardare solo il suo viso.

La crisi respiratoria fu tremenda da vedere ma non si perse d'animo e le chiese di respirare insieme a lui.

Diventarono un tutt'uno, un unico corpo, una sola anima. Tentò in tutti i modi di scaldarla e di farla sentire al sicuro.

Thomas riuscì in qualche modo a toccare il tasto giusto, a far breccia nel suo petto, a penetrare la nebbia che avvolgeva la sua mente turbata.

Ringraziando il cielo, Mya reagì.

Insieme, inoltrandosi all'interno dei pali del molo, riuscirono a nuotare verso la riva, sostando qualche minuto ad ogni sostegno del pontile.

Sulla spiaggia, Jamie e gli altri giunsero in soccorso, attirati dalle urla.
In seguito fu tutto più che veloce: venne chiamato il medico di famiglia di Lis ed i ragazzi visitati.

Mya subì un vero e proprio trauma mentre Thomas, si procurò un taglio sul braccio sinistro, per colpa dell'impatto contro una roccia.
Era riuscito a proteggerla fisicamente ma il danno più grave si scagliò contro la sua mente.

Rientrò in cucina, chiudendo la porta finestra e lei era lì.
Piccoli singhiozzi agitavano il suo sonno e ci voleva poco a capire che la sua mente si era intrappolata in un incubo.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora