Hot shower

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Buon anno a tutti voi! Un po' di passione il primo dell'anno... passione per tutto l'anno. ❤️❤️💋💋

Il rumore delle gocce d'acqua, che rimbombavano sulle piastrelle azzurre della doccia dell'Acquatika, diffondevano un'incomprensibile armonia.

Le mani di Mya erano ben ferme, immobili sulla parete. L'acqua calda scivolava come un fiume in piena, sul
suo viso. Chiudere gli occhi e trattenere il respiro era una conseguenza naturale e lei ci riusciva. La mente veniva tranquillizzata dal contatto freddo delle piastrelle, stabilizzando il cuore.

Lì, non le poteva succedere niente.

Il delicato composto chimico trasparente, privo d'odore e di sapore, la cui molecola è composta da due atomi di idrogeno legati a uno di ossigeno, l'avvolgeva come una coperta.

La muta venne sfilata dalle braccia mentre l'acqua eliminava la tensione.

Gli occhi, dalle diverse sfumature, si aprirono e focalizzarono il getto della doccia.
"Acqua, solamente acqua", mormorò per convincersi, di nuovo, a vivere serenamente nel suo abitat naturale.

Empedocle, Aristotele ed altri filosofi antichi, definirono l'acqua come uno dei quattro elementi costitutivi dell'universo insieme al fuoco, l'aria e la terra.

E Mya sentiva con tutto il suo essere, che l'acqua era davvero il suo elemento. Chiuse di nuovo gli occhi e si trasformò in un pesce. Da piccola giocava sempre ad interpretare Ariel, la principessa sirena, figlia del Re Tritone.

Si sistemò sotto il flusso incontrollabile e si sentì di nuovo a casa. Peccato che un misto di paura, repulsione e apprensione, offuscava la serenità che l'acqua riusciva a generarle.
Mya poteva forse, ma solo forse, puntate sul coraggio della paura; quella sorta di arditezza temeraria e quasi disperata che talvolta nasce per istinto di conservazione in una situazione di estremo pericolo.

Solo il destino poteva saperlo. Per ora, era solo circondata dall'oscurità e davanti a sé intravedeva il riverbero del sole fra le onde, sporche di sabbia ed il verde spento delle alghe che le offuscavano la vista.

Lei era lì.

Incastrata in un ricordo, nel suo passato, nel terrore di rivivere quel dolore per sempre.

Tuttavia, un rumore diverso da quello finora sentito, attirò la sua attenzione. Il cuore iniziò subito a farsi sentire come reazione all'azione dei suoi sensi. L'udito si amplificò, per catturare il minimo rumore, per percepire suoni e riconoscerli.

Qualcuno era entrato nello spogliatoio femminile e si stava dirigendo verso le docce.
L'agitazione di quella scoperta le fece sobbalzare il petto mentre la mente vagliava le possibili reazioni.

Poi una voce chiamò il suo nome ed ogni singolo impulso del suo corpo reagì velocemente.

"Mya", mormorò un ragazzo biondo con occhi da cucciolo.
Thomas si avvicinò alle piastrelle azzurre, posando il suo sguardo su una meravigliosa ragazza con un bikini rosso e mezza muta.
"Thomas", replicò Mya notando il petto nudo ed i pantaloncini. Anche in infradito era sexy da morire.

"Scusami", borbottò senza staccarle gli
occhi di dosso. "Volevo solo sapere se era tutto ok?"
"Io.. no, cioè sì, ma...", farfugliò confusa.

Il sorriso birichino di Thomas non aiutava e neanche i suoi bicipiti, ora gonfi, dato che le braccia si erano incrociate sul petto. Il corpo, armonico e sexy, si era appoggiato alla porta della doccia e le parlava.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora