Chiusa la telefonata con Chris, telefonata che stava prendendo una piega strana, Lis decise di farsi una doccia rapida con uno dei migliori amici di una donna, quando si era di fretta.
Il rasoio.
Utilizzò il bagnoschiuma alla fragola ed una volta asciugata si spalmò sul corpo, una crema con la stessa fragranza.
Si truccò, ma utilizzò solo un po' di ombretto argentato ed una matita nera, per esaltare il colore degli occhi.
Il viso leggermente abbronzato non aveva bisogno di altro.Scelse una culotte di pizzo nero mentre decise di rimanere senza il reggiseno. Aveva in mente un vestito ben preciso da mettere.
Con la voce di Chris che le urlava nella sua testa di mettere una gonna, entrò nella sua cabina armadio ed andò a colpo sicuro.Spostò diversi abiti appesi e prese con mani tremanti un vestito, che non aveva ancora indossato, che aveva ancora il cartellino attaccato.
Con il cuore in tumulto e la voglia di sentire quelle labbra sul suo corpo, tirò fuori il vestito di pizzo nero che le aveva regalato Chris, l'anno scorso, per il suo compleanno.Un ricordo le ritornò in mente, di neanche un mese prima. Le parole della sua migliore amica, riprodotte perfettamente nella sua testa, come se fosse stata lì con lei in quel momento.
"Questo è molto carino" tirò fuori un tubino nero con le bretelle di pizzo nero.
"Ti starà d'incanto" lo alzò per guardarlo meglio, sgranando gli occhi, dall'indignazione.
"Lis, ma questo vestito ha ancora il cartellino!!!" boccheggiò per l'oltraggio.
"Che problema c'è?" le disse guardando le sue guance diventare rosse poi fucsia ed infine color melanzana.
"Che problema c'è? Ma è il mio regalo del tuo compleanno, dell'anno scorso!"Lis scoppiò a ridere al ricordo della faccia stralunata di Chris.
"Hai visto, ho trovato la serata perfetta per indossarlo".
Staccò il cartellino e si infilò, liberando i lunghi boccoli neri, il vestito.
Aderiva come una seconda pelle, fasciando il corpo di pizzo. Il vestito scendeva morbido fino a metà coscia mentre la profonda scollatura, creata delle due bretelle, avvolgeva il seno esaltando la sua naturale bellezza.Si specchiò e con lo stomaco in subbuglio, si morse il labbro. Decise di mettere una lunga collana che finiva con un ciondolo tra le onde del petto.
Chris aveva ragione, quel vestito le stava d'incanto.Lo specchiò donava l'immagine di una bellissima donna, giovane e finalmente felice con gli occhi pieni di sentimenti, di desiderio ma anche di paura.
Paura di toccare la felicità più pura e poi di doverla lasciare andare.Non ci pensare Lis, non pensare a niente.
Si infilò i suoi amati tacchi neri, lucidi e completò il tutto con una spruzzata di profumo.
Era pronta per la sua prima cena romantica, con il suo irresistibile arrogante.
***
Jamie era appoggiato al cancelletto che portava sulla spiaggia. Il sole nascosto dietro alle nuvole lo stava salutando quando sentì Lis aprire la porta di casa, che aveva lasciato aperta per lei.
"Jamie", sentì pronunciare.
Sentire il suo nome pronunciato da quella melodiosa voce era qualcosa di indescrivibile.
"Sono qui". Entrò in casa e la vide.
I grandi occhi azzurri erano incorniciati da lunghe ciglia nere e la bocca era ricoperta di un delicato lucida labbra, che esaltava il suo colore naturale.
I boccoli neri erano come sempre perfetti e ricadevano morbidi sulle spalle, fino ad adagiarsi sul seno.
Il corpo da sirena, era avvolto dal romantico vestito e le lunghe gambe erano nude.Il suo cuore venne trafitto, all'istante, da mille frecce ed ognuna aveva un veleno potentissimo.
Come poteva innamorarsi, sempre di più, ogni volta che la vedeva?
"Lis", espirò l'ossigeno che senza accorgersi aveva trattenuto tra le labbra, "Sei meravigliosa".Un sorriso si dipinse su un viso già in fiamme. Avrebbe mai smesso di arrossire in sua presenza?
Non credo che ci riuscirò mai pensò mordendosi il labbro. Si sentiva il suo sguardo penetrante addosso ed era come se già la stesse spogliando.
"Grazie".Posò i suoi occhi su quelli scuri, magnetici e profondi di Jamie e tutto il suo autocontrollo scomparì.
Jamie si mosse senza staccarle gli occhi di dosso, muovendosi piano come se con qualche movimento affrettato lei potesse svanire come se fosse un miraggio nel deserto.Si, un miraggio.
Erano l'uno di fronte all'altra, gli occhi di Jamie nei suoi. Due zaffiri azzurri pieni di gioia e timore, persi in due occhi neri, irresistibili, pieni di timore e desiderio.
Si avvicinò a lei, ringraziando che non fosse solo un miraggio e che lui non fosse disperso nel deserto.
La sensazione di bocca asciutta però era la stessa. Si bagnò le labbra con la lingua mentre il suo cuore attendeva di sentire di nuovo quella donna tra le dita.
Erano vicini, tanto da poter sentire i rispettivi profumi, l'odore della pelle calda, ma non si toccavano. No, non si toccavano.Gustavano la sensazione di quell'attimo, l'attimo pieno di calde promesse, l'attimo eterno che verrà ricordato per sempre.
"Ha perso questa Architetto?", gli disse alzando la mano con la lanterna, sorridendo.
"Mah dottoressa Lawrence, l'ho persa?", gli chiese toccandole il braccio in una lunga e sensuale carezza, fino a raggiungere la mano per toglierle la lanterna.
Il sorriso di Lis morì all'istante travolto dalla potente carica sessuale che quel demone divino trasmetteva da tutto il suo corpo.Un Dio greco nato tra gli uomini.
Jamie posò la lampada a terra e ritornando davanti a lei le posò le mani sui fianchi, avvicinando quel corpo irresistibile al suo.
Il respiro di entrambi fu spezzato dal contatto dei loro corpi, mentre la sensazione di fiamme roventi si riaccendeva dentro di loro.
Le mani di Jamie sui fianchi erano calde e possessive, come quelle di Lis sul collo e nei capelli di lui.
"Non l'hai persa?", gli chiese agognando il contatto delle loro labbra.
"Non mi ricordo più, che cosa ho fatto, che cosa ti volevo dire", cercò di dire.
La sua voce roca evidenziava solo un'unica cosa. La desiderava come non aveva mai desiderato altro, in vita sua.
"Mi confondi Lis, mi confondi la mente", la strinse nel suo abbraccio.
"Adoro farti questo effetto".
Un sorriso malizioso ritornò sulle labbra sporche di lucida labbra."Sei il mio veleno preferito. Voglio morire di te".
I battiti dei loro cuori impazzirono come il desiderio di sentirsi a vicenda. Brividi pieni di elettricità viaggiavano nelle vene, contaminando il sangue.
Solo un piccolo sfioramento di labbra come il battito leggero ed aggraziato di una farfalla.
Lo sfioramento reciproco di due corpi che si prometto amore e piacere.Il bacio perfetto.
Spazio Autrice:
Beh ragazzi che dire! Vi piace la storia?
Vi piacciono questi due ragazzi, divertenti, irriverenti e pieni di fuoco?
Fatemi sapere, nel frattempo vi prometto altri baci infuocati!
A presto Helena.
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Roman d'amour.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...