"Ma Adam, ne sei proprio sicuro?"
"Sì Jamie, ho finito adesso di parlare con il dirigente del distretto che si occupa di seguire la pratica per la ristrutturazione del faro".
"Proprio niente eh?"
"No, mi dispiace. Non sono ammesse persone esterne rispetto alla squadra di manutenzione".
"Ok grazie", mormorò sconfortato pensando ad una possibile soluzione.
Lis voleva ritornare a dormire nel faro ma per il momento non era possibile.Osservò le carte appoggiate sulla scrivania cercando l'ispirazione.
"Hai già scelto il candidato?", gli chiese il suo collaboratore.
"No", replicò togliendo i fogli relativi alla ristrutturazione del faro e prendendo la cartellina relativa alla scelta del suo primo candidato per lo stage nel suo ufficio."Per questo primo giro di collaborazione con l'università di Architettura, sono tutti laureandi del dottorato a fine anno", precisò Adam visionando la sua di lista.
"Perfetto, allora devo solo scegliere", mormorò Jamie sconsolato.
"Appena hai il nome del candidato dimmelo che procedo".
"Ok a dopo"
"Ciao", rispose il suo collaboratore chiudendo la conversazione.Jamie, con le sue deliziose labbra corrucciate, lasciò cadere la penna fra i documenti, profondando nella pelle nera della poltrona girevole.
Chi poteva scegliere era la domanda che tormentava la sua mente.
Chiuse gli occhi e contemplò il silenzio che avvolgeva il suo ufficio in quella sera di metà ottobre.L'oscurità avvolgeva ogni cosa e dalla vetrata enorme giungeva da lontano la luce del faro.
"Come posso fare per riportarti a dormire lì? Per poter di nuovo fare l'amore fra le stelle?", chiese cercando di ottenere un'idea brillante.
Sospirando spense il pc posando lo sguardo sulla foto che Lis aveva posato sulla sua scrivania il giorno prima dell'inaugurazione.
Il suo sorriso era sempre meraviglioso, sempre pronto a sorprenderlo.Ogni giorno che passava sentiva che il suo amore per lei mutava, cresceva, si amplificava.
Il suono del campanello lo sorprese e d'istinto posò lo sguardo sullo schermo del tablet, collegato alla webcam del portoncino, posizionato sulla scrivania.
Lo stesso sorriso riprodotto nella foto, ora gli veniva donato dalla fotocamera.
"Chi è?", chiese ridendo.
"La tua cliente preferita!", replicò Lis entusiasta.Jamie aprì la porta e si godette l'attesa.
Guardò l'orologio al polso e notò che la chiusura del suo ufficio era già passata. Lis aveva chiuso la clinica ed era passata a prenderlo.Sentì il rumore della porta chiudersi e poi quello dei tacchi sulla scala. Quel rintocco accompagnava quello del suo cuore.
La felicità di rivederla, di risentire di nuovo il suo profumo, la morbidezza del suo corpo, era forte e prepotente nel suo cuore come quella nei suoi pantaloni.
Ed eccolo il sorriso radioso che era diventato l'unica ragione della sua vita.
"Ciao splendore", disse ammirando il suo corpo sinuoso mentre posava la borsa e la giacca sulla poltroncina posizionata davanti alla sua scrivania e si sedeva sull'altra.
"Ciao!""Beh? Neanche un bacio?", chiese con il broncio ammirando le lunghe gambe di Lis, attraverso il vetro spesso della scrivania, che sbucavano dal vestitino verde smeraldo con fiori dorati.
Le calze velate erano nere e finivano la loro corsa dentro stivaletti dello stesso colore. Lo sguardo di Jamie percorse affamato la pelle nascosta delle gambe, poi quella delle cosce fino a finire coperte dalla gonna a palloncino.
Scusa, volevo provare l'effetto di sedermi davanti a te come se fossi davvero una tua cliente".
"Non accetto scuse! Vieni qui e salutami", le ordinò ridendo.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Lãng mạn.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...