Afrodite

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Dopo la cavalcata delle valchirie... Qualcos'altro in arrivo! Love Helena ❤️

Ps: grazie a tutti voi.. Un Irresistibile Arrogante ha superato le sue prime 100.000 visualizzazioni! Vi adoro ❤️

"Ti fa male?", gli chiese appoggiando il ghiaccio sul livido, ormai scuro, del braccio.
"No, è solo un po' indolenzito", rispose nel silenzio dell'ufficio. L'unico rumore era il forte battito dei loro cuori.

Fuori la sera aveva spodestato dal suo trono il giorno, splendendo in tutta la sua bellezza, accompagnando il costante ondeggiare dell'oceano.
Le mani calde e delicate di Jamie tenevano fermo il ghiaccio guardando con odio la macchia nera.

Bastardo pensò di nuovo cercando di trattenere la rabbia. Non voleva sbottare davanti a lei e con molto sforzo cercò di rallentare i suoi istinti omicidi.

Seduto sull'enorme tappeto nero che stava sistemando poco prima di ricevere il messaggio di Chris, guardava la sua Superwoman seduta contro la base del divano.
Solo poche parole gli aveva scritto Chris, *Aiuto ed un indirizzo del bar*,  situato nel vicolo a fianco.

Con il cuore in gola dalla paura iniziò a correre così com'era con la tuta grigia e la canotta sporca di colore.
Iniziò a correre a perdifiato pregando che Lis stesse bene, una Lis che non rispondeva al telefono.

Perché? Perché non rispondeva?

La verità si manifestò davanti a lui. Lei, piccola ed indifesa contro lui molto più grosso. Lo vide afferrare il suo braccio strattonandola. La carogna di impossessò di lui e con l'ultimo scatto fra la gente, rimasta immobile, riuscì ad afferrare quel braccio prima che toccasse ulteriormente la sua donna.

Jamie sospirò forte cercando davvero di calmare i suoi pensieri, di ritornare ad essere padrone del suo corpo.

La fissò. Aveva lo sguardo mogio ma vedeva un luccichio di soddisfazione negli occhi che, volutamente, non incontravano i suoi.
Non aveva detto una sola parola e se per questo neanche Chris, ancora sconvolta ma allo stesso tempo piena di adrenalina.

Le aveva fatte salire sulla jeep e senza fiatare aveva guidato fino a casa di Chris e poi lì in ufficio.

Tolse il ghiaccio dal braccio e con mani ferme e decise prese del cotone ed il disinfettante. Con molta precisione curò i graffi arrossati che avevano segnato selvaggiamente la sua pelle dorata.

Il nervoso ritornò vivo a bruciare la sua anima mentre cercava in qualche modo di spostare la sua attenzione su qualsiasi cosa che non fosse quel verme.

"Hai scaricato un po' di nervoso, almeno? Ti sei tolta la soddisfazione?"
"Sì", affermò sospirando un pochino, con un ghigno sulle labbra. Si era proprio sfogata.
"Lo sai che cosa poteva succedere se non fossi arrivato in tempo?", le chiese toccandole la guancia.
"Niente di irreparabile", gli rispose guardandolo finalmente negli occhi.

Luccicavano di qualcosa, una luce focosa, una carica di impavido coraggio.
"Questo", le toccò il braccio con le labbra, "non è niente".

Il tocco leggero e morbido di quelle carnose estremità riempirono immediatamente le sue vene di liquido caldo.
"Questo", baciò la sua guancia, "eventualmente non era niente".

Il calore di quel tocco era sconvolgente e come rapita da un incantesimo seguiva ogni suo piccolo gesto, percepiva ogni suo piccolo movimento.

Il respiro caldo di Jamie si posò sul suo collo e senza remore di alcun genere finì sul suo seno, coperto solo dalla camicetta leggera, rossa.

"Ha avuto quello che si merita ed è stato ancora poco".
"Hai ragione ma ora dimenticalo, ti prego, o sarò costretto a torturarti lentamente in modo da distrarti".

"E quale sarebbe di grazia la tortura che vorresti infliggermi?", gli mormorò guardandolo.

"Una tortura carnale", gli confessò con la voce roca, fra i capelli morbidi. Adorava toccarli e moriva dalla voglia di giocarci.

Lis, che si era già eccitata solo ammirando le sue gonfie vene ricoprire quelle braccia muscolose, ingoiò la saliva che le si era bloccata in gola, sentendo un lento fuoco crescere dalle sue viscere.

"Stai attento Jamie che potrei torturarti anch'io", gli confessò pensando a lui con le manette ai polsi.
"Sei proprio una monella sfacciata", sorrise al pensiero sexy ed intriso di puro erotismo. Il suo pene rispose subito a quell'immagine mai neanche lontanamente sfiorata; lei che dominava lui.

Lei che in quel momento stava afferrando la sua collana e lo trascinava lentamente verso le sue labbra.
Un contatto fra lingue calde e desiderose di baci.

"Interessante", rantolò con il corpo in fiamme.

Le labbra rosse si scontrarono mentre la saliva si mischiava. Mani nei capelli e potente eccitazione nelle parti più segrete dei loro corpi.

"Ti ho pensato tutto il giorno e mi sono ricordata di noi due", ammise con dolcezza.
"Anch'io Lis. Ti prego raccontami", le chiese stringendo i suoi capelli.
"Eravamo nella tua camera da letto e mi avevi bendato gli occhi", ripronunciare quelle parole le infusero nel suo corpo, una voglia assetata di lui.
"Intorno a noi solo le lanterne e tu mi chiedesti se mi fidavo di te".
"E dopo ti ho legato i polsi", finì per lei la frase affondando il viso sul suo collo.
Lente parole giunsero al suo orecchio e penetrarono la sua anima, "ti è piaciuto quello che hai ricordato mia piccola Afrodite?"
La voce roca e sensuale toccava ogni singolo tasto del suo corpo. Jamie era un musicista esperto e sapeva suonare il suo corpo come uno strumento.

"Sì ho adorato, amato e desiderato di rivivere questo ricordo", gli confessò.
"Anch'io desidero accarezzarti ed amarti di nuovo", rispose toccandole i bottoni minuscoli della camicia. Con gesti tremanti li sbottonò mentre i suoi denti assaggiavano la tenera carne del collo.
Si fermò ad ammirare la sua liscia pelle, sospirando di desiderio per lei. Il suo corpo era fasciato da un reggiseno di tulle trasparente con inserti di pizzo rosso. Con il corpo tremante e la fame di lei nelle vene, allargò delicatamente la camicetta, posandola sulle sue spalle.
Il seno venne liberato dalla stoffa mentre con brama accecante spostò il lembo di pizzo rosso, del reggiseno.

Con ardore selvaggio strattonò l'ultimo ostacolo udendo nell'aria il rumore della stoffa strappata.
Pezzi di fili rosso caddero lentamente a terra mentre con possessione famelica circondò il capezzolo già pronto.

I respiri erano forti e spezzati dall'incontro di quei baci roventi. I corpi gridavano la loro felicità di essere di nuovo vicini con tremanti gemiti.

Jamie succhiò con forza la pelle gonfia e Lis stava morendo sotto il suo assalto selvaggio. Inarcò la schiena in modo da donargli tutta se stessa.
Protestò quando sentì il demone staccarsi da lei non immaginandosi quello che le attendeva.

Vide per un secondo la lussuria sciolta insieme al liquido nero dei suoi occhi prima di vedere le sue dita stringersi intorno al pezzo di stoffa rossa, ancora integro.

Integro ancora per poco.

La sua mano robusta con le vene prepotenti strapparono il pizzo lasciandola solo con la struttura del reggiseno e senza fiato.
Completamente di pietra, con il respiro fuori controllo e con le mutande bagnate.

Era completamente eccitata da quel demone tentatore. Ingoiò la saliva leccandosi le labbra bisognose di carne calda. Mai nessuno le aveva strappato i vestiti d'addosso, mai nella sua vita un uomo la eccitava come lo faceva lui.

Spazio autrice
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Un Jamie che da Superman diventa un demone affamato di lei... Che battiti di cuori veloci ❤️💋

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora