Lo sfrigolio della brace ed il fumo della carne alla griglia invadevano il patio, di Jamie.
Il calore del barbecue, si aggiungeva al calore dell'estate mentre un pinzone gigante, girava con cura quel pasto succulento.
Labbra morbide e sorridenti si appoggiavano a bottiglie colorate e bevevano bibite fresche.
La felicità ed il cameratismo di tre fratelli erano intorno a loro, sotto le stelle accese ed il blu scuro della notte.Dopo quel primo incontro in caffetteria, salutarono Lis, la fidanzata ormai ufficiale di Jamie e la rossa tutto fuoco e pepe.
Due cuori si spezzarono, quello di Jamie e di Ian, sotto la risata burlona di Thomas."Dai ragazzi siete ridicoli", esclamò Tom con una bottiglia di heineken in mano, a petto nudo.
"Occhi azzurri ed occhi verdi! Mi sembrate due femminucce che si raccontano i loro più intimi segreti", si alzò dallo sdraio per osservare il mare.
"Ma smettila Tom", gli rispose Ian lanciandogli il cuscino del suo sdraio "ha parlato quello che è innamorato solo dei suoi bicipiti".
Jamie scoppiò a ridere, "dio ragazzi mi siete mancati un casino, davvero".
"Anche tu fratellone", lo raggiunse il più piccolo "ma ci devi dire perché te ne stai qui rinchiuso in questa specie di residence per anziani".
"Thomas non fare il coglione", mormorò Ian togliendosi la cravatta e la camicia, rimanendo con la maglietta bianca.
Si tolse anche le scarpe ed a piedi nudi uscì fuori dal prato e toccò la sabbia.Calda e delicata.
"Stupendo", mormorò sentendo sotto il suo corpo quei soffici granelli sabbia, ammirando quello splendido panorama.
La brezza marina toccava il suo corpo accaldato e l'odore del mare riempiva il suo spirito di ricordi. Vaghi ricordi.
"Dai che cosa ho detto di male? Da Columbia a qui c'è davvero un notevole cambiamento".
"È vero Tom", rispose mettendo una mano sulla spalla del fratello mentre i suoi occhi incrociavano quelli di Ian.
"Qui è completamente diverso", sorrise.
"È tranquillo, c'è pace e c'è il mare. Mamma adorava il mare", continuò Ian, sorseggiando la birra.
"Si Ian, hai ragione c'è il mare di nostra madre".
"Si, ok alla mamma piaceva un sacco ma ancora non capisco", stava blaterando il più piccolo, "a Columbia hai un appartamento super tecnologico, la tua azienda, il lavoro di una vita e tu stai qui, ok vicino al mare, ma stai qui", lo guardò seriamente.
"Stai qui lontano da noi, da tutto in quello che hai sempre sognato e creduto".
"Lo so Tom ma vedi Lis", stava dicendo non guardando neanche più il barbecue, la carne, il pinzone.Vedeva oltre.
"Si ok, Lis è davvero uno schianto di ragazza, non lo metto in dubbio ma tu eri da una scopata e via, meglio se non parlava come Daphne ed ora ti ritrovo qui fidanzato e con un gatto".
Indicò Hope che aspettava impaziente di poter ricevere un po' di coccole.
"Cristo Jamie un gatto con tanto di collarino", replicò allibito il fratellino.
Jamie scoppiò a ridere ed analizzò davvero le parole del fratello.Da quanto sono qui, solo due mesi?
Forse neanche e si era trasformato da perfetto bastardo libertino a fidanzato modello con tanto di gattino alle calcagna.
"Senza offesa Hope, sei davvero un bel gattino", finì di dire Thomas ritrovandosi il diretto interessato fargli le fusa sulle gambe.
"Hai finito la tua arringa Thomas?", chiese Ian, dagli il tempo di formulare la sua difesa".
"Hai completamente ragione fratellino ma che cosa ti posso dire a mia discolpa? Mi sono innamorato ragazzi e sono felice".
Sorrise pensando a lei, a quella perfezione, a quell'angelo che ha scelto proprio lui.
"Sono felice ragazzi, come mai prima".
Ian li raggiunse ed alzando le bottiglie proclamò un brindisi."A nostro fratello ed alla sua felicità", sorriso Thomas.
"Si, a te Jamie, ti auguro la felicità vera, perché te lo meriti", continuò Ian.
Un rumore di vetro consacrò quell'augurio sincero, nato da cuori che erano cresciuti solo nella sofferenza.
"Grazie ragazzi, vi auguro di toccare la mia stessa felicità un giorno, perché vi meritate questo ed altro".
Finirono di sorseggiare la birra e due scappellotti finirono sul testone di Thomas.
"Cerca di spostare il tuo amore per i tuoi muscoli su una ragazza sola".
"Io, nnnnooo come faccio, ho tutta la palestra New Power da tenere a bada!", rispose scoppiando a ridere.***
"E così il bel fustacchione è il tuo fidanzato?", le domandò Rachel, infilzando un gamberetto con le bacchette di legno.
La zuppa tailandese ai gamberi era bella fumante e saporita.
Anche Lis aveva un gamberetto in bocca, ma di un piatto enorme di spaghetti di riso.
Adorava quelli saltati alla piastra alle verdure con i gamberi mentre non riusciva proprio a mangiare quelli di soia.
Come le alghe nel sushi, faceva un po' fatica a mangiarle, in grandi quantità.
"Si, da poco ed oggi ho conosciuto la sua famiglia, ed anche tu".
"Si, quel bel fusto di Ian".
"Molto carino", affermò Lis.
"Hanno un gene particolare perché sinceramente sono davvero tutti e tre spettacolari", affermò Rachel ridendo.
"Hai ragione", confermò aggiungendosi alle risate.
"Allora resterai qui questo week-end?", prese tra le mani il calice con il vino bianco e sorseggiò il liquido fresco.
"Si, ho preso una camera in un B&B qui vicino alla strada principale. Ho qualche giorno di ferie e volevo godermi un po' il mare, così eccomi qui".
"Hai avuto un'ottima idea, davvero e se ti può far piacere potresti unirti a noi, domenica, per i festeggiamenti del giorno dell'indipendenza".
"Che carina che sei, accettò volentieri Lis!"
"Ne sono contenta, così non mi sentirò poi tanto in minoranza con tutti quei maschiacci, che mi girano per casa!"
"Maschiacci hai detto?", la mente di Rachel volò subito a posarsi su due occhi neri ed un corpo da capogiro.
Ian, pensò continuando a gustarsi la cena.
"Si Rachel con quei tre ho proprio il presentimento che ne vedremo delle belle".
"Non so perché ma credo che sarà proprio così Lis, proprio così".
Un sorriso inseguì le sue labbra ed un emozione le ricordò il loro battibecco.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...