Ciao Mya

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Il ritorno a Columbia venne affrontato con un sentimento nuovo nell'animo di Mya e Thomas.

Passare la notte a parlare, ad aprire i loro cuori, a confessare le loro più interne paure, fu gratificante e liberatorio per entrambi.

Si ritrovarono più uniti che mai e questo fu delizioso.
Lasciarsi, senza un vero saluto a Columbia, sotto lo sguardo divertito di Ian, fu davvero imbarazzante e malinconico. Thomas aveva insistito che tornasse a casa comodamente seduta sulla sua Jeep.
Poco prima di scendere le rubò il telefono dalle mani dove memorizzò il suo numero, prendendosi il suo.

Il bacio sulla guancia fu troppo rapido e troppo casto. Per niente soddisfacente dato che la voglia di stringerlo le soffocava il petto.

"Ti chiamo più tardi", le mormorò nell'orecchio, e quelle sole quattro parole, bastarono per avere un shock. Uno shock anafilattico da Thomas.

"Ecco la mia ragazza", urlò Tony alzandosi dal divano argentato del Pearl, appena Mya varcò la soglia del locale. Il bar più shabby chic di tutta Columbia.

Questo nuovo stile di design degli interni, in cui mobili, accessori e arredi sono scelti per il loro aspetto invecchiato e usurato, che può essere autentico o frutto di un'apparenza realizzata appositamente, stava contagiando i locali della loro città.

Mya si rispecchiava in questo stile tanto da attuare una vera e propria trasformazione al suo loft; Abbinare questo stile al Natale portava alla creazione di veri capolavori.

Il corpicino di Mya venne stritolato dalle braccia di Tony mentre prendevano posto sul divanetto sotto una stella gigante di carta dorata.

"Tony è meraviglioso rivederti", gli disse affondando la testa nel suo maglioncino grigio con le stelle blu.

"È un piacere per me stringere forte te. Raccontami tutto", rispose notando il viso stanco in netto contrasto con gli occhi gioiosi.

Mya abbassò lo sguardo sul menù rosso per cercare l'ispirazione. Una bella cioccolata calda con la panna montata attirava la sua attenzione.

Sentiva lo sguardo di Tony come se fosse una preda braccata. Decise di liberarsi di quel peso e di rispondere, tanto avrebbe vinto lui, come sempre.
"È stato pauroso", mormorò senza guardarlo.

"Tutto qui?", replicò velocemente ordinando due cioccolate calde con la panna.

"È stato traumatico cadere dal molo", borbottò cercando di mantenere il controllo sul suo cuore impaurito.
"Questo non lo metto in dubbio e mi dispiace".

La mano grande e calda le strinse il braccio e Mya si ritrovò gli occhioni di Tony fissi nei suoi.
"Il tuo eroe ti ha salvato?"
"Mi ha tirato fuori dall'acqua aiutandomi a superare la crisi respiratoria".
"Mmh, un vero eroe!", pronunciò con l'adrenalina nel corpo. "Voglio una descrizione dettagliata del salvataggio", le ordinò, aiutando Stacy, la cameriera con le tazze.

Dal camino in fondo al locale, il rumore della brace ed il colore rosso della fiamma, aiutava a riscaldare l'umore.
Passare dai quattordici gradi di Charleston ai sette della città, fu un cambiamento molto sensibile.

"Questa panna è fenomenale", commentò Tony cercando di darle i suoi spazi.
"Si è spaccata la ringhiera del molo".
"Oh", replicò il ragazzo immaginandosi la scena.
"Ci siamo appoggiati contro", specificò immergendo il cucchiaino nella panna.

La morbidezza della sostanza dolce e corposa attirava lo sguardo di Mya che si perdeva nei giochi del cioccolato.
Tony controllava con la coda dell'occhio l'aumento graduale del colorito della sua migliore amica mentre cercava di mantenere un comportamento sobrio: stava mascherando la sua più totale curiosità. "Che sfiga!"
"Ci siamo baciati, Tony, se è questo che vuoi sapere".
"Oh my God! Come è stato?"
"Romantico", sibilò arrossendo.
"Tu lo volevi?"
"Sì".
"E poi?"
"E poi stavamo per annegare!"

"Non puoi dire che questo ragazzo non è sconvolgente!"
"Non mi sconvolge solamente Tony. Lui,...lui, mi rimescola il sangue, mi percuote il corpo e mi incasina la testa", confessò riaffondando il cucchiaino.

Tony la prese fra le braccia e parlandole solennemente le sussurrò quello che solo a se stessa era riuscita a confessare.
"Questo è amore".

Il sospiro di Mya fu forte e carico di significato.
Era proprio fregata, perché Tony aveva ragione e mentre lui lo dichiarava ad alta voce, il suo cuore lo ribadiva con un attacco più forte nel petto.

"È così. Mi sono innamorata di lui".
"Thomas che cosa prova?"
"Non lo so, anche perché non abbiamo più fatto parola del nostro bacio ma ho dovuto gestire tutto il resto".

Tony la strinse più forte perché sapeva benissimo il dolore che stava provando in quel preciso momento.
"È tornato di nuovo tutto a galla. Le paure, il dolore e l'abbandono", sentenziò ingoiando un po' di cioccolata.

Frustrazione.

Ecco il sentimento che stava provando, quello con le conseguenze più amare.
"Non credo che prenderò il brevetto".
"Non dire così".
"Dico solamente la verità".

Con la sconfitta nel cuore, prese velocemente il telefono fra le mani, notando che nessuna chiamata e nessun messaggio illuminava lo schermo.

"Vi siete scambiati i numeri?"
"Sì, poco prima di salutarci, qui davanti".
"Lo so, vi ho visto".
"Lo so, hai la vista di Iron man!", scherzò debolmente.

"È così tenero mentre ti bacia la guancia! Siete rimasti alle elementari?", scherzò imitando un bacio arricciando le labbra.
"Che scemo che sei, c'era suo fratello che metteva soggezione".

Tony si godette la sua cioccolata per poi fiondarsi su quella di Mya.
"Come siete rimasti?"
"Mah vediamo: mi ha detto che ci sentivamo più tardi".

"Beh almeno ti ha detto che vi sentite!"
"Secondo te, lo devo chiamare io?"
"Secondo me, non lo devi assolutamente chiamare tu!", sentenziò prendendole il cellulare dalle mani.
"Ok, la strategia migliore è quella di ignorarlo", mormorò sentendo l'agitazione che le muoveva il petto.
"Ben detto", convenne Tony scoppiando a ridere. "Facciamolo morire!"

Strategia non funzionale per un cuore troppo pieno d'amore. "Sì, se non muoio prima io".

Riflessione che sconvolgeva il suo piccolo essere e tutto il suo mondo.

"Quando ti vedi con Louis?", indagò rendendosi conto che avrebbe fatto tutto ciò che era in suo potere per aiutarla a prendere il brevetto.
"In teoria domani sera".
"Dai, anche in pratica!", le rispose con un rumore assordante di tacchi in sottofondo.

Tiffany era entrata in scena dirigendosi velocemente al loro tavolino.
"Scusate il ritardo", esclamò stritolando Mya in un saluto caloroso.

Lanciò la borsa di pelle sul divanetto, con un sorriso smagliante e con il menù fra le mani disse, "ben tornata cara. Che cosa mi racconti di nuovo?"

Spazio autrice
Ciaooooo!!!
La nostra Mya è letteralmente sommersa da vecchi ricordi, paure, e nuove emozioni. Chi vincerà fra lei e l'oceano? Thomas, il nostro sexy eroe, manterrà davvero la sua promessa?
A venerdì! Baci Helena ❤️💋🎄🎄🎁🎁🎁

Un irresistibile arrogante - The Sommers brothers series (Completa) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora