Eternamente, ora

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"Stai ferma o il ghiaccio non farà effetto", disse Jamie, tenendole il sacchetto di plastica sulla fronte.
"Mmh", poté solo mormorare Lis con l'unico desiderio di seppellirsi in camera sua.

Che vergogna pensò tenendo gli occhi ben chiusi. Un'altra plateale figura da teenager svampita.

Voleva fare una sorpresa a Jamie e sorprenderlo, in cucina, con un bacio. Invece, le cose non andarono proprio così. Fu Jamie a sorprenderla giungendo dal giardino, da dietro il cottage. Aveva controllato lo stato delle lampadine e dell'albero, che aveva rivestito.

L'indomani avrebbe tolto tutto.

Tornando indietro la vide, con lo sguardo fisso dentro la cucina, con lo sguardo meravigliato.
Jamie non resistette. Ammirò quella bellezza ed avvicinandosi lentamente le mormorò nell'orecchio, "buu, ti mangio".

La conseguenza fu disastrosa e per niente romantica, come se l'era immaginata.

Lis non gli sorrise, non si avvinghiò al suo corpo, non si scaldò con i suoi baci.
No, niente di tutto questo.

Lis, dallo spavento, si girò velocemente spostandosi dall'agguato non previsto o sentito e si ritrovò a sbattere la fronte contro il vetro scorrevole della cucina.

"Ti fa tanto male?", le chiese guardando la fronte.
"È tanto gonfia?", gli rispose aprendo un occhio e toccandosi la parte lesa.
"No, solo un pochino, ma sei uno schianto lo stesso!", si avvicinò allo sgabello ed avvolse nel suo abbraccio quella piccola ragazza che gli era entrata, dritto, nel cuore.

Avrebbe voluto marchiare la sua pelle con quella di Lis, in modo da rimanere sempre uniti.

"Che buon profumo che c'è!"
"Ho preparato le pizza", le rispose lanciando uno sguardo al forno, "se non la lasciamo bruciare".

Si staccò per controllare la cottura e constatò che era quella ricercata.

"Il profumo è divino. Ma l'hai cucinata tu?"
"Si, da ragazzo lavoravo in una pizzeria. Un lavoro utilissimo", sorrise prendendo i guantoni.

Sfilò la teglia e posandola sull'isola mostrò a Lis, una succulenta pizza rossa con una miriade di gusti. Con orgoglio sfilò la seconda teglia, con altri gusti ancora.
Lis non poté far altro che sentire quel profumo invitante e gustare con gli occhi quei piccoli capolavori.

"Jamie ma sei bravissimo".
"Prima dobbiamo assaggiarla!", esclamò tagliando le porzioni, con il prosciutto ed i funghi.
"Vuoi cominciare con questa?", la guardò spavaldo.
"Siiii!!! Sono i miei gusti preferiti! Come hai fatto?"
"Un uccellino!", si sedette affianco a lei.
"Chris!", scoppiò a ridere!

Si gustarono un'ottima pizza, ben cotta e molto saporita. Lis non ci poteva credere, aveva davvero fatto tutto questo per lei.

Contemplò qualsiasi oggetto, dai calici alla lanterna accesa, al mazzo di rose rosse. Fuori la notte era scesa e con lei, un pensiero si era fatto strada nella sua mente, una probabile ipotesi.

Un dolore acuto la colpì in pieno petto e dovette bere per far scendere il boccone, diventato amaro.

Jamie la stava salutando.

Quel *solo ancora un po'* era arrivato, strisciando e graffiando ogni cosa al suo passaggio. Lacerando pelle e mordendo organi, fino a giungere vicino al suo cuore.

Cuore che venne circondato da quel velo nero e contaminato.

Ora solo ansia e tristezza uscivano insieme all'ossigeno, scarso, e riempivano le vene di quei tetri sentimenti.

"Lis?", pronunciò Jamie notando il cambiamento repentino del suo viso.
"Tutto bene", posò il calice e le accarezzò la guancia.
"Si, si tutto bene", rispose cercando di trattenere le lacrime.

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora