"Così tu sei William?", chiese Lucy osservando il giovane ragazzo che si era seduto vicino a Mya.
Il colore scuro degli occhi era in netto contrasto con i capelli castani, striati da leggeri colpi di sole, naturali.
La sua camicia, di un candido bianco, venne ulteriormente accentuata dalla cravatta a righe beige. Indossava i colori della sabbia e li rispecchiava a pieno con la sua dolce abbronzatura ed il sorriso radioso.
"Sì, signora", replicò rispettoso.
"Chiamami pure Lucy giovanotto, ormai fai colazione da me, già da un po'".
"È un piacere Lucy, far colazione da te".
"Ma che galante", cinguettò sorridendo e spostando gli occhi sulla nipote.Li associò velocemente con lo sguardo e in una frazione di secondo constatò quanto fossero carini, insieme.
"William: un bellissimo nome, non credi Mya?", chiese mascherando un fervido interesse.
La nipote, che non si aspettava di certo quella domanda, cercò qualsiasi cosa da dire per non offendere William, per accontentare la zia, ma soprattutto per non bruciare viva sotto lo sguardo pericoloso di Thomas.
"Sì, lo stesso nome del mio scrittore preferito", affermò sbirciando nella direzione di Tom, giusto in tempo per vedere i suoi occhioni alzarsi al cielo.
E che cazzo stava pensando in quel preciso momento su quella assurda coincidenza.
"Hai ragione Mya, proprio come William Shakespeare!", replicò Lucy."Il grande autore di Romeo e Giullietta", affermò Chris notando lo sguardo di fuoco di Thomas e quello di sfida di Mya.
"Quindi ti sei laureato in Architettura?"
"Sì, sto svolgendo lo stage del dottorato".
"Complimenti William i tuoi saranno orgogliosi di te", constatò la pazza amica di Lis, notando la rigidità dell'ultimo Sommers."Sì, sono molto contenti".
"Non sei di Charleston, vero?", continuò imperterrita.Domande innocenti ma con un riflesso indiavolato per Thomas.
Conoscendo tutti i risvolti del loro rapporto, dal primo incontro ad oggi, voleva vedere quanto poteva giocare con la maschera d'indifferenza del biondo palestrato e da come reagiva non ci mancava ancora tanto per farlo esplodere.
"Sono di Summerville", replicò il giovane con il viso arrossato. Non si aspettava di certo il terzo grado.
"Tu vivi a Columbia invece?", chiese un William emozionato a Mya.
"Sì, abito lì, solo ogni tanto ritorno qui a Charleston".
"Io cerco di corromperla per vederla di più, ma ammetto che il lavoro è importante", ammise Lucy.
"Conosco bene Columbia", precisò il ragazzo senza notare l'atteggiamento alterato del biondo seduto dalla parte opposta del tavolo.Atteggiamento notato fin troppo bene da Chris, che decise di aiutarlo, anche perché gli sguardi assassini di Lis dicevano un'unica cosa: Mya è di Thomas!
Trattenendo un sorriso mentre riceveva un calcio da Lis, portò avanti la sua orchestra personale.
"E tu invece Thomas? Come procede il lavoro con la palestra?", gli chiese sorridendo innocentemente.
"Bene Chris. Stiamo pensando di ingrandirci e di comprare un altro capannone fuori dal centro, in periferia. Non ci saranno solo attrezzature classiche da palestra ma anche un ring, un campo per la pallacanestro ed uno spazio apposito per le tecniche dell'autodifesa".
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Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa)
Romance.."Sono proprio offesa! Sorvoliamo sul fatto che ti scopi un figo allucinante, va bè gli ormoni sono ormoni e Dio solo lo sa da quanto che non ti fai sbattere, ma almeno il giorno dopo chiama la tua migliore amica, raccontale tutti i dettagli piccan...